Figura di rilievo nel panorama teatrale contemporaneo arabo ed europeo, Fadhel Jaïbi torna al Piccolo con Violence(s), una riflessione su delitti grandi e piccoli, reali e immaginari, commessi da gente comune e non, nella Tunisia post-rivoluzionaria e, allo stesso tempo, si interroga sulla società contemporanea.
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Teatro Studio Melato
Figura di rilievo nel panorama teatrale contemporaneo arabo ed europeo, Fadhel Jaïbi è stato fatto conoscere in Italia dal Piccolo Teatro, che nel 2004, in occasione del “Festival del Mediterraneo”, ha presentato Junun (Demenze). Nel 2010, è tornato al Piccolo con Yahia Yaïch/Amnésia. Un laboratorio sull’attore, tenuto da lui a Milano, è stato l’avvio di una collaborazione con il Piccolo in materia di formazione, lavoro che ora prosegue con il Teatro Nazionale di Tunisi, di cui Jaïbi ha assunto la direzione. Il ritorno al Piccolo del regista è il naturale sviluppo dell’attenzione che il Piccolo ha sempre dedicato all’area Euromediterranea, in questo caso in dichiarato sostegno a un artista che si muove con senso critico in un contesto molto difficile. Con questa nuova produzione, Jaïbi prosegue la propria indagine attorno al travaglio passato e presente della politica e della società tunisine. Violence(s) è una riflessione su delitti, grandi e piccoli, reali e immaginari, commessi da gente “comune”, esseri eccezionali o psicopatici. Si investigano i processi che scatenano il susseguirsi di violenze post-rivoluzionarie, rurali e urbane, in Tunisia; democrazia non perfetta, ma punta avanzata del movimento democratico dell’area mediorientale. L’artista, e lo spettacolo teatrale con lui, sentono l’obbligo di osservare le dinamiche di queste violenze dall’alto, in un contesto universale, come viaggio nel profondo dell’animo umano che non può non attingere a Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Shakespeare, Dante, Büchner, Pasolini, artisti che, nel tempo, si sono interrogati sulla sofferenza dell’uomo e su quanto di irreale, surreale, tragicomico e ineluttabile attraversi il nostro quotidiano.
Durata: Due ore senza intervallo
Figura di rilievo nel panorama teatrale contemporaneo arabo ed europeo, Fadhel Jaïbi è stato fatto conoscere in Italia dal Piccolo Teatro, che nel 2004, in occasione del “Festival del Mediterraneo”, ha presentato Junun (Demenze). Nel 2010, è tornato al Piccolo con Yahia Yaïch/Amnésia. Un laboratorio sull’attore, tenuto da lui a Milano, è stato l’avvio di una collaborazione con il Piccolo in materia di formazione, lavoro che ora prosegue con il Teatro Nazionale di Tunisi, di cui Jaïbi ha assunto la direzione. Il ritorno al Piccolo del regista è il naturale sviluppo dell’attenzione che il Piccolo ha sempre dedicato all’area Euromediterranea, in questo caso in dichiarato sostegno a un artista che si muove con senso critico in un contesto molto difficile. Con questa nuova produzione, Jaïbi prosegue la propria indagine attorno al travaglio passato e presente della politica e della società tunisine. Violence(s) è una riflessione su delitti, grandi e piccoli, reali e immaginari, commessi da gente “comune”, esseri eccezionali o psicopatici. Si investigano i processi che scatenano il susseguirsi di violenze post-rivoluzionarie, rurali e urbane, in Tunisia; democrazia non perfetta, ma punta avanzata del movimento democratico dell’area mediorientale. L’artista, e lo spettacolo teatrale con lui, sentono l’obbligo di osservare le dinamiche di queste violenze dall’alto, in un contesto universale, come viaggio nel profondo dell’animo umano che non può non attingere a Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Shakespeare, Dante, Büchner, Pasolini, artisti che, nel tempo, si sono interrogati sulla sofferenza dell’uomo e su quanto di irreale, surreale, tragicomico e ineluttabile attraversi il nostro quotidiano.
Durata: Due ore senza intervallo
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
venerdì 4 settembre 2015, ore 20.30
sabato 5 settembre 2015, ore 19.30
Violence(s)
Delitti, grandi e piccoli
drammaturgia Jalila Baccar e Fadhel Jaïbi
testo Jalila Baccar
regia, scene e luci Fadhel Jaïbi
collaborazione alle scene e musica originale Kaïs Rostom
con gli attori Jalila Baccar, Fatma Ben Saïdane, Noomen Hamda, Lobna M’lika, Aymen Mejri / Nesrine Mouelhi, Ahmed Taha Hamrouni / Mouïn Moumni
assistente alla regia Marwa Mannaï
assistente al coordinamento generale Mohamed Ali Kalaï
costumi Salah Barka
datore luci Ali Helali, fonico Nesrine Debbabi
direttore di scena Néji Khadhraouni
sovratitoli a cura di Lina Babba, traduzione dall’arabo Mariem Dhouib
direttore di produzione Oussama Jameï
fotografie Mohamed Frini
produzione Teatro Nazionale di Tunisia
un progetto del Teatro Nazionale di Tunisia e del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
in collaborazione con Comune di Milano
con il sostegno di Arcus
spettacolo in lingua araba con sovratitoli in italiano