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© Elisa Todeschini

La pratica del racconto visivo oggi: sinergie tra scuole (fotografia e teatro)


La costruzione di uno spettacolo, nell’intreccio di processi, linguaggi, relazioni, è stata al centro del progetto di collaborazione tra gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala e della Scuola di Teatro del Piccolo.


Professionisti e nuove comunità creative si sono confrontati sulle pratiche del ‘fare teatro’, sulle modalità di ripresa di quanto oggi viene documentato e preservato.


15 studenti del corso di Foto, Video e New Media dell’Accademia Teatro alla Scala hanno seguito gli allievi della Scuola di Teatro del Piccolo per documentare le fasi di preparazione del saggio finale del secondo anno (Corso “Claudia Giannotti”), lo spettacolo I pretendenti di Jean-Luc Lagarce, sotto la direzione di Carmelo Rifici. Con il coordinamento di Filippo Toppi, si sono occupati delle riprese fotografiche e video gli studenti: Fabio Benato, Giulia Berruti, Gaia Capone, Vincenza Coppolecchia, Giorgia Di Lonardo, Lorenzo Gorini, Costantino Lodolo D’Oria, Mateo King, Greta Mianiti, Andrea Pella, Elia Pisani, Monica Ricci, Elisa Todeschini, Roberto Viccaro, Aliaksei Zuyeu.

Lo spettacolo presentava diverse sfide sul piano della narrazione visiva: la vicenda ruota attorno all’incontro dei componenti di un direttivo provinciale, in occasione del passaggio da un vecchio a un nuovo direttore. La dimensione relazionale si pone come nodo cruciale della pièce, seppur nella ripetitività di un soffocante cerimoniale: le aspettative di rinnovamento si sfaldano in un claustrofobico circuito che ritorna ciclicamente su sé stesso. Le azioni si riducono alla ripetizione di dinamiche esasperate, nell’esibizione di espressioni forzate e crudelmente comiche.

I fotografi e video-maker sono entrati in questa partitura di gesti e di azioni, documentando giorno dopo giorno il faticoso processo di incarnazione dei personaggi: le relazioni tra attori, allievi e docenti sono state documentate nella complessità di uno spazio liquido, nello sfaldarsi dei confini tra off stage e on stage. Le immagini lasciano emergere l’incrociarsi di finalità promozionali, documentali e narrative, rivelando una grande varietà di interpretazioni e prospettive di visione.

Il progetto ha permesso di documentare la creazione e selezione delle immagini durante le diverse fasi del percorso creativo: sono stati così rivisti nel presente e nel loro farsi i percorsi analizzati nel Fondo Luigi Ciminaghi. Il concetto di tutela si apre quindi a nuove problematiche, legate a formati, metadati e sistemi di conservazione, oltre che alla tracciabilità dei diversi percorsi seguiti dalle immagini nella dimensione fluida del digitale.