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La storia del Piccolo


Primo Stabile pubblico in Italia, il Piccolo Teatro di Milano è stato fondato il 14 maggio 1947 da Giorgio Strehler e Paolo Grassi con Nina Vinchi, nell’intento di dare vita a un Teatro inteso come servizio pubblico: un’istituzione artistico-culturale necessaria, dunque, come risposta a un bisogno collettivo, e, quindi, a beneficio di tutta la cittadinanza.


“Teatro d’Arte per Tutti” è il motto, nonché il principio identitario, che accompagna il Piccolo Teatro dalla sua nascita e che ne è tuttora stella polare, riassumendone la missione: portare in scena spettacoli di qualità indirizzati al pubblico più ampio possibile.


Sostenuto dallo Stato e dagli enti locali – in primo luogo dal Comune di Milano e da Regione Lombardia – il Piccolo opera oggi su tre sale: la sede storica di via Rovello, ribattezzata Teatro Grassi, è situata all’interno di Palazzo Carmagnola e comprende dal 2009 – grazie a un progetto di restauro che lo ha restituito alla città – anche un magnifico Chiostro rinascimentale intitolato a Nina Vinchi; il Teatro Strehler è la sede principale, progettata da Marco Zanuso e inaugurata nel gennaio 1998 sulle note del Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart, ultima messinscena del grande regista; il Teatro Studio Melato è lo spazio idealmente destinato alla ricerca e alla pedagogia, dal 2014 dedicato all’attrice Mariangela Melato e ricavato dall’ottocentesco Teatro Fossati, riaperto al pubblico nel 1986. Nello stesso edificio si trova anche la Scuola di Teatro “Luca Ronconi”, fondata da Giorgio Strehler nel 1987. Per realizzare la propria operatività, il Piccolo si è dotato negli anni anche di un laboratorio di scenografia e di una sartoria. 

In settantasette anni di attività, il Piccolo Teatro ha prodotto più di 400 spettacoli – molti dei quali diretti da Giorgio Strehler – mettendo in scena opere di autori classici e contemporanei, attraverso importanti allestimenti, entrati a far parte della Storia del teatro mondiale. Limitandosi alle regie strehleriane, si possono ricordare: William Shakespeare (Re Lear e La Tempesta), Carlo Goldoni (Arlecchino servitore di due padroni, Le baruffe chiozzotte, Il campiello), Anton Čechov (Il giardino dei ciliegi), Bertolt Brecht (L’opera da tre soldi, Vita di Galileo, L’anima buona di Sezuan) e Samuel Beckett (Giorni felici).

Dal 1991 il Piccolo Teatro è anche “Teatro d’Europa”, come riconfermato dall’articolo 47 del DM n. 332 del 27 luglio 2017 e successive modifiche. Dopo essere stata fortemente patrocinata da Strehler, la visione aperta e il desiderio di affermarsi in un orizzonte teatrale internazionale hanno trovato conferma e rilancio sotto la direzione di Sergio Escobar – direttore della Fondazione dal 1998 fino al luglio 2020 – e di Luca Ronconi (consulente artistico e direttore della Scuola di Teatro sempre dalla fine degli anni Novanta fino al febbraio 2015).

Durante i suoi anni milanesi, Ronconi è stato autore di alcuni straordinari capolavori del teatro agli albori del nuovo millennio, capaci – tra i moltissimi meriti – di esaltare la portata interdisciplinare del linguaggio teatrale. È il caso di Infinities del matematico inglese John D. Barrow, letterale esperimento scenico allestito all’interno degli ex-laboratori scaligeri della Bovisa nella stagione 2001/02, o di Lehman Trilogy (2015), epopea in forma di ballata sulle derive del capitalismo occidentale, ultima regia del maestro, tratta dall’opera di Stefano Massini – chiamato di lì a poco a raccoglierne l’eredità di consulente artistico tra il 2015 e il 2020.

Grazie a loro e all’impegno di tutte le artiste e gli artisti, delle lavoratrici, dei lavoratori e delle maestranze che hanno preso parte alla sua storia, il Piccolo è oggi polo culturale cittadino ed europeo, sui cui palcoscenici si alternano spettacoli di prosa e danza, rassegne e festival, tavole rotonde e incontri di approfondimento culturale.

Dal dicembre 2020 la direzione del Piccolo è stata affidata a Claudio Longhi. Sotto la sua guida, insieme alla consueta ricca programmazione di produzioni e ospitalità, la politica culturale del Teatro si è caratterizzata per il sostegno alla drammaturgia contemporanea, la promozione di giovani artisti, l’internazionalizzazione e lo sviluppo di reti e progettualità europee. 

In particolare, a partire dalla stagione 2021/22, il Piccolo è diventato – come nella volontà dei suoi fondatori – vera e propria “casa” di artisti. È stata infatti avviata la collaborazione con quindici Artiste e Artisti Associati, italiani e internazionali, nella convinzione che il teatro non si esaurisca nella sola produzione di spettacoli, ma debba favorire percorsi di scambio, ideazione e cooperazione, dando agli spettatori l’opportunità di confrontarsi con i processi e non solo con i singoli eventi spettacolari. 

Sempre durante la stagione 2021/22, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giorgio Strehler, ha preso vita il Festival Presente indicativo, grande manifestazione di teatro internazionale che, nell’edizione del maggio 2022 – per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) – ha visto la partecipazione di 21 compagnie/ensemble, impegnati in 25 spettacoli, nelle sale del Piccolo e in tutta la città, per un totale di oltre 70 ore di teatro. Nel maggio del 2024 è stata presentata la seconda edizione del Festival: Milano Porta Europa, caleidoscopico affondo sui mille volti dell’Europa di oggi, delle sue contraddizioni, delle sue speranze e delle sue possibilità.

Prioritaria, infine, è l’attenzione che, nelle sue varie attività, il Teatro dedica al dialogo con il territorio e al tema della sostenibilità, letta nella sua accezione più ampia e inclusiva di relazione tra ambiente, economia e società.

Nel dicembre 2024, nel solco del primitivo impianto diarchico della direzione del Piccolo Teatro, ha preso avvio un nuovo assetto di governance della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione dell’ente ha infatti votato all’unanimità il rinnovo del mandato al Direttore Claudio Longhi, che nell’alveo della direzione artistica del teatro ha assunto anche la direzione della Scuola di Teatro “Luca Ronconi”, e la nomina di Lanfranco Li Cauli a Direttore Generale, delegato alle funzioni tecnico-amministrative.

Per dare impulso alla vocazione pedagogica dei Maestri, il Piccolo Teatro si è inoltre dotato di un master di specializzazione per attori, Preside Andrea Chiodi. Un ritorno alla tradizione, quindi, per progettare il futuro e, in assoluto spirito di servizio verso l’Istituzione e la comunità, continuare ad operare per rendere grande nel mondo il Piccolo Teatro.