«Niente fate, incantesimi, aiutanti magici. Solo la realtà con i suoi eventi e le sue tentazioni» dice il regista Eugenio Monti Colla. La favola di Hansel e Gretel dei fratelli Grimm è, nella storia della letteratura, una delle più terribili e sconcertanti, ambientata fra un casolare, un bosco e una casa di marzapane pronta a trasformarsi in un antro spaventoso.
Un mondo in cui gli adulti devono affrontare calamità naturali, mancanza di lavoro, povertà, e anche cupidigia. «Per una volta la matrigna è creatura positiva, che acquista una valenza amorosa», continua il regista.  Ma questo non evita ai bambini di essere abbandonati nel bosco. Per i figli è lo scontro con la realtà, con la paura, con le insidie della crescita: Hansel e Gretel dei fratelli Grimm è un vero e proprio percorso iniziatico durante il quale i due fratellini impareranno a crescere superando prove impegnative e dolorose, culminanti nell’incontro con la strega della quale si liberano grazie sensibilità e buon senso, per ritornare alla famiglia, più sicuri di se stessi e dei loro affetti.