Terzo incontro del ciclo "Saper ascoltare". Giovanni Gavazzeni, critico musicale e musicologo, parla del quartetto tra Romanticismo e Novecento.
Chiostro Nina Vinchi
Il quartetto tra Romanticismo e Novecento è il titolo dell’incontro tenuto da Giovanni Gavazzeni in preparazione all’ascolto dei concerti del Quartetto Haas e del Quartetto Apollon Musagète inseriti nella stagiione della Società del Quartetto.
L'incontro ripercorrerà il "dialogo tra l’antico e il moderno" con alcuni giganti che si sono dedicati a questo genere di lavori con spirito differente: Beethoven e Schubert, Prokof’ev e Šostakovič, Smetana e Webern.
Il programma scelto dal Quartetto Haas per il concerto del 2 febbraio 2016 al Conservatorio è tutto rivolto a Est, a cominciare da uno dei grandi capolavori della musica da camera ceca, l’autobiografico Quartetto “Dalla mia vita” di Bedrich Smetana. L’asse del concerto è rappresentato tuttavia dal confronto tra i due giganti della musica russa del Novecento, Prokof’ev e Šostakovič, che si sono dedicati a questo genere di lavori con spirito differente, il primo come una pausa di rilassamento nella scrittura delle grandi partiture teatrali, il secondo come un rifugio artistico dai pesanti condizionamenti estetici del regime sovietico.
Il Quartetto Apollon Musagète è una delle più promettenti presenze artistiche della nuova generazione. Il gruppo, formato da quattro musicisti polacchi, prende il nome da una delle principali partiture di Igor Stravinskij, testimoniando l’inclinazione del quartetto per la musica del Novecento e contemporanea. Il concerto del 3 maggio mostra questo dialogo tra l’antico e il moderno, con l’inserzione di una pagina giovanile ma di bruciante intensità di Anton Webern tra due lavori di Beethoven e Schubert. Di particolare interesse il monumentale e tragico Quartetto in sol maggiore di Schubert, pagina visionaria e incomprensibile per i suoi contemporanei, tanto da rimanere inedita fino al 1851, 23 anni dopo la scomparsa dell’autore.
Giovanni Gavazzeni, critico musicale del Giornale e musicologo, dal nonno Gianandrea Gavazzeni – celebre direttore d’orchestra, Presidente del Quartetto negli anni Novanta, finissimo intellettuale – ha ereditato anche l’arte dell'intrattenere il pubblico e del comunicare. Collabora stabilmente con il mensile Amadeus.
Il quartetto tra Romanticismo e Novecento è il titolo dell’incontro tenuto da Giovanni Gavazzeni in preparazione all’ascolto dei concerti del Quartetto Haas e del Quartetto Apollon Musagète inseriti nella stagiione della Società del Quartetto.
L'incontro ripercorrerà il "dialogo tra l’antico e il moderno" con alcuni giganti che si sono dedicati a questo genere di lavori con spirito differente: Beethoven e Schubert, Prokof’ev e Šostakovič, Smetana e Webern.
Il programma scelto dal Quartetto Haas per il concerto del 2 febbraio 2016 al Conservatorio è tutto rivolto a Est, a cominciare da uno dei grandi capolavori della musica da camera ceca, l’autobiografico Quartetto “Dalla mia vita” di Bedrich Smetana. L’asse del concerto è rappresentato tuttavia dal confronto tra i due giganti della musica russa del Novecento, Prokof’ev e Šostakovič, che si sono dedicati a questo genere di lavori con spirito differente, il primo come una pausa di rilassamento nella scrittura delle grandi partiture teatrali, il secondo come un rifugio artistico dai pesanti condizionamenti estetici del regime sovietico.
Il Quartetto Apollon Musagète è una delle più promettenti presenze artistiche della nuova generazione. Il gruppo, formato da quattro musicisti polacchi, prende il nome da una delle principali partiture di Igor Stravinskij, testimoniando l’inclinazione del quartetto per la musica del Novecento e contemporanea. Il concerto del 3 maggio mostra questo dialogo tra l’antico e il moderno, con l’inserzione di una pagina giovanile ma di bruciante intensità di Anton Webern tra due lavori di Beethoven e Schubert. Di particolare interesse il monumentale e tragico Quartetto in sol maggiore di Schubert, pagina visionaria e incomprensibile per i suoi contemporanei, tanto da rimanere inedita fino al 1851, 23 anni dopo la scomparsa dell’autore.
Giovanni Gavazzeni, critico musicale del Giornale e musicologo, dal nonno Gianandrea Gavazzeni – celebre direttore d’orchestra, Presidente del Quartetto negli anni Novanta, finissimo intellettuale – ha ereditato anche l’arte dell'intrattenere il pubblico e del comunicare. Collabora stabilmente con il mensile Amadeus.
La Locandina
Chiostro Nina Vinchi
giovedì 28 gennaio 2016, ore 17
Il quartetto tra Romanticismo e Novecento
preparazione all’ascolto dei concerti del Quartetto Haas e del Quartetto Apollon Musagète
con Giovanni Gavazzeni