Interpretata da Franca Nuti, la nuova commedia di Christopher Hampton si basa sulla vita e la testimonianza di Brunhilde Pomsel, che fu collaboratrice di Goebbels dal 1942 al 1945 e visse dall’interno l’ascesa e il crollo del nazismo.
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Teatro Grassi
Due volte Premio Oscar (Le relazioni pericolose e The Father), Christopher Hampton ha scritto nel 2019 una commedia tratta dalle testimonianze che Brunhilde Pomsel, impiegata del Terzo Reich a partire dal 1933 e collaboratrice di Joseph Goebbels dal 1942 al 1945, rilasciò a un gruppo di cineasti austriaci nel 2016, pochi mesi prima di morire.
«Non avevo idea di cosa stesse succedendo. O ne avevo una percezione molto scarsa. Non più di quella della maggior parte delle persone. Quindi non mi sento colpevole».
Diretta da Claudio Beccari, Franca Nuti interpreta la figura disarmante – e al tempo stesso sconcertante – della Pomsel, donna dalla vita lunghissima (1911-2017), che ha attraversato il XX secolo portando dentro di sé la memoria dell’orrore.
Lavoratrice indefessa, nella Germania degli anni ‘30/’40 lavorò prima per un broker assicurativo ebreo, poi per la German Broadcasting Corporation, infine per Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Führer, teorico dello sterminio del popolo ebraico, capace perfino di uccidere i propri sei bambini e la moglie, prima di suicidarsi, dopo la caduta di Hitler.
Se Hannah Arendt si era soffermata sulla Banalità del male, Hampton ne indaga la normalità, la quotidiana accettazione, da parte di migliaia di persone, di quella mostruosità che potrebbe sempre tornare, qualora non si mantenga alta la guardia e si sottovalutino i segnali d’allarme.
Durata: 1 ora e 20' senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiDue volte Premio Oscar (Le relazioni pericolose e The Father), Christopher Hampton ha scritto nel 2019 una commedia tratta dalle testimonianze che Brunhilde Pomsel, impiegata del Terzo Reich a partire dal 1933 e collaboratrice di Joseph Goebbels dal 1942 al 1945, rilasciò a un gruppo di cineasti austriaci nel 2016, pochi mesi prima di morire.
«Non avevo idea di cosa stesse succedendo. O ne avevo una percezione molto scarsa. Non più di quella della maggior parte delle persone. Quindi non mi sento colpevole».
Diretta da Claudio Beccari, Franca Nuti interpreta la figura disarmante – e al tempo stesso sconcertante – della Pomsel, donna dalla vita lunghissima (1911-2017), che ha attraversato il XX secolo portando dentro di sé la memoria dell’orrore.
Lavoratrice indefessa, nella Germania degli anni ‘30/’40 lavorò prima per un broker assicurativo ebreo, poi per la German Broadcasting Corporation, infine per Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Führer, teorico dello sterminio del popolo ebraico, capace perfino di uccidere i propri sei bambini e la moglie, prima di suicidarsi, dopo la caduta di Hitler.
Se Hannah Arendt si era soffermata sulla Banalità del male, Hampton ne indaga la normalità, la quotidiana accettazione, da parte di migliaia di persone, di quella mostruosità che potrebbe sempre tornare, qualora non si mantenga alta la guardia e si sottovalutino i segnali d’allarme.
Durata: 1 ora e 20' senza intervallo
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
Piccolo Teatro Grassi
dall' 8 al 16 maggio 2021
A German Life
di Christopher Hampton
tratto dalla storia vera e dalla testimonianza di Brunhilde Pomsel
basato sul film documentario A German Life di Christian Krönes, Olaf Müller, Roland Schrotthofer e Florian Weigensamer / Blackbox Film & Media Productions (www.blackboxfilm.at)
traduzione Monica Capuani
regia Claudio Beccari
scene Guido Buganza
luci Claudio De Pace
con Franca Nuti
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Biglietti
Intero platea € 40
Intero balconata € 32
Non sono previste formule di abbonamento.
Gli abbonati alla stagione 2019/2020 possono acquistare i biglietti in promozione anche tramite la biglietteria telefonica o presso la biglietteria del Teatro Strehler. Per maggiori dettagli clicca qui.
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Gruppi e pubblico organizzato
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tel. 02.72.333.216
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