Federico Tiezzi e Sandro Lombardi portano in scena uno degli ultimi romanzi di Thomas Bernhard, vero e proprio studio teatrale sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.
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Teatro Grassi
Un anziano signore entra nella Sala Bordone del Kunsthistorisches Museum, la Pinacoteca di Vienna. Si siede e inizia a guardare il celebre Ritratto di uomo dalla barba bianca di Tintoretto. È un rito che si ripete ogni due giorni, da più di trent’anni, ovvero dalla morte della moglie. Quel signore è Reger, musicologo di grande fama. Nella sala ci sono il custode, Irrsigler, a lui devoto fino all’identificazione, e un uomo più giovane, Atzbacher, che rimane in piedi sulla soglia. Tra loro si innesca un gioco di sguardi: quello di Reger, fisso e concentrato sul dipinto, alla ricerca dei difetti di quel capolavoro, perché «il tutto e il perfetto non li sopportiamo»; quello di Atzbacher, che osserva l’uomo che scruta il quadro; e quello del custode, che controlla entrambi.
Afferma Federico Tiezzi, nelle note di regia: «Nel romanzo, pubblicato con il sottotitolo, non trascurabile, di Commedia, Bernhard, tra esilaranti elucubrazioni e ciniche invettive contro il mondo dell’arte, la città di Vienna e i suoi abitanti, innesca un feroce divertissement che si snoda su una pluralità di punti di vista, nel contempo farseschi e pessimistici, verso quello che lo scrittore austriaco considera simbolo dell’ipocrisia per eccellenza: l’essere umano».
Opera conclusiva di un’ideale trilogia delle arti, composta da Il soccombente (1983), ambientato nel campo della musica, e da A colpi d’ascia (1984), incentrato sull’arte drammatica, Antichi Maestri, del 1985, è dedicato all’arte figurativa e si può considerare uno fra gli ultimi e più straordinari esempi della narrativa di Thomas Bernhard.
Nella riduzione drammaturgica di Fabrizio Sinisi, Federico Tiezzi lo trasforma in un vero e proprio studio scenico sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.
Durata: 80 minuti
Un anziano signore entra nella Sala Bordone del Kunsthistorisches Museum, la Pinacoteca di Vienna. Si siede e inizia a guardare il celebre Ritratto di uomo dalla barba bianca di Tintoretto. È un rito che si ripete ogni due giorni, da più di trent’anni, ovvero dalla morte della moglie. Quel signore è Reger, musicologo di grande fama. Nella sala ci sono il custode, Irrsigler, a lui devoto fino all’identificazione, e un uomo più giovane, Atzbacher, che rimane in piedi sulla soglia. Tra loro si innesca un gioco di sguardi: quello di Reger, fisso e concentrato sul dipinto, alla ricerca dei difetti di quel capolavoro, perché «il tutto e il perfetto non li sopportiamo»; quello di Atzbacher, che osserva l’uomo che scruta il quadro; e quello del custode, che controlla entrambi.
Afferma Federico Tiezzi, nelle note di regia: «Nel romanzo, pubblicato con il sottotitolo, non trascurabile, di Commedia, Bernhard, tra esilaranti elucubrazioni e ciniche invettive contro il mondo dell’arte, la città di Vienna e i suoi abitanti, innesca un feroce divertissement che si snoda su una pluralità di punti di vista, nel contempo farseschi e pessimistici, verso quello che lo scrittore austriaco considera simbolo dell’ipocrisia per eccellenza: l’essere umano».
Opera conclusiva di un’ideale trilogia delle arti, composta da Il soccombente (1983), ambientato nel campo della musica, e da A colpi d’ascia (1984), incentrato sull’arte drammatica, Antichi Maestri, del 1985, è dedicato all’arte figurativa e si può considerare uno fra gli ultimi e più straordinari esempi della narrativa di Thomas Bernhard.
Nella riduzione drammaturgica di Fabrizio Sinisi, Federico Tiezzi lo trasforma in un vero e proprio studio scenico sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.
Durata: 80 minuti
La Locandina
Piccolo Teatro Grassi
dal 18 al 23 maggio 2021
Antichi Maestri
dal romanzo "Alte Meister" di Thomas Bernhard
traduzione Anna Ruchat
drammaturgia Fabrizio Sinisi
regia Federico Tiezzi
scene e costumi Gregorio Zurla
luci Gianni Pollini
suono Alessandro Di Fraia
regista assistente Giovanni Scandella
con Sandro Lombardi, (Reger), Martino D’Amico (Atzbacher), Alessandro Burzotta (Irrsigler)
produzione Compagnia Lombardi - Tiezzi / Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia
Biglietti
Intero platea € 33
Intero balconata € 26
Non sono previste formule di abbonamento.
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