Un uomo si confessa con la madre che non c’è più. Confida la propria omosessualità a lei che certamente, in silenzio, con amoroso rispetto, aveva intuito. In Masculu e Fìammina, Saverio La Ruina, tra gli attori più premiati della scena italiana, sgrana delicatamente un tipico confessarsi del sud: in un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
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Teatro Studio Melato
Saverio La Ruina è tra gli attori più premiati della scena italiana (ultimo il Premio Ubu 2012 per Italianesi). Dallo spettacolo che l'ha rivelato, Dissonorata, a quello che ha confermato il suo talento, La borto, con pochi elementi scenici - un abito, due ciabatte, una sedia – riesce a dare vita a personaggi femminili indimenticabili. Donne del sud, offese, ferite ma orgogliose. Con il lavoro precedente, Polvere, sposta l'attenzione sull'uomo, essendo la violenza sulle donne soprattutto un problema degli uomini. In Masculu e Fìammina, un uomo parla con la madre che non c’è più. La va a trovare al cimitero e le si racconta, le confida con pacatezza la sua omosessualità. Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, in silenzio, senza mai fare domande, con amoroso rispetto. Ora, in lui, si scioglie un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi. Forse con il dispiacere di non aver trovato prima l’occasione di aprirsi. Nei riguardi di quella madre, pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico, qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Saverio La Ruina utilizza il dialetto calabrese come elemento drammaturgico dello spettacolo.
Durata: un'ora e 25 minuti
Saverio La Ruina è tra gli attori più premiati della scena italiana (ultimo il Premio Ubu 2012 per Italianesi). Dallo spettacolo che l'ha rivelato, Dissonorata, a quello che ha confermato il suo talento, La borto, con pochi elementi scenici - un abito, due ciabatte, una sedia – riesce a dare vita a personaggi femminili indimenticabili. Donne del sud, offese, ferite ma orgogliose. Con il lavoro precedente, Polvere, sposta l'attenzione sull'uomo, essendo la violenza sulle donne soprattutto un problema degli uomini. In Masculu e Fìammina, un uomo parla con la madre che non c’è più. La va a trovare al cimitero e le si racconta, le confida con pacatezza la sua omosessualità. Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, in silenzio, senza mai fare domande, con amoroso rispetto. Ora, in lui, si scioglie un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi. Forse con il dispiacere di non aver trovato prima l’occasione di aprirsi. Nei riguardi di quella madre, pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico, qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Saverio La Ruina utilizza il dialetto calabrese come elemento drammaturgico dello spettacolo.
Durata: un'ora e 25 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
dal 13 al 18 dicembre 2016
Masculu e Fìammina
di e con Saverio La Ruina
musiche originali Gianfranco De Franco
collaborazione alla regia Cecilia Foti
scene Cristina Ipsaro e Riccardo De Leo
disegno luci Dario De Luca e Mario Giordano
audio e luci Mario Giordano
organizzazione Settimio Pisano
produzione Scena Verticale
Il primo reading in fieri è stato presentato a settembre 2015 nell’ambito del festival Garofano Verde di Roma.
OSPITALITÀ - SERIE STAGIONE
Platea:
Intero € 33,00 | Ridotto giovani e anziani € 21,00 | Bambini € 12
Balconata:
Intero € 26,00 | Ridotto giovani e anziani € 18,00 | Bambini € 12
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
SPETTACOLO IN ABBONAMENTO
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it