Scritto da Sandro Lano e Michele Brusini, operatori della Caritas di Udine, parla di immigrazione da un punto di vista diverso e originale, con storie di varia umanità che a volte si colorano di episodi comici. Partecipa all'incontro Moni Ovadia
Chiostro Nina Vinchi
“Uallai!”, espressione araba che significa “Dio mi è testimone che è tutto vero” è il titolo del libro scritto da due operatori della Caritas di Udine, Sandro Lano eMichele Brusini. Il tema è quello dell’immigrazione, ma non racconta il dramma degli sbarchi, la morte di tanti migranti, i momenti dell’emergenza e non usa i toni epici e drammatici di un certo giornalismo che sfrutta il dramma di quelle persone per titoli sensazionalistici, salvo poi dimenticare che, per chi fortunatamente si salva, esiste un “dopo”.
Uallai! racconta il “dopo”, quando queste persone arrivano nei centri di accoglienza e inizia il loro percorso di “integrazione”.
Il tono è quello divertente e divertito, per non dire comico, che nasce da esilaranti equivoci linguistici, da argomentazioni che mettono a dura prova la logica, da aneddoti paradossali, in cui emergono tipologie e storie umane che riguardano ugualmente i profughi e chi cerca di occuparsi di loro: da chi, per convincere gli operatori della morte del padre, chiede di potergli telefonare perché possa testimoniare, al “magnifico rettore” che sfrutta a scopi elettorali un profugo analfabeta facendolo iscrivere alla facoltà di medicina della sua università.
All’incontro con gli autori partecipa Moni Ovadia, in scena con lo spettacolo Il registro dei peccati al Teatro Grassi dal 22 al 27 settembre.
“Uallai!”, espressione araba che significa “Dio mi è testimone che è tutto vero” è il titolo del libro scritto da due operatori della Caritas di Udine, Sandro Lano eMichele Brusini. Il tema è quello dell’immigrazione, ma non racconta il dramma degli sbarchi, la morte di tanti migranti, i momenti dell’emergenza e non usa i toni epici e drammatici di un certo giornalismo che sfrutta il dramma di quelle persone per titoli sensazionalistici, salvo poi dimenticare che, per chi fortunatamente si salva, esiste un “dopo”.
Uallai! racconta il “dopo”, quando queste persone arrivano nei centri di accoglienza e inizia il loro percorso di “integrazione”.
Il tono è quello divertente e divertito, per non dire comico, che nasce da esilaranti equivoci linguistici, da argomentazioni che mettono a dura prova la logica, da aneddoti paradossali, in cui emergono tipologie e storie umane che riguardano ugualmente i profughi e chi cerca di occuparsi di loro: da chi, per convincere gli operatori della morte del padre, chiede di potergli telefonare perché possa testimoniare, al “magnifico rettore” che sfrutta a scopi elettorali un profugo analfabeta facendolo iscrivere alla facoltà di medicina della sua università.
All’incontro con gli autori partecipa Moni Ovadia, in scena con lo spettacolo Il registro dei peccati al Teatro Grassi dal 22 al 27 settembre.
La Locandina
Chiostro Nina Vinchi
venerdì 25 settembre 2015, ore 18.30
Presentazione del volume
Uallai!
Ovvero, Domè 'Oshkarpà, il migrante a cui estraemmo il Sahara dalle orecchie, e altre veridiche storie incredibili di buona integrazione
a cura di Sandro Lano e Michele Brusini
casa editrice nuovadimensione
in collaborazione con l’associazione vicino/lontano
intervengono Sandro Lano, Michele Brusini, Moni Ovadia e Maurizio Ambrosini