Claudio Longhi
Dal 1° dicembre 2020 ha assunto la Direzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Nato a Bologna il 25 maggio 1966, si è laureato a pieni voti presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, nel 1993, sotto la guida del Chiar.mo Prof. Ezio Raimondi, con una tesi di laurea dal titolo: Dall’epica al Teatro, l’«Orlando furioso» di Ronconi. Sempre presso l’Ateneo di Bologna ha conseguito il Dottorato di ricerca (1998, tesi di dottorato: La drammaturgia del Novecento: romanzo, cinema e montaggio) e ha vinto una borsa di ricerca di postdottorato (1999, progetto di edizione critica di quattro commedie di Giovan Battista Andreini). Nel 2002 ha vinto un concorso da Ricercatore in Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Musica e Spettacolo. Nel 2006 è stato promosso Professore Associato, trasferendosi presso la Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. Nel dicembre 2011 è rientrato a Bologna e dal 2015 è professore ordinario (attualmente in aspettativa) di Storia della regia e di Istituzioni di regia presso il Dipartimento delle Arti Visive, Performative e Mediali del suo ateneo. Negli anni ha avuto la titolarità didattica, tra gli altri, anche degli insegnamenti di Drammaturgia, di Storia della drammaturgia e dello spazio scenico e di Progettazione e gestione delle attività di spettacolo. Nel 2014 è stato eletto Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Discipline della Musica e del Teatro dell’Università di Bologna. Nel 2015 è stato designato Vicepresidente Vicario della Scuola di Lettere e Beni Culturali dello stesso Ateneo. Nel febbraio 2016 è stato eletto Coordinatore del Dottorato di ricerca in Arti Visive, Performative e Mediali dell’Università di Bologna. Nel marzo 2016 è entrato a far parte del Presidio della “Qualità d’Ateneo – Gruppo di lavoro dedicato alle funzioni relative alla qualità della ricerca” sempre dell’Università di Bologna come rappresentante della Macroarea Umanistica. È stato vicepresidente della CUT (Consulta Universitaria del Teatro) dal 2016 al 2018.
Al percorso accademico ha da sempre affiancato l’impegno teatrale attivo, operando dapprima nel campo della regia e della formazione del pubblico, quindi allargando la propria sfera di operatività al dominio organizzativo. Tra il 1993 e il 1995 ha lavorato come assistente con il M° Pier Luigi Pizzi e con il M° Graham Vick; tra il 1995 e il 2002 ha invece collaborato stabilmente con il M° Luca Ronconi in qualità di assistente prima e regista assistente poi, prendendo così parte a spettacoli come Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, 1996; Lolita, 2001 e Infinities, 2002. Tra il 2007 e il 2008 ha affiancato il M° Eimuntas Nekrošius per la messa in scena di Anna Karenina. A cominciare dal 1999, ha firmato in proprio la regia di spettacoli per il Teatro di Roma (Democrazia, 1999; Omaggio a Koltès: Voci sorde, Sallinger e Nella solitudine dei campi di cotone, 2009), per il Teatro de Gli Incamminati (Moscheta, 2001; Cos’è l’amore, 2002; Caligola, 2003; Edipo e la Sfinge, 2004; Lo zio – Der Onkel, 2005), per il Piccolo Teatro di Milano (Ite messa est, 2002), per il Teatro Stabile di Torino (La peste, in coproduzione con il Teatro de Gli Incamminati, 2004; Leopardi, 2005; Biblioetica. Dizionario per l’uso, cofirmato con Luca Ronconi nell’ambito del “Progetto Domani”, 2006), per il Teatro Due di Parma (La folle giornata o il matrimonio di Figaro, in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino e il Teatro di Roma, 2007), per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Prometeo, 2012) e per Emilia Romagna Teatro Fondazione (Io parlo ai perduti. Le vite immaginarie di Antonio Delfini, 2009; La resistibile ascesa di Arturo Ui, 2011, in coproduzione con Teatro di Roma, premio ANCT come spettacolo dell’anno; Il ratto d’Europa, in coproduzione con Teatro di Roma, 2013; la trilogia Istruzioni per non morire in pace: Patrimoni, Rivoluzioni, Teatro, in coproduzione con il Teatro della Toscana, 2016; La classe operaia va in paradiso, 2018; La commedia della vanità, in coproduzione con Teatro di Roma, Teatro della Toscana e LAC, 2019; Il peso del mondo nelle cose, su drammaturgia di Alejandro Tantanian, 2020). Ha a lungo collaborato con Edoardo Sanguineti, dirigendo tra l’altro la prima messa in scena italiana integrale di Storie Naturali (Bologna, 2005).
Dal 1o gennaio 2017 al 30 novembre 2020 è stato direttore artistico di Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Ha ideato e curato progetti di formazione pubblico per il Teatro di Roma (1994-1999), per il Teatro Due di Parma (2006-2009), per ERT (2015-2016). Ha collaborato ai progetti di formazione pubblico del Piccolo Teatro di Milano (2000-2002). A partire dal febbraio 2011, in qualità di rappresentante di ERT Fondazione, è entrato a far parte del gruppo internazionale di ricerca collegato al Progetto di cooperazione teatrale Prospero. Finanziato dalla Commissione Cultura dell’Unione Europea, tale progetto collegava tra loro il Théâtre Nationale de Bretagne di Rennes (Francia), il Théâtre de la Place di Liège (Belgio), Emilia Romagna Teatro Fondazione di Modena (Italia), la Schaubühne am Lehniner Platz di Berlino (Germania), la Fundação Centro Cultural de Belém di Lisbona (Portogallo) e il Tutkivan Teatterityön Keskus di Tampere (Finlandia) con lo scopo di favorire la mobilità degli artisti e delle loro creazioni, così come l’incontro e il proficuo scambio tra diverse tradizioni sceniche.
Dal 2008, ha iniziato a ideare, organizzare e gestire progetti teatrali a base partecipata: Shakespeare è un pezzo di carbone? (ERT Fondazione: 2008-2010); Omaggio a Koltès (Teatro di Roma, 2009); La resistibile ascesa di Arturo Ui (ERT Fondazione, 2011); Il ratto d’Europa: per un’archeologia dei saperi comunitari (ERT Fondazione – Teatro di Roma, Modena 2011-2014, Roma 2012-2014, premio speciale UBU 2013); Beni comuni. Un teatro partecipato per una cultura condivisa (ERT Fondazione-ATER-Comune di Carpi, su finanziamento MIBACT, 2014); Carissimi Padri: almanacchi dalla Grande Pace (1900-1915) (ERT Fondazione – Teatro della Toscana, Modena 2015-2016, Firenze 2016-2017).
L’impegno teatrale di Longhi si è anche manifestato nel campo della pedagogia dell’attore: tra il 2005 e il 2015 ha insegnato Storia del teatro presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano; nel 2004 ha partecipato in qualità di docente alla “Scuola di perfezionamento per registi e attori” diretta da Luca Ronconi presso il Centro Teatrale di Santa Cristina; tra il 2013 e il 2014 è stato direttore didattico e coordinatore del Corso di alta formazione artistica Raccontare il territorio di ERT Fondazione e CUBEC-Accademia di Belcanto, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna. Dal giugno del 2015 al novembre del 2020 è stato Direttore della “Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – Laboratorio permanente per l’attore” di ERT Fondazione. Nell’ottobre 2016, per conto di ERT Fondazione, ha organizzato e gestito il progetto internazionale di pedagogia teatrale: At the Prospero’s School. Actors in the global net.
Oltre cento le sue pubblicazioni riguardanti la storia della regia, la storia dell’attore, l’evoluzione della drammaturgia contemporanea e il sistema teatrale italiano. Tra i tanti titoli si ricordano: le monografie La drammaturgia del Novecento: tra romanzo e montaggio (1999), L’«Orlando furioso» di Ariosto-Sanguineti per Luca Ronconi (2006, Segnalazione Speciale – Premio Zevio Ferrigno – nell’ambito del Premio Nazionale Letterario di Pisa), Marisa Fabbri: lungo viaggio attraverso il teatro di regia (2010); i contributi in atti di convegno quali La naissance de la mise en scène et l’“opéra”: le marché, la direction d’orchestre et la dramaturgie musicale (1831-1848) (2009), Un “oppositore” al potere: Luigi Squarzina direttore di teatri stabili (2013), o i saggi su alcune delle più prestigiose riviste italiane e internazionali quali: «Culture Teatrali» (La tentazione del «Portrait», ovvero la scena della memoria secondo Lagarce, 2013; «L’unico responsabile sono io»? Appunti di regia, ricordando Luca Ronconi (Quasi un’introduzione), 2016; Natura facit saltus. Della Pandemia e dell’Europa, tra passato e futuro, 2020; ha curato anche il XXV annale della rivista, dal titolo La regia in Italia, oggi: per Luca Ronconi, 2016), «Teatro e Storia» (Lettera da Avignone per «Papperlapapp», 2010), «Acting Archives» (Il romanzo dell’École des Maîtres: elementi di pedagogia teatrale secondo Franco Quadri, à la manière de Jarry, 2014), «Drammaturgia» (Sul «Prometeo incatenato». Tragedia dello sguardo e anatomie del tempo: considerazioni di regia, 2014) o «Europe» (Pour une critique postmoderne à la notion de postmodernité: sur le théâtre de Jean-Luc Lagarce, 2010).
Da giugno 2010 è membro del comitato scientifico della rivista «Teatro e Antropologia», tra il 2011 e il 2014 è stato membro del comitato editoriale della rivista «Prospero European Review. Theatre and Research»; da luglio 2012 è membro del comitato scientifico della rivista «Drammaturgia», nuova serie; da settembre 2015 è responsabile di redazione della rivista «Culture Teatrali. Studi, interventi e scritture sullo spettacolo»; nel 2017 rientra a far parte della giuria del “Premio Riccione per il Teatroˮ, presieduta da F. Paravidino. Dal 2018 è socio ordinario di EASTAP, European Association for the Study of Theatre and Performance, e dal 2020 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Frequente la sua presenza a convegni internazionali (“Comédiens-auteurs, comédiens-poètes; Angleterre, Espagne, Italie, France, 16e-17e siècles”, Paris, 2012; “Le théâtre et ses publics: la création partagée / Theatre and audiences: a shared creation”, Liège, 2012; “Luca Ronconi: maître d’un théâtre sans limites”, Paris, 2016; “Décentrer notre vision de lʼEuropeˮ, EASTAP, Paris, 2018; “Shared memory(ies)ˮ, EASTAP, Lisbon, 2019). Ha curato, con Daniele Vianello, il III convegno internazionale EASTAP “Creating for the stage and other spaces: Questioning Practices and Theories”, che avrebbe dovuto svolgersi a Bologna dal 27 febbraio al 1° marzo 2020 ma è stato poi cancellato a causa dell’emergenza Covid-19.
È curatore, con Gerardo Guccini e Rossella Mazzaglia, di In prospettiva. Dialoghi sul teatro, ciclo di incontri online che danno voce ad artisti, studiosi, operatori del mondo dello spettacolo dal vivo per interrogarsi sul ruolo delle arti performative al tempo del Coronavirus e nella fase post-pandemica (giugno-dicembre 2020).