Oltre la scena - Per le scuole
Una fitta trama di attività nelle scuole e per le scuole, a intrecciare le differenti forme della comunicazione teatrale con la didattica, dove temi offerti dalla stagione diventano inneschi per una progettualità condivisa con docenti, studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Blitz | lezioni-spettacolo
Incursioni didattiche a cura delle attrici e degli attori delle compagnie di alcuni spettacoli di produzione.
Lezioni-spettacolo (a scuola o in digitale) per mettere a fuoco i temi centrali delle rappresentazioni, coinvolgendo le classi in azioni teatrali e in momenti di confronto con gli artisti.
Lezioni-spettacolo (a scuola o in digitale) per mettere a fuoco i temi centrali delle rappresentazioni, coinvolgendo le classi in azioni teatrali e in momenti di confronto con gli artisti.
Laboratori di visione
Incontri in presenza e in digitale rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado e dedicati agli spettacoli di produzione. Attraverso l’analisi dei segni teatrali e il confronto con le studentesse e gli studenti, il momento della visione della messa in scena si trasforma nel punto di avvio di un laboratorio di idee e di progetti legati alla ricezione.
Quaderni didattici
Dossier digitali di approfondimento per studentesse, studenti e docenti, dedicati alle nostre produzioni. Uno strumento di lavoro arricchito da contenuti multimediali e contributi originali sullo spettacolo e sulla sua costruzione.
Due cantieri di drammaturgia: Darwin, Nevada e Ho paura torero
Lo spettacolo si crea sulla scena ma anche nella mente dello spettatore, che porta con sé la memoria di un’esperienza vissuta. Con “cantiere di drammaturgia” si intende la riscrittura/ricostruzione di uno spettacolo attraverso diversi linguaggi espressivi (la scrittura, sia essa teatrale sia narrativa o poetica, ma anche il video, la fotografia, la pittura, la scultura, il disegno, ecc.) nel tentativo di rendere la complessità delle diverse esperienze/memorie di una rappresentazione – attesa o vissuta – dalle studentesse e dagli studenti. Il momento di fruizione della messa in scena può quindi situarsi prima, dopo o nel centro del percorso e costituisce l’innesco per il lavoro delle classi. Sono Darwin, Nevada, progetto di Marco Paolini per la regia di Matthew Lenton, e Ho paura torero di Pedro Lemebel, diretto da Claudio Longhi, a essere al centro dei due percorsi di rielaborazione. A conclusione dei lavori, è previsto un momento di restituzione in uno spazio del teatro.
A cura di Marta Comeglio
A cura di Marta Comeglio
Due cantieri di regia: Il barone rampante e Ho paura torero
Due “cantieri di regia”, rispettivamente articolati intorno al Barone rampante di Italo Calvino diretto da Riccardo Frati e a Ho paura torero di Pedro Lemebel, diretto da Claudio Longhi, in cui le studentesse e gli studenti sono accompagnati nell’ideazione e nella presentazione di progetti inediti di allestimento teatrale dalla forma romanzo, per ripercorrere e approfondire tutte le fasi che costituiscono il processo creativo di trasposizione teatrale: dall’analisi del testo alla drammaturgia, dalla concezione scenografica e dei costumi alla formazione di un’ipotetica compagnia che interpreti i personaggi del racconto.
A cura di Riccardo Frati
A cura di Riccardo Frati
Alla scoperta della fabbrica del teatro: Semidei
La macchina teatrale si svela attraverso i mestieri che rendono possibile la nascita di uno spettacolo. La sartoria, l’attrezzeria, il palcoscenico diventano i luoghi del racconto, coinvolgendo i professionisti della scena. In questa stagione, è Semidei di Pier Lorenzo Pisano il punto di partenza della riflessione e del lavoro delle classi coinvolte. Le studentesse e gli studenti sono invitati alla realizzazione di un progetto (di scenografia, di costume) in cui rielaborare gli spunti di lavoro ricevuti e legati alla visione dello spettacolo, utilizzando le proprie competenze e mettendo in connessione il proprio lavoro con le tematiche di sostenibilità del progetto STAGES. (Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift) in cui rientra anche l’allestimento di Semidei.
A cura di Andrea Zaru