Jon Fosse, tra i più grandi nomi del teatro contemporaneo, apre la XVI edizione di Tramedautore, Festival internazionale del teatro d’autore quest’anno dedicato alla drammaturgia europea. In scena Det er Ales (Lei è Ales) tratto dall’omonimo romanzo e messo in scena in una coproduzione che coinvolge il Det Norske Teatret di Oslo e il Festival Quartieri dell’arte di Viterbo.
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Teatro Grassi
Det er Ales è tratto dall’omonimo romanzo di Jon Fosse, racconta la storia di Signe (interpretata da giovane da Maria Sand e da vecchia da Daniela Giordano), che rivive il giorno in cui il marito Asle (Gianluca Iumiento) la saluta per l’ultima volta, prima di scomparire sulla sua barca a remi inghiottito dalle acque del fiordo. Ad essere analizzate, in questo intenso ed emozionante lavoro, sono le ragioni dell’abbandono, la consapevolezza del proprio destino, l’eredità del dolore.
Dopo tanti anni dal giorno della tragedia, Signe ha un dialogo intenso ed improbabile con la versione giovane di se stessa, sulle ragioni che hanno spinto il marito ad avventurarsi incoscientemente in un pomeriggio di mare tempestoso.
Le ragioni della partenza dell’uomo vengono esplorate da Signe che, dopo molti anni, ancora non si capacita dei motivi di questo profondo trauma, che l’ha portata a vivere una vita nel dolore della solitudine e dell’assenza del marito. La scelta della giovane coppia di trasferirsi a vivere in solitudine sul fiordo (dal quale proviene la famiglia di lui) e l’ossessione di lui verso una piccola barca a remi e verso l’immenso fiordo che gli si apre all’orizzonte, vengono discusse con emozione, come in una seduta di terapia familiare, come nel migliore degli psicodrammi. Tutti e tre i personaggi vedono il passato, il presente ed il futuro dalla loro posizione immutabile, consapevoli della loro impotenza nel cambiare il corso degli eventi.
Il racconto si fa ancora più intenso quando il discorso sulla tragedia si allarga alle generazioni precedenti, aprendo così una struggente ricostruzione genealogica degli avi di Asle e dell’eredità del dolore, che puntualmente si ripete e non smette di perseguitare questa famiglia dei fiordi norvegesi.
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale
Det er Ales è tratto dall’omonimo romanzo di Jon Fosse, racconta la storia di Signe (interpretata da giovane da Maria Sand e da vecchia da Daniela Giordano), che rivive il giorno in cui il marito Asle (Gianluca Iumiento) la saluta per l’ultima volta, prima di scomparire sulla sua barca a remi inghiottito dalle acque del fiordo. Ad essere analizzate, in questo intenso ed emozionante lavoro, sono le ragioni dell’abbandono, la consapevolezza del proprio destino, l’eredità del dolore.
Dopo tanti anni dal giorno della tragedia, Signe ha un dialogo intenso ed improbabile con la versione giovane di se stessa, sulle ragioni che hanno spinto il marito ad avventurarsi incoscientemente in un pomeriggio di mare tempestoso.
Le ragioni della partenza dell’uomo vengono esplorate da Signe che, dopo molti anni, ancora non si capacita dei motivi di questo profondo trauma, che l’ha portata a vivere una vita nel dolore della solitudine e dell’assenza del marito. La scelta della giovane coppia di trasferirsi a vivere in solitudine sul fiordo (dal quale proviene la famiglia di lui) e l’ossessione di lui verso una piccola barca a remi e verso l’immenso fiordo che gli si apre all’orizzonte, vengono discusse con emozione, come in una seduta di terapia familiare, come nel migliore degli psicodrammi. Tutti e tre i personaggi vedono il passato, il presente ed il futuro dalla loro posizione immutabile, consapevoli della loro impotenza nel cambiare il corso degli eventi.
Il racconto si fa ancora più intenso quando il discorso sulla tragedia si allarga alle generazioni precedenti, aprendo così una struggente ricostruzione genealogica degli avi di Asle e dell’eredità del dolore, che puntualmente si ripete e non smette di perseguitare questa famiglia dei fiordi norvegesi.
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
giovedì 15 e venerdì 16 settembre 2016, ore 20.30
NORVEGIA
Det er Ales (Lei è Ales)
di Jon Fosse
editing per il teatro Maria Sand
traduzione Kristian Bjørnsen e Giulia Brunello
con Daniela Giordano, Gianluca Iumiento, Maria Sand
regia Gianluca Iumiento
una coproduzione Det Norske Teatret di Oslo e Festival Quartieri dell’arte
Posto unico:
Intero € 15,00 | Ridotto giovani e anziani € 10,00
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it