In occasione dello spettacolo Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo, regia di Mario Martone, in scena al Teatro Grassi dal 9 al 28 gennaio 2018, il Piccolo Teatro organizza un incontro con la compagnia per parlare dei tanti temi che emergono dal teato e della messa in scena contemporanea scelta del regista. Coordina Anna Piletti
Chiostro Nina Vinchi
Per il suo primo incontro con Eduardo De Filippo, Mario Martone sceglie Il sindaco del Rione Sanità, uno dei testi più duri e realistici del drammaturgo napoletano, racconto crudo di una città in perenne contraddizione, nella quale è un “uomo d’onore” a gestire il sistema legalitario perché «chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio».
Mario Martone cala la pièce nella realtà dei nostri giorni: se nel testo di Eduardo Don Antonio era un uomo anziano, simbolo di un sistema di valori e disvalori al tramonto, nello spettacolo di Martone il ruolo del Sindaco è affidato a un giovane palestrato, come giovani sono tutti i protagonisti, quasi a sottolineare come la criminalità organizzata di oggi sia spesso retta da boss neanche trentenni feroci e spietati.
Lo spettacolo è frutto di un progetto condiviso che ha coinvolto Elledieffe (la compagnia di Luca De Filippo oggi diretta da Carolina Rosi), il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e NEST – Napoli est Teatro. Nato a San Giovanni a Tedeuccio, uno dei quartieri più popolari e difficili di Napoli, su iniziativa di un gruppo di attori, registi, scenografi e drammaturghi che hanno ristrutturato una palestra e creato uno spazio per le arti, NEST mira al coinvolgimento dei giovani della zona, molti dei quali vivono nel quotidiano la cronaca non edulcorata di una vera guerra di camorra che insanguina da anni questa periferia napoletana.
Per il suo primo incontro con Eduardo De Filippo, Mario Martone sceglie Il sindaco del Rione Sanità, uno dei testi più duri e realistici del drammaturgo napoletano, racconto crudo di una città in perenne contraddizione, nella quale è un “uomo d’onore” a gestire il sistema legalitario perché «chi “tiene santi” va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio».
Mario Martone cala la pièce nella realtà dei nostri giorni: se nel testo di Eduardo Don Antonio era un uomo anziano, simbolo di un sistema di valori e disvalori al tramonto, nello spettacolo di Martone il ruolo del Sindaco è affidato a un giovane palestrato, come giovani sono tutti i protagonisti, quasi a sottolineare come la criminalità organizzata di oggi sia spesso retta da boss neanche trentenni feroci e spietati.
Lo spettacolo è frutto di un progetto condiviso che ha coinvolto Elledieffe (la compagnia di Luca De Filippo oggi diretta da Carolina Rosi), il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e NEST – Napoli est Teatro. Nato a San Giovanni a Tedeuccio, uno dei quartieri più popolari e difficili di Napoli, su iniziativa di un gruppo di attori, registi, scenografi e drammaturghi che hanno ristrutturato una palestra e creato uno spazio per le arti, NEST mira al coinvolgimento dei giovani della zona, molti dei quali vivono nel quotidiano la cronaca non edulcorata di una vera guerra di camorra che insanguina da anni questa periferia napoletana.