Federico Tiezzi affronta il suo terzo Pirandello. Il testo, che fa parte della trilogia del “teatro nel teatro”, racconta del contrasto tra un gruppo di attori e un regista sulla messa in scena: gli attori devono recitare rimanendo estranei alle emozioni scatenate dal loro ruolo o realtà e finzione scenica si intrecciano?
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Teatro Grassi
“Nel 1929, anno in cui vide la luce Questa sera si recita a soggetto – annota Federico Tiezzi - l’Europa era devastata da una terribile crisi economica. In Germania, immagine reale ma pare tratta da un testo di Brecht, si andava a comprare il pane con pacchi di marchi senza quasi più valore. Oltreoceano, crollava Wall Street. Il testo di Pirandello non parla di questo: ma si muove su quello sfondo, con quel rumore di fondo. Il testo si basa, come avviene anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella Leonora addio! del 1910 in cui si racconta di Mommina innamorata del Trovatore di Verdi e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri. Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla scena quando si inizia a provare uno spettacolo e un regista/demiurgo entra in conflitto con attori/creature, tanto da costituirne in più scene il correlativo oggettivo. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo studia sotto la sua lente d’ingrandimento. La natura di Questa sera si recita a soggetto consente di pensarlo teatralmente come un grande trattato di regia, un ‘sistema di sistemi’ teatrali, una relazione di diverse funzioni registiche. Molti teatri sono infatti contenuti in questo testo: il teatro brechtiano, quello naturalistico (e i due lottano l’uno con l’altro), la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica (continui i riferimenti operistici anche nella trama), nella terza parte si presagisce addirittura il teatro di poesia di Eliot e Pasolini.
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“Questa sera si recita a soggetto è la terza opera della trilogia del cosiddetto teatro nel teatro. Ma, se nelle prime due opere della Trilogia, Sei personaggi in cerca d'autore e Ciascuno a suo modo, la teatralità è concepita come tentativo di salvezza rispetto alla vita, in Questa sera il teatro è un’illusione che viene spazzata via. La vita si riprende il suo spazio. Se il teatro cerca di stilizzarla, ne riceve una controspinta. Il teatro ammutolisce. Il testo mostra alla fine il suo grido bergmaniano, uno strazio; anche il ragionamento diventa doloroso. Lo spettacolo vorrei che somigliasse a un trattato scientifico. Hinkfuss, il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato matematico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un testo, all’interno del teatro. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive sulla pagina bianca del palcoscenico il suo trattato scientifico su cosa sia il teatro, la regia… Una delle caratteristiche di Questa sera si recita a soggetto è la decostruzione del linguaggio, la frantumazione delle frasi, l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: in tutto questo vedo una speciale malattia dei personaggi, specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò il mondo a partire dal finire degli anni venti del '900. Un universo sociale, economico e linguistico prossimo al disastro, all’afasia”.
Durata: Tre ore compreso intervallo
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Leggi“Nel 1929, anno in cui vide la luce Questa sera si recita a soggetto – annota Federico Tiezzi - l’Europa era devastata da una terribile crisi economica. In Germania, immagine reale ma pare tratta da un testo di Brecht, si andava a comprare il pane con pacchi di marchi senza quasi più valore. Oltreoceano, crollava Wall Street. Il testo di Pirandello non parla di questo: ma si muove su quello sfondo, con quel rumore di fondo. Il testo si basa, come avviene anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella Leonora addio! del 1910 in cui si racconta di Mommina innamorata del Trovatore di Verdi e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri. Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla scena quando si inizia a provare uno spettacolo e un regista/demiurgo entra in conflitto con attori/creature, tanto da costituirne in più scene il correlativo oggettivo. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo studia sotto la sua lente d’ingrandimento. La natura di Questa sera si recita a soggetto consente di pensarlo teatralmente come un grande trattato di regia, un ‘sistema di sistemi’ teatrali, una relazione di diverse funzioni registiche. Molti teatri sono infatti contenuti in questo testo: il teatro brechtiano, quello naturalistico (e i due lottano l’uno con l’altro), la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica (continui i riferimenti operistici anche nella trama), nella terza parte si presagisce addirittura il teatro di poesia di Eliot e Pasolini.
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“Questa sera si recita a soggetto è la terza opera della trilogia del cosiddetto teatro nel teatro. Ma, se nelle prime due opere della Trilogia, Sei personaggi in cerca d'autore e Ciascuno a suo modo, la teatralità è concepita come tentativo di salvezza rispetto alla vita, in Questa sera il teatro è un’illusione che viene spazzata via. La vita si riprende il suo spazio. Se il teatro cerca di stilizzarla, ne riceve una controspinta. Il teatro ammutolisce. Il testo mostra alla fine il suo grido bergmaniano, uno strazio; anche il ragionamento diventa doloroso. Lo spettacolo vorrei che somigliasse a un trattato scientifico. Hinkfuss, il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato matematico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un testo, all’interno del teatro. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive sulla pagina bianca del palcoscenico il suo trattato scientifico su cosa sia il teatro, la regia… Una delle caratteristiche di Questa sera si recita a soggetto è la decostruzione del linguaggio, la frantumazione delle frasi, l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: in tutto questo vedo una speciale malattia dei personaggi, specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò il mondo a partire dal finire degli anni venti del '900. Un universo sociale, economico e linguistico prossimo al disastro, all’afasia”.
Durata: Tre ore compreso intervallo
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
Piccolo Teatro Grassi
dal 4 febbraio al 24 marzo 2016
Questa sera si recita a soggetto
di Luigi Pirandello
adattamento drammaturgico Sandro Lombardi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi
scene Marco Rossi
costumi Gianluca Sbicca
luci Gianni Pollini
trucco e acconciature Aldo Signoretti
immagini video Fabio Bettonica
con (in ordine di apparizione) Luigi Lo Cascio, Valentina Cardinali, Elisa Fedrizzi, Francesco Colella, Francesca Ciocchetti, Sandra Toffolatti, Massimo Verdastro, Petra Valentini, Nicola Ciaffoni, Gil Giuliani, David Meden, Marouane Zotti, Elena Ghiaurov, Ruggero Franceschini, Alessio Genchi
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
mercoledì 9 marzo ore 15 (riservata Scuole)
mercoledì 16 marzo ore 15 (riservata Touring Club e Scuole)
PRODUZIONE - SERIE STAGIONE