Lo spettacolo celebra Madre Cabrini, Santa Patrona dei migranti, nel giorno del centenario dalla sua morte.
Sogni e lavoro, concretezza lombarda e ascesi: la piccola suora lombarda ci guida dentro a quel mondo di sofferenza, fatica, fede e disperazione che è la condizione dei migranti di sempre, sotto ogni latitudine.
Teatro Studio Melato
Lo spettacolo, dedicato alla figura di Madre Francesca Saverio Cabrini, racconta la storia di una rimozione, quella dell’emigrazione italiana, dagli ultimi anni dell’Ottocento agli anni Cinquanta, nelle sue varie forme: all’estero, stagionale ossia verso Francia, Svizzera, Austria e interna, dal Sud al Nord Italia.
Per ragionare sulle odierne quotidiane ondate migratorie, è necessario riportare alla luce proprio quel rimosso, ricostruirne i connotati, per cercare di capire cos’è successo alla memoria di questo Paese, ormai quasi completamente isterilita.
Si parte dalla Commedia dell’Arte, dallo Zanni bergamasco (Enrico Bonavera), che racconta del suo viaggio in barca sul Po con altri compaesani in cerca di cibo, arrivando ai nostri giorni attraverso situazioni emblematiche. Il racconto procede facendosi sempre più transnazionale, universale, paradossalmente atemporale. Sono storie di ieri? Di un passato remoto? Di un futuro prossimo?
Le diverse situazioni sono espresse con linguaggi differenti: la lettura-monologo di Madre Cabrini, i testi dell’Arcivescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini – interpretato da Franco Sangermano, tra i primi ad essersi occupato dell’emigrazione italiana –, brevi interventi sceneggiati interpretati da giovani allievi attori, contrappunti musicali dal vivo di fisarmonica, sax e chitarra.
Filo conduttore sarà Madre Cabrini, di cui si mettono in risalto il coraggio, la misericordia, la pietas in quanto condivisione ed anche l’incredibile capacità visionaria e artistica, per cui “le cose che si sognano, a crederci fortemente, diventano vere”.
Guarda il video trailer dello spettacolo
Durata: 70 minuti
Lo spettacolo, dedicato alla figura di Madre Francesca Saverio Cabrini, racconta la storia di una rimozione, quella dell’emigrazione italiana, dagli ultimi anni dell’Ottocento agli anni Cinquanta, nelle sue varie forme: all’estero, stagionale ossia verso Francia, Svizzera, Austria e interna, dal Sud al Nord Italia.
Per ragionare sulle odierne quotidiane ondate migratorie, è necessario riportare alla luce proprio quel rimosso, ricostruirne i connotati, per cercare di capire cos’è successo alla memoria di questo Paese, ormai quasi completamente isterilita.
Si parte dalla Commedia dell’Arte, dallo Zanni bergamasco (Enrico Bonavera), che racconta del suo viaggio in barca sul Po con altri compaesani in cerca di cibo, arrivando ai nostri giorni attraverso situazioni emblematiche. Il racconto procede facendosi sempre più transnazionale, universale, paradossalmente atemporale. Sono storie di ieri? Di un passato remoto? Di un futuro prossimo?
Le diverse situazioni sono espresse con linguaggi differenti: la lettura-monologo di Madre Cabrini, i testi dell’Arcivescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini – interpretato da Franco Sangermano, tra i primi ad essersi occupato dell’emigrazione italiana –, brevi interventi sceneggiati interpretati da giovani allievi attori, contrappunti musicali dal vivo di fisarmonica, sax e chitarra.
Filo conduttore sarà Madre Cabrini, di cui si mettono in risalto il coraggio, la misericordia, la pietas in quanto condivisione ed anche l’incredibile capacità visionaria e artistica, per cui “le cose che si sognano, a crederci fortemente, diventano vere”.
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Durata: 70 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
22 dicembre 2017, ore 21
Matermundi
1917-2017. Un ricordo di Madre Francesca Saverio Cabrini
drammaturgia Egidio Bertazzoni
con Enrico Bonavera, Franco Sangermano, Arianna Scommegna, Aldo Stella
e con Amalia d’Aprile e gli allievi dei corsi Metamorfosi e Teatripiccoli del teatro labArca e gli allievi dei laboratori teatrali dell’ICS Via Pareto
direzione musicale Gian Francesco Amoroso
musicisti Gian Francesco Amoroso (fisarmonica), Giacomo Bertazzoni (sassofono), Davide Turolla (chitarra)
scene Danilo Marabotto
costumi Elena Galbiati
luci Danilo Marabotto e Diego Ranieri
montaggio video Cesare Cantù
consolle Prageeth Fernando
allestimento Anna Bonel
produzione labArca – laboratori teatro musica
Informazioni e acquisto biglietti
Intero € 20
Ridotto (under 26 e over 65) € 15
Ridotti per gruppi scolastici e dipendenti comunali € 10
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 26 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione
Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it