Protagonisti della pièce sono tre personaggi, un maturo intellettuale, uno studente e una giovane attrice, che casualmente si trovano a condividere il tempo di una notte nello spazio sinistro di un magazzino dove hanno trovato rifugio cercando disperatamente di sfuggire alla morte.
Teatro Grassi
Dopo il successo de "Il Teatro delle Regioni" (21-26 luglio), il Festival Tramedautore torna con il consueto appuntamento internazionale di settembre, quest'anno dedicato alla Cina e alle sue grandi trasformazioni.
La rassegna ospita otto spettacoli di artisti cinesi affermati ed emergenti, capaci di raccontare con differenti stili la vita urbana di megalopoli cinesi del calibro di Pechino, Shanghai, Nanchino e Hong Kong: Cent'anni di architettura cinese (11 e 12 settembre, spettacolo in lingua originale con sovratitoli); Fake Single (13 settembre); Leave before getting old (15 settembre), Contratto matrimoniale (16 settembre); Wildboard - Il cinghiale (17 settembre); La fuga (18 settembre); Cinglish - Cinglese (19 settembre); Carbone attivo (20 settembre).
A corredo degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti, conferenze di approfondimento e proiezioni di film.
In collaborazione con Hong Kong Economic & Trade Office – Brussels, Eric C. Yim, Ronald Lu & Parterns - 呂元祥建築師事務 - Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Italia – Cina, O barra O Edizioni, Laboratorio di teatro cinese dell’Università “L'Orientale” di Napoli, creato dalla sinologa Maria Cristina Pisciotta.
Protagonisti della pièce sono tre personaggi, un maturo intellettuale, uno studente e una giovane attrice, che casualmente si trovano a condividere il tempo di una notte nello spazio sinistro di un magazzino dove hanno trovato rifugio cercando disperatamente di sfuggire alla morte. Fuori infatti, l’esercito sta passando a ferro e fuoco la piazza e le strade della città. L’allusione è ai roventi scontri del 4 giugno 1989 in piazza Tienanmen, a partire dalla quale la riflessione si allarga verso temi universali. Alla dimensione politica si intreccia il rapporto problematico e perverso tra l’uomo e la donna, questione ricorrente nella drammaturgia dell’autore.
Gao Xingjian (1940), Premio Nobel per la letteratura nel 2000, narratore, saggista, drammaturgo, traduttore, pittore, cineasta. Dopo aver studiato letteratura francese all'Università di Pechino, e dopo cinque anni di «rieducazione» imposti dalla rivoluzione culturale, diventa drammaturgo del Teatro d'Arte Popolare di Pechino (1981). Nello stesso anno si afferma sulla scena letteraria con il “Primo saggio sull'arte del romanzo moderno”. Nel 1987 lascia la Cina e approda a Parigi, dove vive tuttora. Qui conclude il suo capolavoro, La Montagna dell'Anima (1990). Nel 1999 pubblica il romanzo autobiografico Il libro di un uomo solo. La Francia lo nomina Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres, nel 2000 l'Italia gli conferisce il Premio Feronia – Città di Fiano.
Durata: Un'ora e 15 minuti
Dopo il successo de "Il Teatro delle Regioni" (21-26 luglio), il Festival Tramedautore torna con il consueto appuntamento internazionale di settembre, quest'anno dedicato alla Cina e alle sue grandi trasformazioni.
La rassegna ospita otto spettacoli di artisti cinesi affermati ed emergenti, capaci di raccontare con differenti stili la vita urbana di megalopoli cinesi del calibro di Pechino, Shanghai, Nanchino e Hong Kong: Cent'anni di architettura cinese (11 e 12 settembre, spettacolo in lingua originale con sovratitoli); Fake Single (13 settembre); Leave before getting old (15 settembre), Contratto matrimoniale (16 settembre); Wildboard - Il cinghiale (17 settembre); La fuga (18 settembre); Cinglish - Cinglese (19 settembre); Carbone attivo (20 settembre).
A corredo degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti, conferenze di approfondimento e proiezioni di film.
In collaborazione con Hong Kong Economic & Trade Office – Brussels, Eric C. Yim, Ronald Lu & Parterns - 呂元祥建築師事務 - Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Italia – Cina, O barra O Edizioni, Laboratorio di teatro cinese dell’Università “L'Orientale” di Napoli, creato dalla sinologa Maria Cristina Pisciotta.
Protagonisti della pièce sono tre personaggi, un maturo intellettuale, uno studente e una giovane attrice, che casualmente si trovano a condividere il tempo di una notte nello spazio sinistro di un magazzino dove hanno trovato rifugio cercando disperatamente di sfuggire alla morte. Fuori infatti, l’esercito sta passando a ferro e fuoco la piazza e le strade della città. L’allusione è ai roventi scontri del 4 giugno 1989 in piazza Tienanmen, a partire dalla quale la riflessione si allarga verso temi universali. Alla dimensione politica si intreccia il rapporto problematico e perverso tra l’uomo e la donna, questione ricorrente nella drammaturgia dell’autore.
Gao Xingjian (1940), Premio Nobel per la letteratura nel 2000, narratore, saggista, drammaturgo, traduttore, pittore, cineasta. Dopo aver studiato letteratura francese all'Università di Pechino, e dopo cinque anni di «rieducazione» imposti dalla rivoluzione culturale, diventa drammaturgo del Teatro d'Arte Popolare di Pechino (1981). Nello stesso anno si afferma sulla scena letteraria con il “Primo saggio sull'arte del romanzo moderno”. Nel 1987 lascia la Cina e approda a Parigi, dove vive tuttora. Qui conclude il suo capolavoro, La Montagna dell'Anima (1990). Nel 1999 pubblica il romanzo autobiografico Il libro di un uomo solo. La Francia lo nomina Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres, nel 2000 l'Italia gli conferisce il Premio Feronia – Città di Fiano.
Durata: Un'ora e 15 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
18 settembre, ore 20.30
PECHINO
LA FUGA
di Gao Xingjian
traduzione Simona Polvani
con Carlotta Piraino, Mirko Soldano, Diego Valentino Venditti
musica dal vivo di e con Francesco Leineri
regia Lorenzo Montanini