Nella sua “officina del racconto dal vivo”, Stefano Massini, accompagnato dalle improvvisazioni jazz di Paolo Jannacci, restituisce, attraverso il potere evocativo della parola, le tante piccole, grandi storie, nascoste tra le pieghe del nostro presente.
In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
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Chiostro Nina Vinchi
Oggi, più che mai, abbiamo compreso il valore immenso della possibilità di ritrovarsi, insieme, nello stesso luogo, ad ascoltare e condividere un racconto che provi a restituire una chiave di lettura di un presente indecifrabile. È un “privilegio” che è stato per molte settimane sospeso, sostituito dalla mediazione, insufficiente, degli schermi.
Stefano Massini, tornando finalmente a incontrare il pubblico dal vivo, si riappropria del suo ruolo “da Virgilio”, nei meandri e negli anfratti del nostro tortuoso presente. Nella vita di ogni giorno, tra le pagine dei giornali, nei luoghi che visitiamo quotidianamente, negli sguardi degli sconosciuti sono nascoste storie che aspettano solo di essere scoperte e che Massini, accompagnato al pianoforte da Paolo Jannacci, porta all’attenzione degli spettatori.
«Che cosa c’è prima di un testo? – dice Massini –. Semplicemente: la scintilla di una storia, l’innamoramento per la sua forza, per gli echi che contiene, e dunque la volontà di raccontarla. Solo che le storie si nascondono ovunque. Soprattutto oggi, nella proliferazione dei mezzi di comunicazione, in cui la bulimia del narrare a tutti i costi si traduce in valanghe di sequenze inutili. Scopri allora che all’alba del Terzo Millennio uno scrittore è innanzitutto questo: un rabdomante, un cercatore d’oro del Klondike, alla ricerca di vene sepolte, nascoste, sedimentate. Proviamo a farci strada nell’officina del racconto, laddove prende forma il viaggio antico dell’evocare, quel sistema di metafore e rimandi che Borges definiva incanto, magia, anatomia incredibile del reale. È l’anticamera di future storie, il prologo del non ancora detto, il Libro della Genesi in cui la creazione è ancora tutta da organizzare. In Principio fu il Verbo. Ovvero: niente esisteva, ma tutto cominciò a vivere nell’attimo stesso in cui qualcuno scelse la sua storia. E noi ci stiamo tutti dentro. È solo un gioco di specchi, in fondo».
Martedì 16 giugno lo spettacolo sarà trasmesso in diretta video presso mare culturale urbano via Gabetti 15.
Durata: 80 minuti senza intervallo
Oggi, più che mai, abbiamo compreso il valore immenso della possibilità di ritrovarsi, insieme, nello stesso luogo, ad ascoltare e condividere un racconto che provi a restituire una chiave di lettura di un presente indecifrabile. È un “privilegio” che è stato per molte settimane sospeso, sostituito dalla mediazione, insufficiente, degli schermi.
Stefano Massini, tornando finalmente a incontrare il pubblico dal vivo, si riappropria del suo ruolo “da Virgilio”, nei meandri e negli anfratti del nostro tortuoso presente. Nella vita di ogni giorno, tra le pagine dei giornali, nei luoghi che visitiamo quotidianamente, negli sguardi degli sconosciuti sono nascoste storie che aspettano solo di essere scoperte e che Massini, accompagnato al pianoforte da Paolo Jannacci, porta all’attenzione degli spettatori.
«Che cosa c’è prima di un testo? – dice Massini –. Semplicemente: la scintilla di una storia, l’innamoramento per la sua forza, per gli echi che contiene, e dunque la volontà di raccontarla. Solo che le storie si nascondono ovunque. Soprattutto oggi, nella proliferazione dei mezzi di comunicazione, in cui la bulimia del narrare a tutti i costi si traduce in valanghe di sequenze inutili. Scopri allora che all’alba del Terzo Millennio uno scrittore è innanzitutto questo: un rabdomante, un cercatore d’oro del Klondike, alla ricerca di vene sepolte, nascoste, sedimentate. Proviamo a farci strada nell’officina del racconto, laddove prende forma il viaggio antico dell’evocare, quel sistema di metafore e rimandi che Borges definiva incanto, magia, anatomia incredibile del reale. È l’anticamera di future storie, il prologo del non ancora detto, il Libro della Genesi in cui la creazione è ancora tutta da organizzare. In Principio fu il Verbo. Ovvero: niente esisteva, ma tutto cominciò a vivere nell’attimo stesso in cui qualcuno scelse la sua storia. E noi ci stiamo tutti dentro. È solo un gioco di specchi, in fondo».
Martedì 16 giugno lo spettacolo sarà trasmesso in diretta video presso mare culturale urbano via Gabetti 15.
Durata: 80 minuti senza intervallo
La Locandina
Chiostro Nina Vinchi
16 giugno, 3 e 17 luglio 2020, ore 21.30
Storie
di e con Stefano Massini
pianoforte Paolo Jannacci
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in collaborazione con Bubba Music
In collaborazione con Fondazione Cariplo
Gli spettacoli sono inseriti nel palinsesto "Aria di Cultura" del Comune di Milano
In caso di maltempo gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
I posti assegnati verranno indicati sulle poltrone all'interno della sala.
BIGLIETTI
Posto unico € 5
I biglietti per gli spettacoli al Chiostro sono acquistabili con carta di credito online sul sito piccoloteatro.org o attraverso il servizio di biglietteria telefonica al n. 02.42.411.889 attivo dal lunedì al sabato ore 9.45-18.45, domenica ore 10-17. In caso di acquisto telefonico sarà necessario indicare un indirizzo e-mail valido al quale verrà inviato il biglietto elettronico.
Gli abbonati e gli spettatori già in possesso di voucher potranno utilizzarlo acquistando i propri posti su vivaticket.it.
I biglietti per gli spettacoli negli altri luoghi della città sono disponibili sempre sul sito piccoloteatro.org e tramite la biglietteria telefonica.
Sarà possibile accedere a tutti gli spettacoli mostrando all'ingresso il biglietto cartaceo o in formato elettronico direttamente dal proprio smartphone. In caso di dimenticanza si avvisa il gentile pubblico che non sarà possibile stampare il biglietto prima dell’ingresso.
Le biglietterie rimarranno chiuse per incentivare l'acquisto online o telefonico.
In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
I posti assegnati verranno indicati sulle poltrone all'interno della sala.
MISURE DI SICUREZZA PER ACCEDERE AGLI SPETTACOLI
• Per evitare code e assembramenti, invitiamo il pubblico a presentarsi presso il luogo dello spettacolo al massimo 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
• Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere allo spettacolo e avranno diritto al rimborso del biglietto.
Il personale all'ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura.
• Durante gli spostamenti è obbligatorio indossare la mascherina o altro dispositivo di protezione individuale (mascherine di comunità) e sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser. Gli spettatori sprovvisti di mascherina potranno richiederne una all'ingresso.
• Il pubblico è invitato a esibire il biglietto stampato all’ingresso oppure mostrarlo direttamente dallo smartphone.
In caso di dimenticanza, si avvisa il gentile pubblico che non sarà possibile stampare i biglietti la sera stessa prima dell'ingresso.
• I posti assegnati garantiscono il distanziamento fisico, come previsto dalle disposizioni sanitarie. Per il rispetto di tutti, invitiamo a seguire le indicazioni che verranno fornite dal personale di servizio.