Il matematico Évariste Galois (1811 – 1832) morì durante un duello. Nell’ultima notte della sua breve e avventurosa vita, riordinò gli appunti e scrisse una lettera all’amico Auguste Chevalier. Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, lo celebra attraverso un monologo-confessione di grande intensità, diretto e interpretato da Fabrizio Falco.
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Teatro Studio Melato
Évariste Galois (Bourg-la-Reine 1811 – Parigi 1832) è una figura romantica e tragica al tempo stesso, che ricorda più il temperamento di un grande poeta che non quello di un uomo di scienza. Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome nel campo dell’algebra astratta. Galois era un fervente repubblicano, ed è famoso un suo brindisi al Re con in mano un coltello, episodio per cui finì in carcere. Pochi mesi dopo, il giovane morì durante un duello, combattuto per salvare l’onore di una donna, per un colpo di pistola sparato da un compagno di battaglie politiche. Durante l’ultima notte di vita prima dello scontro, prevedendo la fine, si gettò a capofitto sui propri appunti per rimetterli a posto e scrisse una lettera all’amico matematico Auguste Chevalier.
Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità. Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la passione matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori. Raccontare Galois oggi non è solo rivivere la storia di un matematico, è anche immedesimarsi in un intellettuale che viveva nel suo tempo e cercava di cambiarlo, una lezione per la nostra contemporaneità.
Alla regia e in scena, nei panni del protagonista, l’attore siciliano Fabrizio Falco, già sul palco del Piccolo diretto da Luca Ronconi in Panico, Celestina e Lehman Trilogy nonché attore apprezzato sul grande schermo con Daniele Ciprì e Marco Bellocchio.
Durata: 60 minuti senza intervallo
Évariste Galois (Bourg-la-Reine 1811 – Parigi 1832) è una figura romantica e tragica al tempo stesso, che ricorda più il temperamento di un grande poeta che non quello di un uomo di scienza. Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome nel campo dell’algebra astratta. Galois era un fervente repubblicano, ed è famoso un suo brindisi al Re con in mano un coltello, episodio per cui finì in carcere. Pochi mesi dopo, il giovane morì durante un duello, combattuto per salvare l’onore di una donna, per un colpo di pistola sparato da un compagno di battaglie politiche. Durante l’ultima notte di vita prima dello scontro, prevedendo la fine, si gettò a capofitto sui propri appunti per rimetterli a posto e scrisse una lettera all’amico matematico Auguste Chevalier.
Lo scrittore Paolo Giordano, Premio Strega per La solitudine dei numeri primi, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità. Ne viene fuori il ritratto di un meraviglioso personaggio dai tratti irruenti e passionali: la passione matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori. Raccontare Galois oggi non è solo rivivere la storia di un matematico, è anche immedesimarsi in un intellettuale che viveva nel suo tempo e cercava di cambiarlo, una lezione per la nostra contemporaneità.
Alla regia e in scena, nei panni del protagonista, l’attore siciliano Fabrizio Falco, già sul palco del Piccolo diretto da Luca Ronconi in Panico, Celestina e Lehman Trilogy nonché attore apprezzato sul grande schermo con Daniele Ciprì e Marco Bellocchio.
Durata: 60 minuti senza intervallo
Incontri e approfondimenti
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
dal 29 novembre al 3 dicembre 2017
Galois
di Paolo Giordano
interpretazione e regia Fabrizio Falco
con la partecipazione in scena di Francesco Marino
scene Eleonora Rossi, costumi Gianluca Sbicca
luci Daniele Ciprì, musiche Angelo Vitaliano
aiuto regia Maurizio Spicuzza
produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
in collaborazione con Minimo Comune Teatro e Officina Einaudi
OSPITALITÀ - SERIE STAGIONE
SPETTACOLO IN ABBONAMENTO
Acquista online gli abbonamenti "Oro" cliccando qui
Platea:
Intero € 33,00 | Ridotto giovani e anziani € 21,00 | Bambini € 12
Balconata:
Intero € 26,00 | Ridotto giovani e anziani € 18,00 | Bambini € 12
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 26 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it