Guido De Monticelli dirige il capolavoro di Wajdi Mouawad, drammaturgo e regista libanese naturalizzato canadese: Incendi è il racconto della ricerca delle origini che mescola la storia di un popolo, di una famiglia e la formazione dell’individualità.
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Teatro Grassi
Incendi di Wajdi Mouawad, seconda tappa di una tetralogia (o quartetto) dedicata alla memoria (e intitolata “Il sangue delle promesse”) fa rivivere gli sconvolgenti orrori della guerra in Medioriente e, insieme, commuovere profondamente e comunicare un fortissimo senso della vita, perfino della leggerezza e dell’incanto. Ha dell’epopea, a un tempo antichissima e modernissima, quest’opera, intessuta coi fili del sangue e delle parole che combattono e risanano: un’odissea, che Mouawad affida a due fratelli gemelli. Il loro sarà un lungo viaggio verso il mistero della loro origine. Tutto nasce dall’apertura del testamento lasciato dalla madre: un silenzio ostinato ed enigmatico aveva accompagnato la donna nei suoi ultimi anni di vita. In lei era l’indicibile. Ora, a ciascuno dei due giovani, lascia una lettera: destinata l’una al padre che essi credevano morto, l’altra al fratello di cui ignoravano l’esistenza. La vicenda assume il carattere dell’inchiesta, l’inseguimento di un enigma da sciogliere, che porterà i due ragazzi a ripercorrere i sentieri di quel paese lontano, paese di guerre fratricide, sulle orme della madre e di se stessi.
Durata: Due ore e 45 minuti con intervallo
Incendi di Wajdi Mouawad, seconda tappa di una tetralogia (o quartetto) dedicata alla memoria (e intitolata “Il sangue delle promesse”) fa rivivere gli sconvolgenti orrori della guerra in Medioriente e, insieme, commuovere profondamente e comunicare un fortissimo senso della vita, perfino della leggerezza e dell’incanto. Ha dell’epopea, a un tempo antichissima e modernissima, quest’opera, intessuta coi fili del sangue e delle parole che combattono e risanano: un’odissea, che Mouawad affida a due fratelli gemelli. Il loro sarà un lungo viaggio verso il mistero della loro origine. Tutto nasce dall’apertura del testamento lasciato dalla madre: un silenzio ostinato ed enigmatico aveva accompagnato la donna nei suoi ultimi anni di vita. In lei era l’indicibile. Ora, a ciascuno dei due giovani, lascia una lettera: destinata l’una al padre che essi credevano morto, l’altra al fratello di cui ignoravano l’esistenza. La vicenda assume il carattere dell’inchiesta, l’inseguimento di un enigma da sciogliere, che porterà i due ragazzi a ripercorrere i sentieri di quel paese lontano, paese di guerre fratricide, sulle orme della madre e di se stessi.
Durata: Due ore e 45 minuti con intervallo
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
dal 20 al 25 ottobre 2015
Incendi
di Wajdi Mouawad
traduzione Caterina Gozzi
regia Guido De Monticelli
scene Fausto Dappiè, musiche Alessandro Olla, video Francesco Deiana
costumi Stefania Grilli, disegno luci Loïc François Hamelin
assistente alla regia Rosalba Ziccheddu
con Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Agnese Fois, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Marta Proietti Orzella, Cesare Saliu, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Leonardo Tomasi, Luigi Tontoranelli,
produzione Sardegna Teatro
Sovratitolato in inglese a cura di Prescott Studio e Montclair State University, NJ, USA nell’ambito del progetto "Tradurre voci attraverso i continenti"