"Shakespeare economista" è il titolo del ciclo di incontri organizzato dall'Università Cattolica di Milano in collaborazione con il Piccolo che esplora gli aspetti legati all'economia e al denaro spesso presenti nelle opere del grande drammaturgo. Il secondo incontro è dedicato a "Le allegre comari di Windsor". Relatore Enrico Reggiani.
Chiostro Nina Vinchi
Perché Shakespeare economista?
«Perché Shakespeare è Shakespeare - spiega il prof. Enrico Reggiani, curatore e relatore degli incontri - anche nell’ambito dei rapporti tra l’esperienza letteraria (in) inglese e l’esperienza economica: acuto osservatore delle trasformazioni economiche del suo tempo; raffinatissimo interprete sulla scena della dialettica coeva tra terra e denaro; protagonista consapevole dei diversi ambiti d’azione dell’homo oeconomicus in quegli anni; saldamente radicato nella storia di chi l’ha preceduto; lungimirante perché capace di scrutare il cuore dell’uomo. Insomma: Shakespeare. Tanto più significativo in questi nostri anni difficili e nella cornice delle celebrazioni shakespeariane del 2016».
Il secondo incontro è dedicato a Le allegre comari di Windsor, testo nel quale tutto ruota attorno al denaro, soprattutto l'amore: Falstaff cerca di conquistare due donne sposate, pur di arrivare al loro portafoglio; i coniugi Page discutono su due giovani benestanti come pretendenti per la figlia, l'unica che sceglie l'amore sposando in segreto un nobile squattrinato.
Il ciclo di incontri Shakespeare economista fa parte del progetto William Shakespeare (1564-1616) 400 anni dopo realizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, direzione scientifica Arturo Cattaneo.
Perché Shakespeare economista?
«Perché Shakespeare è Shakespeare - spiega il prof. Enrico Reggiani, curatore e relatore degli incontri - anche nell’ambito dei rapporti tra l’esperienza letteraria (in) inglese e l’esperienza economica: acuto osservatore delle trasformazioni economiche del suo tempo; raffinatissimo interprete sulla scena della dialettica coeva tra terra e denaro; protagonista consapevole dei diversi ambiti d’azione dell’homo oeconomicus in quegli anni; saldamente radicato nella storia di chi l’ha preceduto; lungimirante perché capace di scrutare il cuore dell’uomo. Insomma: Shakespeare. Tanto più significativo in questi nostri anni difficili e nella cornice delle celebrazioni shakespeariane del 2016».
Il secondo incontro è dedicato a Le allegre comari di Windsor, testo nel quale tutto ruota attorno al denaro, soprattutto l'amore: Falstaff cerca di conquistare due donne sposate, pur di arrivare al loro portafoglio; i coniugi Page discutono su due giovani benestanti come pretendenti per la figlia, l'unica che sceglie l'amore sposando in segreto un nobile squattrinato.
Il ciclo di incontri Shakespeare economista fa parte del progetto William Shakespeare (1564-1616) 400 anni dopo realizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, direzione scientifica Arturo Cattaneo.
Credits
Chiostro Nina Vinchi
lunedì 12 aprile 2016, ore 17.30
Shakespeare economista
Le allegre comari di Windsor
con Enrico Reggiani
in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano