Dejan Dukovski è tra i più interessanti autori della nuova generazione del teatro e del cinema macedone. Testimone della guerra dei Balcani, ne descrive le conseguenze in una spettacolo diviso in sette momenti, ognuno dei quali abitato da un grottesco microcosmo di personaggi disparati che rappresentano il potenziale deflagrante di una situazione perennemente sul bordo di una deriva violenta.
Teatro Grassi
Who the fuck started all this – Hurtling stillness ovvero Chi cazzo ha iniziato tutto questo (Instabile Immobilità) esplora le conseguenze della guerra nei Balcani dal punto di vista del macedone Dejan Dukovski, tra i più acclamati drammaturghi europei, autore di testi che sono diventati apprezzati film (uno su tutti, La Polveriera, scritto a soli 24 anni e vincitore del premio della critica a Venezia del 1998) e testimone del conflitto in prima persona. La giovane scrittrice norvegese Agate Øksendal Kaupang l’ha riscritto sviluppando temi già presenti nell’originale: la sindrome post-traumatica, la violenza sessuale, l’abuso di potere, il razzismo e la crisi dei rifugiati.
Paradigma del nuovo black humour balcanico, il testo affronta situazioni sospese fatte di silenzi e non detti che ruotano attorno ad amori sempre sinonimo di violenza, brutalizzati, sporcati, oltraggiati. I personaggi, rappresentati in sette round in un’atmosfera onirica e grottesca, sono canaglie che non tentano nemmeno più di ottenere una redenzione ma forse solo un’affermazione del loro modo di essere. Attraverso questi incontri/scontri tra un clown e una ballerina, il Dottor Fallus e un collezionista di bollette, per chiudere con una suora e un demone in gabbia, Dukovski definisce i contorni di questo piccolo mondo disamorato dove ogni storia è un ripetersi circolare di accadimenti e sentimenti, con uomini e donne che tentano disperatamente di sopravvivere alle degenerazioni del pensiero che ne scandiscono il quotidiano.
Who the fuck started all this – Hurtling stillness ovvero Chi cazzo ha iniziato tutto questo (Instabile Immobilità) esplora le conseguenze della guerra nei Balcani dal punto di vista del macedone Dejan Dukovski, tra i più acclamati drammaturghi europei, autore di testi che sono diventati apprezzati film (uno su tutti, La Polveriera, scritto a soli 24 anni e vincitore del premio della critica a Venezia del 1998) e testimone del conflitto in prima persona. La giovane scrittrice norvegese Agate Øksendal Kaupang l’ha riscritto sviluppando temi già presenti nell’originale: la sindrome post-traumatica, la violenza sessuale, l’abuso di potere, il razzismo e la crisi dei rifugiati.
Paradigma del nuovo black humour balcanico, il testo affronta situazioni sospese fatte di silenzi e non detti che ruotano attorno ad amori sempre sinonimo di violenza, brutalizzati, sporcati, oltraggiati. I personaggi, rappresentati in sette round in un’atmosfera onirica e grottesca, sono canaglie che non tentano nemmeno più di ottenere una redenzione ma forse solo un’affermazione del loro modo di essere. Attraverso questi incontri/scontri tra un clown e una ballerina, il Dottor Fallus e un collezionista di bollette, per chiudere con una suora e un demone in gabbia, Dukovski definisce i contorni di questo piccolo mondo disamorato dove ogni storia è un ripetersi circolare di accadimenti e sentimenti, con uomini e donne che tentano disperatamente di sopravvivere alle degenerazioni del pensiero che ne scandiscono il quotidiano.
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
sabato 17 settembre 2016, ore 20.30
MACEDONIA – NORVEGIA
Who the fuck started all this – Hurtling stillness
(Chi cazzo ha iniziato tutto questo – Instabile immobilità)
di Dejan Dukovski, riscritto da Agate Øksendal Kaupang
traduzione a cura di Kristian Bjørnsen e Giulia Brunello
con Per Vidar Gornitzka Anfinnsen, Sarah Mcdonald Berge, Karin Margrethe Klouman, Tarjei Westby
regia Øystein Ulsberg Brager e Arturo Tovar
produzione KHiO Kunsthøgskolen – Accademia Nazionale delle Arti di Oslo
In norvegese con sovratitoli in italiano
Posto unico:
Intero € 15,00 | Ridotto giovani e anziani € 10,00
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 25 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it