Un’adolescente, per un gesto d’amore, rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, nel disperato tentativo di essere amata. La celebre fiaba di Andersen è riletta come metafora dell’identità sessuale. La Sirenetta obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso se stessi e il corpo che si abita.
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Teatro Grassi
La meravigliosa fiaba di Andersen ha da sempre alimentato le fantasie registiche, pittoriche e drammaturgiche di numerosi artisti, probabilmente per la ricchezza di segni-metafore che costellano il testo. Mai, come nel caso de La Sirenetta, mito e fiaba si incontrano così visceralmente da creare quasi un terzo genere, sospeso tra la forza dell'archetipo peculiare del mito e l'illimitata, onirica, fantasia fiabesca.
Questa rivisitazione racconta di un’adolescente che per un gesto d’amore rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, nel disperato tentativo di essere amata. La celebre fiaba di Andersen è quindi riletta come metafora dell’identità sessuale.
“Siamo partiti dalle lettere di ragazzi adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità”, scrivono gli autori che parlano di "adolescenti che hanno rinunciato alla loro voce per chissà quanto tempo". “La Sirenetta” obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi ed il corpo che si abita. “C’è un istante in cui tutti noi siamo uguali e indefiniti, senza distinzione di sesso e di genere. È da qui che parte tutto. In questo momento pronuncio i miei confini. testa, braccia e coda.”
La compagnia Eco di fondo nasce a Milano nel 2009 da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, attori diplomati all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2007. Da tempo ha intrapreso un progetto di ricerca finalizzato a rileggere i miti e le fiabe più famose come metafore di temi di attualità.
Durata: 65 minuti
La meravigliosa fiaba di Andersen ha da sempre alimentato le fantasie registiche, pittoriche e drammaturgiche di numerosi artisti, probabilmente per la ricchezza di segni-metafore che costellano il testo. Mai, come nel caso de La Sirenetta, mito e fiaba si incontrano così visceralmente da creare quasi un terzo genere, sospeso tra la forza dell'archetipo peculiare del mito e l'illimitata, onirica, fantasia fiabesca.
Questa rivisitazione racconta di un’adolescente che per un gesto d’amore rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, nel disperato tentativo di essere amata. La celebre fiaba di Andersen è quindi riletta come metafora dell’identità sessuale.
“Siamo partiti dalle lettere di ragazzi adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità”, scrivono gli autori che parlano di "adolescenti che hanno rinunciato alla loro voce per chissà quanto tempo". “La Sirenetta” obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi ed il corpo che si abita. “C’è un istante in cui tutti noi siamo uguali e indefiniti, senza distinzione di sesso e di genere. È da qui che parte tutto. In questo momento pronuncio i miei confini. testa, braccia e coda.”
La compagnia Eco di fondo nasce a Milano nel 2009 da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, attori diplomati all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2007. Da tempo ha intrapreso un progetto di ricerca finalizzato a rileggere i miti e le fiabe più famose come metafore di temi di attualità.
Durata: 65 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
dal 7 all’8 giugno 2017
La Sirenetta
regia Giacomo Ferraù
con la collaborazione registica di Arturo Cirillo
drammaturgia Giacomo Ferraù e Giulia Viana con la collaborazione della compagnia
con Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
assistenti alla regia Piera Mungiguerra, Simon Waldvogel e Michele Basile
disegno luci Giuliano Almerighi
coordinamento coreografico Riccardo Olivier
progetto video Riccardo Calamandrei
organizzazione Elisa Binda
produzione Eco di fondo in coproduzione con Campo Teatrale
sostenuta nell’ambito del progetto NEXT 2015 / Regione Lombardia
con il patrocinio di Amnesty International Italia e EveryOne group
Biglietti
posto unico € 10,00 | Ridotto giovani e anziani € 5,00
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n.02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it