Un uomo che, come tanti al giorno d’oggi, perde il lavoro. E con esso gradualmente perde il proprio ruolo nella società, la propria identità. La discesa in un abisso che può finire solo nel momento in cui, costretto a chiedersi come e perché sia finito in questa situazione, l’uomo è costretto a fare i conti con se stesso, la propria coscienza, la propria anima o magari con le proprie ossessioni.
Teatro Grassi
Con il linguaggio che è proprio della Compagnia Dammacco, si racconta la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, un piccolo uomo che ha perso il suo lavoro e che, gradualmente, perde un proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, fino a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione. E così gli spettatori possono partecipare al goffo e grottesco tentativo di quest’uomo di venire a capo della situazione in un dialogo surreale con se stesso, con la sua coscienza, con la sua anima o forse soltanto con le proprie ossessioni. I linguaggi scelti sono quelli del surrealismo e dell’umorismo che riescono a fornire visioni della vita di tutti noi in una forma trasfigurata che ne evidenzi le contraddizioni e suggerisca qualche interrogativo su questo nostro modo di vivere.
Con il linguaggio che è proprio della Compagnia Dammacco, si racconta la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, un piccolo uomo che ha perso il suo lavoro e che, gradualmente, perde un proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, fino a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione. E così gli spettatori possono partecipare al goffo e grottesco tentativo di quest’uomo di venire a capo della situazione in un dialogo surreale con se stesso, con la sua coscienza, con la sua anima o forse soltanto con le proprie ossessioni. I linguaggi scelti sono quelli del surrealismo e dell’umorismo che riescono a fornire visioni della vita di tutti noi in una forma trasfigurata che ne evidenzi le contraddizioni e suggerisca qualche interrogativo su questo nostro modo di vivere.
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
domenica 25 settembre 2016, ore 20.30
ITALIA
Esilio
con Serena Balivo e Mariano Dammacco
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
con la collaborazione di Serena Balivo
luci Marco Oliani
produzione Piccola Compagnia Dammacco
con il sostegno di Campsirago Residenza e con la collaborazione di L’arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Associazione CREA/Teatro Temple, Associazione L’ Attoscuro
in anteprima a Milano con la collaborazione di Campo Teatrale
Dedicato a Paolo Ambrosino
Posto unico:
Intero € 15,00 | Ridotto giovani e anziani € 10,00
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it