Allegoria politica dalle tinte noir sui new media, controllati dal governo e dalle grandi corporazioni, "Il cinghiale", scritto nel 2011 per l’Hong Kong Arts Festival, portato in scena e premiato nel 2012, affronta il tema dell’autocensura e dello sviluppo urbanistico frenetico delle metropoli contemporanee.
Teatro Grassi
Dopo il successo de "Il Teatro delle Regioni" (21-26 luglio), il Festival Tramedautore torna con il consueto appuntamento internazionale di settembre, quest'anno dedicato alla Cina e alle sue grandi trasformazioni.
La rassegna ospita otto spettacoli di artisti cinesi affermati ed emergenti, capaci di raccontare con differenti stili la vita urbana di megalopoli cinesi del calibro di Pechino, Shanghai, Nanchino e Hong Kong: Cent'anni di architettura cinese (11 e 12 settembre, spettacolo in lingua originale con sovratitoli); Fake Single (13 settembre); Leave before getting old (15 settembre), Contratto matrimoniale (16 settembre); Wildboard - Il cinghiale (17 settembre); La fuga (18 settembre); Cinglish - Cinglese (19 settembre); Carbone attivo (20 settembre).
A corredo degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti, conferenze di approfondimento e proiezioni di film.
In collaborazione con Hong Kong Economic & Trade Office – Brussels, Eric C. Yim, Ronald Lu & Parterns - 呂元祥建築師事務 - Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Italia – Cina, O barra O Edizioni, Laboratorio di teatro cinese dell’Università “L'Orientale” di Napoli, creato dalla sinologa Maria Cristina Pisciotta.
Allegoria politica dalle tinte noir sui new media, controllati dal governo e dalle grandi corporazioni, Il cinghiale, scritto nel 2011 per l’Hong Kong Arts Festival, portato in scena e premiato nel 2012, affronta il tema dell’autocensura e dello sviluppo urbanistico frenetico delle metropoli contemporanee. In una megalopoli indefinita, che solo lontanamente ricorda Hong Kong, due giornalisti indipendenti si ritrovano ad indagare sulla scomparsa sospetta di un importante storico e intellettuale della Città: la ricerca di prove che attestino l’uccisione dell’uomo, raro esempio d’integrità morale e impegno civile, li condurrà al disvelamento dei piani clandestini del governo per un “rinnovamento” urbano, foriero in realtà di lacerazioni profonde del tessuto cittadino.
Candance Chong Mui-ngam (1977) ha collezionato diversi premi: Best Artist Award per il teatro dell'Hong Kong Arts Development Council, quattro volte l'Hong Kong Drama Award per il miglior testo. I suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati, tra gli altri, a Seoul, Tokyo, Macao, Singapore e Shanghai. È stata insignita del titolo di Asian Cultural Council Fellow ed ha passato un anno negli Stati Uniti perfezionando la sua scrittura e collaborando con il vincitore del Tony Award e il candidato al Premio Pulitzer Henry Hwang.
Durata: Un'ora e 20 minuti
Dopo il successo de "Il Teatro delle Regioni" (21-26 luglio), il Festival Tramedautore torna con il consueto appuntamento internazionale di settembre, quest'anno dedicato alla Cina e alle sue grandi trasformazioni.
La rassegna ospita otto spettacoli di artisti cinesi affermati ed emergenti, capaci di raccontare con differenti stili la vita urbana di megalopoli cinesi del calibro di Pechino, Shanghai, Nanchino e Hong Kong: Cent'anni di architettura cinese (11 e 12 settembre, spettacolo in lingua originale con sovratitoli); Fake Single (13 settembre); Leave before getting old (15 settembre), Contratto matrimoniale (16 settembre); Wildboard - Il cinghiale (17 settembre); La fuga (18 settembre); Cinglish - Cinglese (19 settembre); Carbone attivo (20 settembre).
A corredo degli spettacoli sono previsti incontri con gli artisti, conferenze di approfondimento e proiezioni di film.
In collaborazione con Hong Kong Economic & Trade Office – Brussels, Eric C. Yim, Ronald Lu & Parterns - 呂元祥建築師事務 - Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Italia – Cina, O barra O Edizioni, Laboratorio di teatro cinese dell’Università “L'Orientale” di Napoli, creato dalla sinologa Maria Cristina Pisciotta.
Allegoria politica dalle tinte noir sui new media, controllati dal governo e dalle grandi corporazioni, Il cinghiale, scritto nel 2011 per l’Hong Kong Arts Festival, portato in scena e premiato nel 2012, affronta il tema dell’autocensura e dello sviluppo urbanistico frenetico delle metropoli contemporanee. In una megalopoli indefinita, che solo lontanamente ricorda Hong Kong, due giornalisti indipendenti si ritrovano ad indagare sulla scomparsa sospetta di un importante storico e intellettuale della Città: la ricerca di prove che attestino l’uccisione dell’uomo, raro esempio d’integrità morale e impegno civile, li condurrà al disvelamento dei piani clandestini del governo per un “rinnovamento” urbano, foriero in realtà di lacerazioni profonde del tessuto cittadino.
Candance Chong Mui-ngam (1977) ha collezionato diversi premi: Best Artist Award per il teatro dell'Hong Kong Arts Development Council, quattro volte l'Hong Kong Drama Award per il miglior testo. I suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati, tra gli altri, a Seoul, Tokyo, Macao, Singapore e Shanghai. È stata insignita del titolo di Asian Cultural Council Fellow ed ha passato un anno negli Stati Uniti perfezionando la sua scrittura e collaborando con il vincitore del Tony Award e il candidato al Premio Pulitzer Henry Hwang.
Durata: Un'ora e 20 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
17 settembre 2015, ore 20.30
HONG KONG
WILD BOAR (IL CINGHIALE)
di Candance Chong Mui-ngam
traduzione Alice Spisa
con Sara Bellodi, Giovanni Calò, Roberta Lidia De Stefano, Giuseppe Palasciano, Matteo Vitanza
regia Maria Cristina Madau