In una Milano martoriata dalla guerra civile, un gruppo di partigiani ventenni combatte il nazifascismo. La drammaturgia che Michele Santeramo ha tratto dal romanzo di Elio Vittorini è al Teatro Studio Melato per la seconda stagione consecutiva. Carmelo Rifici dirige un cast di giovani attori.
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Teatro Studio Melato
Ha fatto registrare il tutto esaurito la scorsa stagione la versione per il teatro del romanzo in cui Elio Vittorini, nel 1945, raccontava la Resistenza a Milano, vicenda che lo aveva coinvolto in prima persona. Carmelo Rifici ha affidato a un cast di giovani attori i ruoli di ragazzi e ragazze impegnati in azioni di contrasto all’occupazione nazifascista.
La tormentata storia d’amore tra Enne2, capitano dei GAP a Milano, e Berta, sposata a un altro uomo che non riesce a lasciare, fa da contraltare alle atrocità del conflitto, tra attentati organizzati dalla Resistenza e rappresaglie, con fucilazioni sommarie, condotte con lucida crudeltà dai nazisti del Capitano Clemm e dalle milizie fasciste di Cane Nero.
Curata da Michele Santeramo, la riduzione teatrale di Uomini e no si inserisce nella proposta di drammaturgia contemporanea del teatro e sottolinea il profondo legame tra il Piccolo e la città, simboleggiata dal grande tram ricostruito in sala. «Milano – spiega Rifici – è il luogo realistico e metaforico in cui si svolgono gli eventi storici narrati e i fatti privati dei personaggi, in una progressiva disumanizzazione che tuttavia non spegne lo stupore, la meraviglia, la tenerezza dei rapporti umani».
Alla pubblicazione del romanzo, Elio Vittorini fu oggetto di forti critiche, a partire dal titolo che sembrava suggerire una divisione tra le due parti in conflitto in “umana” e “disumana” a seconda dello schieramento. In realtà l’opera di Vittorini, tutt’altro che manichea, ha la grande forza di «mostrare il contagio della violenza – aggiunge Rifici – malattia che ammorba entrambe le fazioni nella direzione di una pericolosa somiglianza. Oggi è molto difficile rintracciare contrapposizioni ideologiche tanto estreme: purtroppo quel germe di indifferenziazione cui allude Vittorini è esploso in tutta la sua evidenza».
Durata: due ore e 18 minuti compreso intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiHa fatto registrare il tutto esaurito la scorsa stagione la versione per il teatro del romanzo in cui Elio Vittorini, nel 1945, raccontava la Resistenza a Milano, vicenda che lo aveva coinvolto in prima persona. Carmelo Rifici ha affidato a un cast di giovani attori i ruoli di ragazzi e ragazze impegnati in azioni di contrasto all’occupazione nazifascista.
La tormentata storia d’amore tra Enne2, capitano dei GAP a Milano, e Berta, sposata a un altro uomo che non riesce a lasciare, fa da contraltare alle atrocità del conflitto, tra attentati organizzati dalla Resistenza e rappresaglie, con fucilazioni sommarie, condotte con lucida crudeltà dai nazisti del Capitano Clemm e dalle milizie fasciste di Cane Nero.
Curata da Michele Santeramo, la riduzione teatrale di Uomini e no si inserisce nella proposta di drammaturgia contemporanea del teatro e sottolinea il profondo legame tra il Piccolo e la città, simboleggiata dal grande tram ricostruito in sala. «Milano – spiega Rifici – è il luogo realistico e metaforico in cui si svolgono gli eventi storici narrati e i fatti privati dei personaggi, in una progressiva disumanizzazione che tuttavia non spegne lo stupore, la meraviglia, la tenerezza dei rapporti umani».
Alla pubblicazione del romanzo, Elio Vittorini fu oggetto di forti critiche, a partire dal titolo che sembrava suggerire una divisione tra le due parti in conflitto in “umana” e “disumana” a seconda dello schieramento. In realtà l’opera di Vittorini, tutt’altro che manichea, ha la grande forza di «mostrare il contagio della violenza – aggiunge Rifici – malattia che ammorba entrambe le fazioni nella direzione di una pericolosa somiglianza. Oggi è molto difficile rintracciare contrapposizioni ideologiche tanto estreme: purtroppo quel germe di indifferenziazione cui allude Vittorini è esploso in tutta la sua evidenza».
Durata: due ore e 18 minuti compreso intervallo
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
dal 13 al 23 novembre 2018
Uomini e no
di Michele Santeramo
tratto dal romanzo “Uomini e no” di Elio Vittorini
regia Carmelo Rifici
scene Paolo Di Benedetto
costumi Margherita Baldoni
luci Claudio De Pace
musiche Zeno Gabaglio
con (in ordine alfabetico) Giuseppe Aceto, Alfonso De Vreese, Salvo Drago, Caterina Filograno, Ugo Fiore, Yasmin Karam, Leda Kreider, Maria Laura Palmeri, Benedetto Patruno, Matteo Principi, Marco Risiglione, Elena Rivoltini, Livia Rossi, Martina Sammarco, Francesco Santagada, Sacha Trapletti, Annapaola Trevenzuoli
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
PRODUZIONE – SPETTACOLO IN ABBONAMENTO
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Platea:
Intero € 40 | Ridotto giovani e anziani € 23
Balconata:
Intero € 32 | Ridotto giovani e anziani € 20
INFO, ACQUISTI E PRENOTAZIONI
piccoloteatro.org
È possibile acquistare on-line abbonamenti, biglietti interi e in promozione.
Gli spettacoli in scena possono essere acquistati fino a un’ora prima dell’inizio della recita in programma.
Biglietteria Teatro Strehler
largo Greppi 1, M2 Lanza. Da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 13-18.30.
È possibile acquistare biglietti interi o ridotti (under 26 e over 65) e abbonamenti.
Da un'ora prima dell’inizio della rappresentazione, la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita in programma.
Biglietteria telefonica 02 42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17
È possibile acquistare biglietti interi o ridotti (under 26 e over 65) e abbonamenti.
Biglietteria automatica Chiostro Nina Vinchi
via Rovello 2, M1 Cordusio. Attiva negli orari di apertura del Chiostro
È possibile acquistare abbonamenti, biglietti a prezzo intero e in promozione.
I biglietti per gli spettacoli in scena possono essere acquistati fino a un’ora prima dell’inizio della recita in programma.
Prenotazioni
Il servizio di prenotazione è disponibile solo per gli abbonati. La prenotazione è valida fino ad un mese prima della data scelta: per esempio, se si prenota uno spettacolo in scena il 15 marzo, occorre ritirare i posti entro il 15 febbraio. La prenotazione dovrà essere ritirata, entro la scadenza, alla biglietteria del Teatro Strehler o attraverso la biglietteria telefonica.
Le prenotazioni non confermate saranno annullate automaticamente.
Non è possibile effettuare prenotazioni con meno di un mese di anticipo dalla data scelta.
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it