Dopo la proiezione integrale di alcuni degli spettacoli più significativi della carriera di Giorgio Strehler, le proiezioni al Chiostro Nina Vinchi si concludono con due filmati in cui è il Maestro a leggere a leggio due opere fondamentali della sua vita artistica. La prima lettura è dedicata ai Mémoires di Carlo Goldoni.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Chiostro Nina Vinchi
Goldoni è stato una specie di fratello maggiore col quale ho parlato tante sere, in una stanza, mangiando qualcosa e bevendo un po’ di vino e giocando spesso a carte. […] Mi ha sempre aiutato a cercare il mondo, l’uomo e a guardarlo con curiosità, amore e ironia in tutto il suo affanno. Mi ha insegnato un amore implacabile per il teatro. Giorgio Strehler
Alter ego di tutta una vita, Carlo Goldoni è l’autore che Giorgio Strehler ha riscoperto e restituito al teatro italiano attraverso la messa in scena di opere come, tra le altre, Le baruffe chiozzotte e Il campiello, ma soprattutto Arlecchino servitore di due padroni. Mettere in scena i Mémoires, autobiografia che il drammaturo veneziano scrisse a Parigi a ottant'anni, è il grande progetto a lungo inseguito da Strehler e rimasto sospeso. Il regista intendeva raccontare il teatro e la sua vita in uno spettacolo che fosse la summa di un rapporto durato tutta la vita con l'autore prediletto. Dei Mémoires ci rimane una lettura che fece Strehler stesso, registrata nel 1992.
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Goldoni è stato una specie di fratello maggiore col quale ho parlato tante sere, in una stanza, mangiando qualcosa e bevendo un po’ di vino e giocando spesso a carte. […] Mi ha sempre aiutato a cercare il mondo, l’uomo e a guardarlo con curiosità, amore e ironia in tutto il suo affanno. Mi ha insegnato un amore implacabile per il teatro. Giorgio Strehler
Alter ego di tutta una vita, Carlo Goldoni è l’autore che Giorgio Strehler ha riscoperto e restituito al teatro italiano attraverso la messa in scena di opere come, tra le altre, Le baruffe chiozzotte e Il campiello, ma soprattutto Arlecchino servitore di due padroni. Mettere in scena i Mémoires, autobiografia che il drammaturo veneziano scrisse a Parigi a ottant'anni, è il grande progetto a lungo inseguito da Strehler e rimasto sospeso. Il regista intendeva raccontare il teatro e la sua vita in uno spettacolo che fosse la summa di un rapporto durato tutta la vita con l'autore prediletto. Dei Mémoires ci rimane una lettura che fece Strehler stesso, registrata nel 1992.
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