Da una storia vera, il racconto della lucida follia di un uomo che sottrae le figlie alla moglie e, suicidandosi, porta con sé il segreto del loro destino. È possibile per la donna riapprorpriarsi della propria vita, recuperare un futuro?
Teatro Studio Melato
Con la nuova direzione artistica di Benedetto Sicca, Tramedautore si propone come Festival Internazionale delle Drammaturgie. Il plurale ha qui la sua importanza: la drammaturgia, ancor più oggi, si rivela capace di attraversare tutti i territori e i linguaggi, verbali e non verbali, in grado di elaborare un pensiero sulla contemporaneità. In scena opere provenienti da Belgio, Gran Bretagna, Italia, Olanda e Svezia, che hanno come filo conduttore la fragilità dei valori di quella parte di Europa teoricamente alla testa del continente “a due velocità”.
Inoltre performance di strada e, al Chiostro Nina Vinchi, incontri, concerti e la performance Una parola al giorno affidata a giovani attori che, in ognuno degli appuntamenti proporrà una diversa parola in forma di mini drammaturgia.
Irina è la donna alla quale un giorno vengono sottratte dal marito le due figlie gemelle di sei anni. L'uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate.
Mi sa che fuori è primavera nasce da una storia vera che si trasforma in una terribile materia poetica. Racconta la prossimità del male e la possibilità che prenda forma da una piccola crisi come tante altre. Questa storia è una tragedia moderna. L'attrice la racconta e la vive. Gli altri interpreti sono il pubblico presente in sala, che sarà interpellato, compirà delle azioni, sarà parte viva dello spettacolo.
Quando Irina conosce Matias le sembra un uomo normale, interessante, metodico, gradevole, piacente. Com'è possibile sbagliarsi così? Può davvero capitare a chiunque? Cosa nasconde l’altro, la persona con cui si decide di dividere la vita? Quali abissi nell’essere umano che neanche lui stesso conosce? La scomparsa delle due figlie. Il suicidio del marito. Gli indizi, le questioni senza risposta, i corpi delle bambine mai ritrovati, il dubbio.
È l’inferno a cui l’uomo abbandonato condanna di proposito la donna che fugge dal suo maniacale controllo. La figura di Matias diventa sinistra e devitalizzata, un fosco automa asessuato che si fa fracassare da un’altra macchina, una locomotiva in corsa...
La possibilità di una nuova vita per Irina diventa la conquista eroica di un nuovo territorio.
A seguire, incontro con Concita De Gregorio e Gaia Saitta
Durata: un'ora e 20 minuti
Con la nuova direzione artistica di Benedetto Sicca, Tramedautore si propone come Festival Internazionale delle Drammaturgie. Il plurale ha qui la sua importanza: la drammaturgia, ancor più oggi, si rivela capace di attraversare tutti i territori e i linguaggi, verbali e non verbali, in grado di elaborare un pensiero sulla contemporaneità. In scena opere provenienti da Belgio, Gran Bretagna, Italia, Olanda e Svezia, che hanno come filo conduttore la fragilità dei valori di quella parte di Europa teoricamente alla testa del continente “a due velocità”.
Inoltre performance di strada e, al Chiostro Nina Vinchi, incontri, concerti e la performance Una parola al giorno affidata a giovani attori che, in ognuno degli appuntamenti proporrà una diversa parola in forma di mini drammaturgia.
Irina è la donna alla quale un giorno vengono sottratte dal marito le due figlie gemelle di sei anni. L'uomo si uccide e le bambine non saranno mai più ritrovate.
Mi sa che fuori è primavera nasce da una storia vera che si trasforma in una terribile materia poetica. Racconta la prossimità del male e la possibilità che prenda forma da una piccola crisi come tante altre. Questa storia è una tragedia moderna. L'attrice la racconta e la vive. Gli altri interpreti sono il pubblico presente in sala, che sarà interpellato, compirà delle azioni, sarà parte viva dello spettacolo.
Quando Irina conosce Matias le sembra un uomo normale, interessante, metodico, gradevole, piacente. Com'è possibile sbagliarsi così? Può davvero capitare a chiunque? Cosa nasconde l’altro, la persona con cui si decide di dividere la vita? Quali abissi nell’essere umano che neanche lui stesso conosce? La scomparsa delle due figlie. Il suicidio del marito. Gli indizi, le questioni senza risposta, i corpi delle bambine mai ritrovati, il dubbio.
È l’inferno a cui l’uomo abbandonato condanna di proposito la donna che fugge dal suo maniacale controllo. La figura di Matias diventa sinistra e devitalizzata, un fosco automa asessuato che si fa fracassare da un’altra macchina, una locomotiva in corsa...
La possibilità di una nuova vita per Irina diventa la conquista eroica di un nuovo territorio.
A seguire, incontro con Concita De Gregorio e Gaia Saitta
Durata: un'ora e 20 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
mercoledì 13 settembre 2017, ore 19.30
Mi sa che fuori è primavera | Italia
progetto Giorgio Barberio Corsetti e Gaia Saitta
testo Concita De Gregorio
adattamento teatrale e interpretazione Gaia Saitta
regia Giorgio Barberio Corsetti
scene Giuliana Rienzi
video Igor Renzetti
luci Marco Giusti
produzione Associazione Fattore K, Festival Quartieri dell’arte, Fondazione Odyssea, Forteresse asbl
Lo spettacolo è parte del progetto "EUCollectivePlays!" - Co-founded by The Creative Europe Programme of the European Union
La serata è realizzata in collaborazione con Evidentia
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
Posto unico: Intero € 15; ridotto giovani e anziani € 10
L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti a prezzo ridotto riservati ai bambini fino ai 12 anni, ai giovani under 26 e agli anziani over 65 si può effettuare esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
On line si possono acquistare soltanto i biglietti a prezzo intero oppure accedere alle eventuali promozioni in corso.
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it