Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera, dirige per la prima volta una produzione per il Piccolo Teatro, con interpreti italiani: La tragedia del vendicatore di Thomas Middleton. L'incontro è un'occasione unica per conoscere i tanti temi di uno spettacolo di incredibile attualità. Modera Francesco Bianchi, introduce Anna Piletti.
Chiostro Nina Vinchi
Il pubblico ha applaudito al Piccolo le sue geniali regie di testi shakespeariani, Cymbeline, Macbeth e Racconto d’inverno. Ora, con La tragedia del vendicatore del giacobita Thomas Middleton, Declan Donnellan (nella foto un momento delle prove) dirige per la prima volta una produzione per il Piccolo Teatro, con interpreti italiani, puntando su una compagnia giovane – l’età media non supera i 30 anni –, in grado di restituire l’energia dirompente e minacciosa del testo.
«Middleton e Shakespeare – spiega Donnellan – si affermarono in una Londra teatro di cambiamenti dirompenti. Era un tempo di boom economico e bancarotta; regnava un enorme malcontento, colpevolmente ignorato, che fu sul punto di distruggere il mondo dei due autori. Leggendo Middleton si percepisce una minaccia incombente, che cresce come un tumore invisibile fino a scoppiare, alimentata dal rancore e dall’ingiustizia. Ci parla di un governo corrotto, invischiato in loschi affari, di un popolo che si compra al prezzo dei beni di consumo. Descrive una società ossessionata dal sesso, dalla celebrità, dalla posizione sociale e dal denaro, dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di auto rappresentarsi per convincere gli altri – ma soprattutto se stessi – di essere buoni e belli».
L'incontro è l'occasione per conoscere e approfondire il lavoro di uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera nel 2016 per la Biennale Teatro di Venezia con la seguente motivazione: "Per la sua capacità di avvicinare i testi classici al pubblico contemporaneo conservando intatta la capacità di lettura. Per aver messo gli attori al centro del suo lavoro riuscendo ad ottenere il meglio da loro. Parlare degli spettacoli di Declan Donnellan è parlare di un immenso lavoro in campo attorale”.
Il pubblico ha applaudito al Piccolo le sue geniali regie di testi shakespeariani, Cymbeline, Macbeth e Racconto d’inverno. Ora, con La tragedia del vendicatore del giacobita Thomas Middleton, Declan Donnellan (nella foto un momento delle prove) dirige per la prima volta una produzione per il Piccolo Teatro, con interpreti italiani, puntando su una compagnia giovane – l’età media non supera i 30 anni –, in grado di restituire l’energia dirompente e minacciosa del testo.
«Middleton e Shakespeare – spiega Donnellan – si affermarono in una Londra teatro di cambiamenti dirompenti. Era un tempo di boom economico e bancarotta; regnava un enorme malcontento, colpevolmente ignorato, che fu sul punto di distruggere il mondo dei due autori. Leggendo Middleton si percepisce una minaccia incombente, che cresce come un tumore invisibile fino a scoppiare, alimentata dal rancore e dall’ingiustizia. Ci parla di un governo corrotto, invischiato in loschi affari, di un popolo che si compra al prezzo dei beni di consumo. Descrive una società ossessionata dal sesso, dalla celebrità, dalla posizione sociale e dal denaro, dominata dal narcisismo e da un bisogno compulsivo di auto rappresentarsi per convincere gli altri – ma soprattutto se stessi – di essere buoni e belli».
L'incontro è l'occasione per conoscere e approfondire il lavoro di uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera nel 2016 per la Biennale Teatro di Venezia con la seguente motivazione: "Per la sua capacità di avvicinare i testi classici al pubblico contemporaneo conservando intatta la capacità di lettura. Per aver messo gli attori al centro del suo lavoro riuscendo ad ottenere il meglio da loro. Parlare degli spettacoli di Declan Donnellan è parlare di un immenso lavoro in campo attorale”.