Umberto Orsini, protagonista nel ruolo di Solness, e Alessandro Serra, regista, presentano al pubblico lo spettacolo Il costruttore Solness di Henrik Ibsen. Modera Anna Piletti.
Chiostro Nina Vinchi
Capolavoro della maturità di Henrik Ibsen, che lo scrisse nel 1892 ed è tra le sue ultime opere, Il costruttore Solness è la storia di un uomo che vorrebbe fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, ma resta vittima della propria ambizione e del senso di colpa.
«È da moltissimo tempo che nutro per Il costruttore Solness un interesse vivissimo – dice Umberto Orsini – . Paradossalmente le ragioni di questa passione stanno nella consapevolezza delle difficoltà che questo capolavoro
di Ibsen può creare a chi osasse metterlo in scena. È la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Cercavo un regista di grandi capacità visionarie per metterlo in scena e sono convinto di averlo trovato in Alessandro Serra che mi ha messo al centro di uno spettacolo in cui la coralità dei personaggi, che circondano Solness come in una morsa che non dà scampo, gioca un ruolo fondamentale».
Umberto Orsini e Alessandro Serra incontrano il pubblico per parlare dello spettacolo. Modera Anna Piletti
Capolavoro della maturità di Henrik Ibsen, che lo scrisse nel 1892 ed è tra le sue ultime opere, Il costruttore Solness è la storia di un uomo che vorrebbe fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, ma resta vittima della propria ambizione e del senso di colpa.
«È da moltissimo tempo che nutro per Il costruttore Solness un interesse vivissimo – dice Umberto Orsini – . Paradossalmente le ragioni di questa passione stanno nella consapevolezza delle difficoltà che questo capolavoro
di Ibsen può creare a chi osasse metterlo in scena. È la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Cercavo un regista di grandi capacità visionarie per metterlo in scena e sono convinto di averlo trovato in Alessandro Serra che mi ha messo al centro di uno spettacolo in cui la coralità dei personaggi, che circondano Solness come in una morsa che non dà scampo, gioca un ruolo fondamentale».
Umberto Orsini e Alessandro Serra incontrano il pubblico per parlare dello spettacolo. Modera Anna Piletti