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Coprogettare l’Europa


Cinque le reti progettuali che ci vedono impegnati: cinque programmi internazionali che fanno della pratica teatrale e performativa lo strumento per interrogarsi su temi cardine del nostro presente come sostenibilità e inclusione sociale, paesaggio e città post-pandemica, ma anche su come sostenere i talenti emergenti e dare spazio alla nuova drammaturgia.


Progetti multidisciplinari ed eterogenei che si articolano tra la creazione di spettacoli, workshop, residenze artistiche e attività di formazione, sviluppando metodologie integrate capaci di coniugare arte, scienza e ricerca.

 

UNLOCK THE CITY!

Per la prima volta capofila di un progetto vincitore di Creative Europe, anche nella stagione 2024/25 il nostro teatro prosegue le attività di UNLOCK THE CITY!, programma triennale realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e con altri cinque partner internazionali – Teatre Lliure, Teatrul Tineretului, Toneelhuis, Østfold University College & Norwegian Theater Academy, The Academy of Performing Arts - AMU – per riflettere su come la pratica teatrale, unita alla ricerca scientifica, può diventare uno strumento per ripensare il paesaggio della città post-pandemica. Quattro città – Anversa, Barcellona, Milano, Piatra Neamt – sono coinvolte in un ricco programma di attività di ricerca e percorsi didattici, nonché nella realizzazione di 12 spettacoli teatrali affidati a 10 artisti europei, chiamati a indagare il concetto di “limite” (sociale, fisico, culturale, ecc.) nel contesto urbano. Diverse le attività di formazione e scambio internazionale previste nel 2025: tra le principali le masterclass di Marta Cuscunà (Praga, marzo 2025), Thomas Verstraeten (Milano, aprile 2025) e Davide Carnevali (Fredrikstad, maggio 2025). Sul versante degli spettacoli, a Milano, dopo le performance della scorsa stagione di Marta Cuscunà (Bucolica) e Davide Carnevali (Limited Edition), è il turno di Sotterraneo che presentano il loro nuovo lavoro, Dance Me to the End of the World (maggio 2025), performance site-specific realizzata nel quartiere di Corvetto.

STAGES – Sustainable Theatre Alliance for a Green Environmental Shift

Programma sperimentale che mette al centro il modo in cui il settore culturale affronta il concetto di sostenibilità, STAGES vede la collaborazione di 14 realtà – 12 teatri, 1 università, 1 network di teatri europei. Tra gli obiettivi, ripensare i processi delle tournée, mettendo in scena due spettacoli creati da Katie Mitchell e Jérôme Bel, utilizzando solo cast e set locali – e persino elettricità generata dal vivo sul palco –, com’è avvenuto anche nel caso degli adattamenti italiani di lacasadargilla (Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, marzo 2022) e in Jérôme Bel (aprile 2024) presentato da Marco d’Agostin con Chiara Bersani. Insieme alla “circuitazione” di questi due titoli, ogni partner di STAGES dà vita a una serie di azioni finalizzate a migliorare e diffondere la sostenibilità nel teatro. Nella stagione 2024/25 non solo portiamo avanti le attività di ricerca del progetto con i workshop multidisciplinari Terra – a cura di Davide Carnevali e in collaborazione con il Politecnico di Milano – ma, sulla scorta delle riflessioni nate dal percorso di autoanalisi previsto dal progetto per ogni partner, creiamo due diverse produzioni che promuovono la cultura della sostenibilità: Benvenuti al Piccolo! Green tour dell’isola degli alberi a cura di Michele Dell’Utri e Semidei di Pier Lorenzo Pisano.

Future Laboratory

Con Future Laboratory partecipiamo a un network di 12 partner europei per dare vita a un sistema di residenze destinato a quindici artisti emergenti della scena internazionale, chiamati a elaborare un progetto di ricerca sul tema dell’inclusione sociale. Durante queste residenze – realizzate in tre diverse città europee per ogni singolo partecipante – gli artisti possono beneficiare di un sostegno da parte dei teatri ospitanti che include, tra le altre cose, tutoraggio e accompagnamento all’elaborazione di un concept per una possibile produzione futura. Dopo aver ospitato a Milano, nella scorsa stagione, Ruxandra Simion (Romania) e Mateja Stanislava Rot (Slovenia), e dopo aver organizzato una masterclass internazionale con tutti gli artisti coinvolti al Teatro Grassi, a novembre 2024 partecipiamo al grande evento finale del progetto nella città di Lussemburgo durante il quale sono presentati gli esiti dei diversi percorsi, tra i quali quello dell’artista italiana Giulia Sangiorgio.

Performing Landscape

Continuano anche le attività di Performing Landscape, progetto “internazionale e decentrato” di cui siamo partner associato, che mira a essere una risposta teatrale, performativa ed effimera alla land art. Al centro del lavoro la realizzazione del grande evento performativo Shared Landscapes, ideato da Caroline Barneaud e Stefan Kaegi (Rimini Protokoll), vero e proprio viaggio teatrale tra “campi e foreste”, in cui prendono vita 7 performance create da 10 artisti internazionali: Chiara Bersani e Marco D’Agostin, El Conde de Torrefiel, Sofia Dias e Vítor Roriz, Begüm Erciyas e Daniel Kötter, Stefan Kaegi, Ari Benjamin Meyers, Émilie Rousset. Dopo aver toccato Milano nel giugno 2024 – dove è stato presentato nella sua versione italiana al Parco delle Groane con il titolo Paesaggi condivisi, grazie al nostro sforzo congiunto con Zona K –, il progetto prosegue le sue tappe internazionali in Portogallo, Slovenia e Spagna.

Fabulamundi Playwriting Europe – New Voices

Rinnoviamo anche il nostro impegno a sostenere la nuova drammaturgia come partner associato di Fabulamundi Playwriting Europe – New Voices, un network di 13 realtà internazionali dislocate in 9 paesi europei. Obiettivo del programma, avvicinare la drammaturgia contemporanea alle nuove generazioni attraverso percorsi formativi e un sistema di mobilità e scambio per giovani autori e autrici di tutta Europa.

Foto 1 e 2 © Masiar Pasquali | 3 © Marta Cervone | 4 © Cloé  Cohen | 5 © Luca Del Pia