Già protagonista tra le produzioni del Piccolo Teatro nella stagione 2016/2017, ritorna sulle scene il Pinocchio diretto da Antonio Latella. Il regista si pone davanti a Pinocchio cercando uno sguardo depurato dalle infinite interpretazioni depositatesi per 135 anni sul personaggio di Collodi, cercando, se esiste, quel che finora non è stato visto.
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Teatro Strehler
Già protagonista tra le produzioni del Piccolo Teatro nella stagione 2016/2017, ritorna sulle scene il Pinocchio diretto da Antonio Latella. La figura del burattino creato da Carlo Collodi è universale, appartiene a tutti e tutti ne coltivano una memoria propria, quasi esclusiva. Ma quella raccontata da Latella non è una fiaba. Il regista si pone davanti a Pinocchio cercando, se esiste, quel che finora non è stato visto del personaggio di Collodi. “Siamo abituati - ha spiegato Latella - a pensare che il burattino Pinocchio veda il proprio naso allungarsi ogni volta che dice una bugia; così ci hanno insegnato e questo abbiamo imparato a credere. Eppure anche questa è una menzogna raccontata dagli adulti. Il naso di Pinocchio, nella favola collodiana, si allunga varie volte, ma non sempre quando Pinocchio mente. A volte si allunga perché vive…“. Nella rilettura trova posto tutta la drammaticità del rapporto con Geppetto, una sorta di padre mancato: “poche cose risultano più commoventi dell'inesausto tentativo di questo Pinocchio di costruirsi un passato insieme al babbo, di giustificare il proprio posto accanto a lui, mentre intorno il mondo gli adulti non dà risposte, non lo accudisce, fabbrica menzogne (Repubblica)”. Il protagonista si ritrova quindi ad essere sballottato negli eventi come “una pedina dell’intricato e grottesco gioco della tragedia umana, vittima di un mondo che non gli ha fatto capitare ancora «un quarto di bene», ma anche aguzzino senza scrupoli proprio nei confronti di coloro cui è debitore: Geppetto e la Fata Turchina” (Teatroecritica).
Per le tematiche affrontate e il linguaggio utilizzato in alcune scene, la visione dello spettacolo è consigliata dai 14 anni
Durata: due ore e 25 minuti più intervallo
Già protagonista tra le produzioni del Piccolo Teatro nella stagione 2016/2017, ritorna sulle scene il Pinocchio diretto da Antonio Latella. La figura del burattino creato da Carlo Collodi è universale, appartiene a tutti e tutti ne coltivano una memoria propria, quasi esclusiva. Ma quella raccontata da Latella non è una fiaba. Il regista si pone davanti a Pinocchio cercando, se esiste, quel che finora non è stato visto del personaggio di Collodi. “Siamo abituati - ha spiegato Latella - a pensare che il burattino Pinocchio veda il proprio naso allungarsi ogni volta che dice una bugia; così ci hanno insegnato e questo abbiamo imparato a credere. Eppure anche questa è una menzogna raccontata dagli adulti. Il naso di Pinocchio, nella favola collodiana, si allunga varie volte, ma non sempre quando Pinocchio mente. A volte si allunga perché vive…“. Nella rilettura trova posto tutta la drammaticità del rapporto con Geppetto, una sorta di padre mancato: “poche cose risultano più commoventi dell'inesausto tentativo di questo Pinocchio di costruirsi un passato insieme al babbo, di giustificare il proprio posto accanto a lui, mentre intorno il mondo gli adulti non dà risposte, non lo accudisce, fabbrica menzogne (Repubblica)”. Il protagonista si ritrova quindi ad essere sballottato negli eventi come “una pedina dell’intricato e grottesco gioco della tragedia umana, vittima di un mondo che non gli ha fatto capitare ancora «un quarto di bene», ma anche aguzzino senza scrupoli proprio nei confronti di coloro cui è debitore: Geppetto e la Fata Turchina” (Teatroecritica).
Per le tematiche affrontate e il linguaggio utilizzato in alcune scene, la visione dello spettacolo è consigliata dai 14 anni
Durata: due ore e 25 minuti più intervallo
La Locandina
Piccolo Teatro Strehler
dal 7 al 18 novembre 2017
Pinocchio
da Carlo Collodi
drammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, Linda Dalisi
regia Antonio Latella
scene Giuseppe Stellato, costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis musiche e suono Franco Visioli
con Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Speziani
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Questo spettacolo è parte del Premio Giornalistico Nazionale di Critica Teatrale, concorso riservato a redattori e redattrici culturali under 36 promosso dal Network Lettera 22. Per informazioni clicca qui.
PRODUZIONE - SERIE STAGIONE
SPETTACOLO IN ABBONAMENTO
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Platea:
Intero € 33,00 | Ridotto giovani e anziani € 21,00 | Bambini € 12
Balconata:
Intero € 26,00 | Ridotto giovani e anziani € 18,00 | Bambini € 12
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 26 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it