Philip Glass al Piccolo in occasione del Festival MITO SettembreMusica con "Akhnaten" opera in tre atti che, spiega lo stesso Glass “segna il culmine e la conclusione di un lungo periodo della mia vita compositiva”.
Teatro Strehler
Akhnaten è un’ opera in tre atti che andò in scena per la prima volta all’Opera di Stato di Stoccarda nel marzo del 1984 e che, annota Philip Glass, “segna il culmine e la conclusione di un lungo periodo della mia vita compositiva”.
“Akhnaten completa la trilogia delle opere ritratto che iniziai nel 1975 con Einstein on the Beach (in collaborazione con Robert Wilson) e proseguì nel 1979 con Satyagraha”.
Ritratti di tre grandi uomini “che hanno rivoluzionato il pensiero e gli eventi del loro tempo con la forza di una visione interiore”: Einstein, l’uomo della scienza; Gandhi (Satyagraha), l’uomo della politica; Akhnaten (Akhenaton), l’uomo della religione, il faraone “monoteista” con il quale toccò il culmine, e si concluse, il “tempo della Luce” nel lungo arco delle dinastie egizie. Akhnaten è scritta per grande organico (sei solisti, coro e orchestra), rispetto alle altre di quel decennio non impiega elettronica e, in sintonia con soggetto e ambientazione, piega alle esigenze del canto “impostato” le rigide geometrie dello stile cosiddetto “ripetitivo” americano, presto entrato nel linguaggio del nostro tempo in tutte le sue forme.
L’opera presentata in forma di concerto, con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Torino, andrà in scena in prima italiana per il Festival MITO al Piccolo. La regia video, affidata a Luca Scarzella, prevede una doppia proiezione inedita appositamente creata per questa produzione, basata sulle immagini dei reperti archeologici del Museo Egizio di Torino.
Akhnaten è un’ opera in tre atti che andò in scena per la prima volta all’Opera di Stato di Stoccarda nel marzo del 1984 e che, annota Philip Glass, “segna il culmine e la conclusione di un lungo periodo della mia vita compositiva”.
“Akhnaten completa la trilogia delle opere ritratto che iniziai nel 1975 con Einstein on the Beach (in collaborazione con Robert Wilson) e proseguì nel 1979 con Satyagraha”.
Ritratti di tre grandi uomini “che hanno rivoluzionato il pensiero e gli eventi del loro tempo con la forza di una visione interiore”: Einstein, l’uomo della scienza; Gandhi (Satyagraha), l’uomo della politica; Akhnaten (Akhenaton), l’uomo della religione, il faraone “monoteista” con il quale toccò il culmine, e si concluse, il “tempo della Luce” nel lungo arco delle dinastie egizie. Akhnaten è scritta per grande organico (sei solisti, coro e orchestra), rispetto alle altre di quel decennio non impiega elettronica e, in sintonia con soggetto e ambientazione, piega alle esigenze del canto “impostato” le rigide geometrie dello stile cosiddetto “ripetitivo” americano, presto entrato nel linguaggio del nostro tempo in tutte le sue forme.
L’opera presentata in forma di concerto, con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Torino, andrà in scena in prima italiana per il Festival MITO al Piccolo. La regia video, affidata a Luca Scarzella, prevede una doppia proiezione inedita appositamente creata per questa produzione, basata sulle immagini dei reperti archeologici del Museo Egizio di Torino.
La Locandina
Piccolo Teatro Strehler
15 settembre 2015, ore 20
Akhnaten
Festival MITO SettembreMusica
in collaborazione produttiva con Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa