Drammaturgo norvegese autore di testi per il teatro, la radio e la televisione Jon Jesper Halle è considerato, con Jon Fosse, erede della tradizione ibseniana. Lilleskogen è un dramma poetico che intreccia il bene e il male in un mondo senza confini. Nello spettacolo di Joele Anastasi si gioca sulla memoria, rivivendo quel momento in cui si passa dall’infanzia all’età adulta.
Teatro Grassi
Vulnerabilità violata, promesse non mantenute, incomunicabilità. Questi i temi affrontati nella riscrittura di Joele Anastasi a partire da Lilleskogen di Jon Jesper Halle. Il testo di Halle è uno “spazio” della memoria, dove giocano adulti/bambini o bambini/adulti, dove il bene e il male si mescolano per descrivere le fantasie infantili per l’ignoto: ciascuno di noi forse diventa adulto in un momento preciso e l’innocenza diventa fragilità. Adesso che tutti i fiori sono di sale c’è la possibilità di guardarsi allo specchio e vedere non solo l’adulto che siamo diventati, ma anche il momento in cui saltando il solco dell’infanzia siamo inciampati. Le relazioni profonde all’interno di una famiglia rendono, a volte, il confine tra purezza e brutalità molto sottile.
Ogni pomeriggio andavamo a giocare al vecchio lido abbandonato anche se ci era proibito. Mia nonna ci raccontava sempre che suo padre la portava lì tutte le estati quando ancora era l’unico lido della città e il porto in espansione non lo aveva reso un posto abbandonato... . Quando non c’erano ancora le sirene delle navi che suonavano a morto perché i pescatori avevano raccolto con le loro reti soltanto chilogrammi di speranza. E i corpi non venivano ammassati lungo la banchina. Quando ancora il sale non era l’unico fiore poggiato su di loro e non si sapeva neppure che cosa volesse dire la parola profughi e tutti erano soltanto uomini.
Joele Anastasi
Vulnerabilità violata, promesse non mantenute, incomunicabilità. Questi i temi affrontati nella riscrittura di Joele Anastasi a partire da Lilleskogen di Jon Jesper Halle. Il testo di Halle è uno “spazio” della memoria, dove giocano adulti/bambini o bambini/adulti, dove il bene e il male si mescolano per descrivere le fantasie infantili per l’ignoto: ciascuno di noi forse diventa adulto in un momento preciso e l’innocenza diventa fragilità. Adesso che tutti i fiori sono di sale c’è la possibilità di guardarsi allo specchio e vedere non solo l’adulto che siamo diventati, ma anche il momento in cui saltando il solco dell’infanzia siamo inciampati. Le relazioni profonde all’interno di una famiglia rendono, a volte, il confine tra purezza e brutalità molto sottile.
Ogni pomeriggio andavamo a giocare al vecchio lido abbandonato anche se ci era proibito. Mia nonna ci raccontava sempre che suo padre la portava lì tutte le estati quando ancora era l’unico lido della città e il porto in espansione non lo aveva reso un posto abbandonato... . Quando non c’erano ancora le sirene delle navi che suonavano a morto perché i pescatori avevano raccolto con le loro reti soltanto chilogrammi di speranza. E i corpi non venivano ammassati lungo la banchina. Quando ancora il sale non era l’unico fiore poggiato su di loro e non si sapeva neppure che cosa volesse dire la parola profughi e tutti erano soltanto uomini.
Joele Anastasi
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
lunedì 19 settembre 2016, ore 20.30
NORVEGIA – ITALIA
Quando il sale non era l’unico fiore
di Joele Anastasi, riscrittura di "Lilleskogen" di Jon Jesper Halle
studio a cura di Benedetto Sicca
con Francesco Aricò, Giorgia Cipolla, PierGiuseppe Di Tanno, Gaia Insenga, Mauro Lamantia, Lucia Marinsalta, Rocco Rizzo, Libero Stelluti
regista assistente Gaia Saitta
progettazione spazio e costumi Giuliana Rienzi
produzione Festival Quartieri dell’arte
Posto unico:
Intero € 15,00 | Ridotto giovani e anziani € 10,00
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it