Venerdì 13 ottobre alle ore 18, al Chiostro Nina Vinchi, la presentazione del libro Cile 1973. Il golpe contro Allende nelle tavole di Punto Final di Marco Bechis e Alfredo Chiappori, a cura di Sara Chiappori (La nave di Teseo, 2023). Intervengono Marco Bechis e Sara Chiappori. Modera Davide Carnevali.
Chiostro Nina Vinchi
A cinquant’anni dal golpe in Cile tornano le tavole di denuncia pubblicate su “linus” da Alfredo Chiappori in dialogo con un racconto di Marco Bechis sull’importanza di quell’avvenimento per la sua generazione.
L’11 settembre 1973, in Cile, il golpe guidato dal generale, e futuro dittatore, Augusto Pinochet abbatte il governo, democraticamente eletto, di Salvador Allende. Il colpo di stato e la sofferenza causata dalla dolorosa fine di Allende e del sogno democratico cileno ebbero un’eco molto forte non solo in Sud America, ma in tutto il mondo e in special modo in Italia. A Lecco, Alfredo Chiappori, vignettista, fumettista e illustratore già conosciuto e amato dal grande pubblico, subito dopo gli eventi disegna venti tavole per denunciare le responsabilità di ciò che era accaduto in Cile. Le intitola provocatoriamente Punto final e non si limita a un’accusa superficiale, ma fa i nomi dei mandanti, oltre che degli esecutori, con una chiarezza e una lucidità encomiabili. Sedici tavole e un’illustrazione dedicata vennero pubblicate sul numero di “linus” di novembre 1973.
Nello stesso periodo Marco Bechis, nato in Cile da genitori di origine europea e di cittadinanza argentina e cilena, si era trasferito con la famiglia in Italia. Anche su di lui i fatti del Cile ebbero un’influenza estremamente forte, portandolo all’attivismo politico e alla scelta di tornare in Sud America. Decisioni che segnarono, anche dolorosamente, la sua vita e la sua carriera.
Due testimonianze dirette, seppur molto diverse, dialogano tra loro a distanza di cinquant’anni dagli eventi, dando vita a un racconto diverso e nuovo di quello che accadde in Cile e dei riflessi sociali e politici che quell’evento ebbe su un’intera generazione.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Alfredo Chiappori
Alfredo Chiappori (Lecco, 1943-2022) è stato autore di fumetti di segno satirico-politico, vignettista, illustratore, pittore e scrittore. Si è fatto conoscere grazie alle strisce di Up il sovversivo, pubblicate nel 1969 su “linus”. Tra i suoi lavori successivi: Alfreud (1972), Vado, l’arresto e torno (1973), Il Belpaese (con Fortebraccio, 1973), Padroni e padrini (con O. del Buono, 1974), Storie d’Italia (4 voll., 1977-81), Tali e quali (1990), Il Belpaese si diverte (1991), Ma va’ (1992), Wanted (1993). Ha scritto anche opere di narrativa: Il porto della fortuna (1997), La breva (2001), Il mistero del Lucy Fair (2002), Franco destino (2004). Ha inoltre collaborato con alcune delle più importanti testate italiane e illustrato numerosi libri per diversi prestigiosi editori.
Marco Bechis
Marco Bechis è regista, sceneggiatore, produttore e scrittore. Nato a Santiago del Cile, da madre cilena di origine franco-svizzera e da padre italiano, trascorre vari anni a San Paolo e Buenos Aires. Qui, il 19 aprile 1977, a vent’anni, viene arrestato e detenuto in una prigione segreta nota come “Club Atletico”. Espulso dall’Argentina in Italia, passa dei periodi a New York e a Parigi. Nel 1980 ha iniziato a occuparsi di cinema per raccontare la tragedia in atto in Argentina e, nel 1982, ha realizzato Desaparecidos, dove sono?, video-installazione su un campo di concentramento come quello a cui era sopravvissuto. Dalla rielaborazione di questa prima esperienza di denuncia artistica ha tratto, diversi anni dopo, il suo film Garage Olimpo. I suoi film hanno vinto numerosi premi internazionali. Nel 2021 ha pubblicato La solitudine del sovversivo, tradotto anche in spagnolo.
A cinquant’anni dal golpe in Cile tornano le tavole di denuncia pubblicate su “linus” da Alfredo Chiappori in dialogo con un racconto di Marco Bechis sull’importanza di quell’avvenimento per la sua generazione.
L’11 settembre 1973, in Cile, il golpe guidato dal generale, e futuro dittatore, Augusto Pinochet abbatte il governo, democraticamente eletto, di Salvador Allende. Il colpo di stato e la sofferenza causata dalla dolorosa fine di Allende e del sogno democratico cileno ebbero un’eco molto forte non solo in Sud America, ma in tutto il mondo e in special modo in Italia. A Lecco, Alfredo Chiappori, vignettista, fumettista e illustratore già conosciuto e amato dal grande pubblico, subito dopo gli eventi disegna venti tavole per denunciare le responsabilità di ciò che era accaduto in Cile. Le intitola provocatoriamente Punto final e non si limita a un’accusa superficiale, ma fa i nomi dei mandanti, oltre che degli esecutori, con una chiarezza e una lucidità encomiabili. Sedici tavole e un’illustrazione dedicata vennero pubblicate sul numero di “linus” di novembre 1973.
Nello stesso periodo Marco Bechis, nato in Cile da genitori di origine europea e di cittadinanza argentina e cilena, si era trasferito con la famiglia in Italia. Anche su di lui i fatti del Cile ebbero un’influenza estremamente forte, portandolo all’attivismo politico e alla scelta di tornare in Sud America. Decisioni che segnarono, anche dolorosamente, la sua vita e la sua carriera.
Due testimonianze dirette, seppur molto diverse, dialogano tra loro a distanza di cinquant’anni dagli eventi, dando vita a un racconto diverso e nuovo di quello che accadde in Cile e dei riflessi sociali e politici che quell’evento ebbe su un’intera generazione.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Alfredo Chiappori
Alfredo Chiappori (Lecco, 1943-2022) è stato autore di fumetti di segno satirico-politico, vignettista, illustratore, pittore e scrittore. Si è fatto conoscere grazie alle strisce di Up il sovversivo, pubblicate nel 1969 su “linus”. Tra i suoi lavori successivi: Alfreud (1972), Vado, l’arresto e torno (1973), Il Belpaese (con Fortebraccio, 1973), Padroni e padrini (con O. del Buono, 1974), Storie d’Italia (4 voll., 1977-81), Tali e quali (1990), Il Belpaese si diverte (1991), Ma va’ (1992), Wanted (1993). Ha scritto anche opere di narrativa: Il porto della fortuna (1997), La breva (2001), Il mistero del Lucy Fair (2002), Franco destino (2004). Ha inoltre collaborato con alcune delle più importanti testate italiane e illustrato numerosi libri per diversi prestigiosi editori.
Marco Bechis
Marco Bechis è regista, sceneggiatore, produttore e scrittore. Nato a Santiago del Cile, da madre cilena di origine franco-svizzera e da padre italiano, trascorre vari anni a San Paolo e Buenos Aires. Qui, il 19 aprile 1977, a vent’anni, viene arrestato e detenuto in una prigione segreta nota come “Club Atletico”. Espulso dall’Argentina in Italia, passa dei periodi a New York e a Parigi. Nel 1980 ha iniziato a occuparsi di cinema per raccontare la tragedia in atto in Argentina e, nel 1982, ha realizzato Desaparecidos, dove sono?, video-installazione su un campo di concentramento come quello a cui era sopravvissuto. Dalla rielaborazione di questa prima esperienza di denuncia artistica ha tratto, diversi anni dopo, il suo film Garage Olimpo. I suoi film hanno vinto numerosi premi internazionali. Nel 2021 ha pubblicato La solitudine del sovversivo, tradotto anche in spagnolo.