Tre giorni di MitJazzFestival: dal 5 al 7 dicembre un nuovo appuntamento inaugura la grande stagione di “Jazz al Piccolo – Orchestra senza Confini”
Tre giorni di MitJazzFestival: dal 5 al 7 dicembre un nuovo appuntamento inaugura la grande stagione di “Jazz al Piccolo – Orchestra senza Confini”
Piccolo, Università Statale e Scuola di Teatro “Luca Ronconi” insieme per il doppio anniversario di Altiero Spinelli e del Programma Erasmus.
Piccolo, Università Statale e Scuola di Teatro “Luca Ronconi” insieme per il doppio anniversario di Altiero Spinelli e del Programma Erasmus.
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Un testo in bilico tra “riflessione seria” e “delirio etilico”, confine su cui si gioca spesso la partita delle vite umane e dei loro paradossi.
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Un testo che, esplorando temi come destino, amore, fedeltà, perdono, pone la questione dell’identità e delle scelte che determinano il nostro io.
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Milite ignoto racconta, con una lingua d’invenzione, che mescola insieme tutti i dialetti, il sacrificio, senza volto e nome, di un intero paese.
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Vangelo: la suggestione delle musiche di Enzo Avitabile, le memorie, le immagini e le voci di una delle guerre più feroci della storia contemporanea.
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“Intenso e toccante: dedicato alla figura della madre l’ultimo bellissimo spettacolo di Antonio Latella” (Corriere della Sera)
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Macbeth è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali, dell’ambiguità, del caos, della distruzione che ne consegue
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Torna in scena il Goldoni "nero" firmato da Giorgio Sangati: vita, intrighi, scommesse e amori di un sestiere veneziano nei giorni del Carnevale.
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Un teatro chiuso, un sipario che non si alza. Le riflessioni di Jouvet sulla nobiltà del mestiere di recitare.
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Partendo dal tema delle migrazioni, tra mito e attualità, HUMAN si fa impietosa esplorazione della soglia fatidica che separa umano e disumano.
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Niente significa mai una cosa sola: enigmi personali e collettivi si intrecciano in un gioco teatrale che ha il ritmo di un thriller psicologico.
Con Esilio Mariano Dammacco sceglie la strada del dialogo surreale per percorrere una “cognizione del dolore” sulla perdita del lavoro.