Dalla penna ironica e graffiante di Caryl Churchill, tra le massime drammaturghe inglesi viventi, la storia di quattro donne sulla settantina e dei loro pomeriggi d'estate, nel cortile della casa di una di loro, sorseggiando té e immaginando catastrofi.
Chiostro Nina Vinchi
Il formidabile testo di Caryl Churchill, ancora non rappresentato in Italia, è un singolare racconto intorno all’inquietudine profonda che il nostro mondo produce in ogni istante della vita, anche il più irrisorio. Immerse in un paesaggio estivo suburbano, quattro ultrasettantenni si ritrovano a conversare più o meno amabilmente di serie televisive e protesi all’anca, dubbi ornitologici, piccole ma molto radicate fobie, crimini passati e rapporti familiari alla deriva. Nell’apparente immobilità del giardino s’insinua un’altra temporalità come se le protagoniste fossero costrette a ingannare il tempo insieme in una sorta di “anticamera dell’aldilà”. Il testo fa letteralmente “irrompere” in scena uno scenario apocalittico prossimo futuro – quasi inverosimile, quasi – disastrosamente divertente, ma che, come un paesaggio disegnato con pennellate progressive e indimenticabili, finisce col sembrare l’estrema visionaria conseguenza del nostro presente.
Caryl Churchill (1938) è riconosciuta come una delle maggiori drammaturghe inglesi contemporanee. I suoi testi hanno ottenuto i premi Obie (Top Girls, 1982), Obie e Hollywood Dramalogue Critics Award (Cloud Nine, 1981), Susan Smith Blackburn Award (Fen, 1984), di nuovo Obie, Olivier Award per il Migliore Spettacolo, The Evening Standard Award per la Miglior Commedia, Plays and Players Award e Susan Smith Blackburn Award (Serious Money, 1987) oltre al Sustained Achievement Award (Premio Successo Sostenibile) per il teatro nel 2001. Nel 2010 Caryl è stata inserita nella American Theatre Hall of Fame.
«Abbiamo innanzi tutto immaginato un INCIPIT – spiegano i tre curatori Marta Cuscunà, Marco D'Agostin e lacasadargilla – la lettura di ESCAPED ALONE di Caryl Churchill, testo non ancora rappresentato in Italia, singolare racconto intorno all’inquietudine profonda che il nostro mondo produce in ogni istante della vita, anche il più irrisorio. Così che le formidabili parole della più grande drammaturga inglese – che non a caso sceglie quattro donne ultrasettantenni per consegnare questa favola nera a metà tra il presagio e l’anatema allo spettatore – dessero il calcio d’avvio alla nostra curatela. E per farlo abbiamo scelto d’essere insieme in scena, accanto alla presenza di Milena Vukotic. Per orientare lo spettatore, abbiamo poi scelto tre prospettive da cui la parola sostenibilità potesse essere guardata, tre ‘case concettuali’ – non intese come sistema cronologico di un programma, ma orizzonte riflessivo – attorno alle quali si è articolato OGNI VOLTA UNICA LA FINE DEL MONDO».
Durata: 60' minuti senza intervallo
Il formidabile testo di Caryl Churchill, ancora non rappresentato in Italia, è un singolare racconto intorno all’inquietudine profonda che il nostro mondo produce in ogni istante della vita, anche il più irrisorio. Immerse in un paesaggio estivo suburbano, quattro ultrasettantenni si ritrovano a conversare più o meno amabilmente di serie televisive e protesi all’anca, dubbi ornitologici, piccole ma molto radicate fobie, crimini passati e rapporti familiari alla deriva. Nell’apparente immobilità del giardino s’insinua un’altra temporalità come se le protagoniste fossero costrette a ingannare il tempo insieme in una sorta di “anticamera dell’aldilà”. Il testo fa letteralmente “irrompere” in scena uno scenario apocalittico prossimo futuro – quasi inverosimile, quasi – disastrosamente divertente, ma che, come un paesaggio disegnato con pennellate progressive e indimenticabili, finisce col sembrare l’estrema visionaria conseguenza del nostro presente.
Caryl Churchill (1938) è riconosciuta come una delle maggiori drammaturghe inglesi contemporanee. I suoi testi hanno ottenuto i premi Obie (Top Girls, 1982), Obie e Hollywood Dramalogue Critics Award (Cloud Nine, 1981), Susan Smith Blackburn Award (Fen, 1984), di nuovo Obie, Olivier Award per il Migliore Spettacolo, The Evening Standard Award per la Miglior Commedia, Plays and Players Award e Susan Smith Blackburn Award (Serious Money, 1987) oltre al Sustained Achievement Award (Premio Successo Sostenibile) per il teatro nel 2001. Nel 2010 Caryl è stata inserita nella American Theatre Hall of Fame.
«Abbiamo innanzi tutto immaginato un INCIPIT – spiegano i tre curatori Marta Cuscunà, Marco D'Agostin e lacasadargilla – la lettura di ESCAPED ALONE di Caryl Churchill, testo non ancora rappresentato in Italia, singolare racconto intorno all’inquietudine profonda che il nostro mondo produce in ogni istante della vita, anche il più irrisorio. Così che le formidabili parole della più grande drammaturga inglese – che non a caso sceglie quattro donne ultrasettantenni per consegnare questa favola nera a metà tra il presagio e l’anatema allo spettatore – dessero il calcio d’avvio alla nostra curatela. E per farlo abbiamo scelto d’essere insieme in scena, accanto alla presenza di Milena Vukotic. Per orientare lo spettatore, abbiamo poi scelto tre prospettive da cui la parola sostenibilità potesse essere guardata, tre ‘case concettuali’ – non intese come sistema cronologico di un programma, ma orizzonte riflessivo – attorno alle quali si è articolato OGNI VOLTA UNICA LA FINE DEL MONDO».
Durata: 60' minuti senza intervallo
La Locandina
Escaped Alone
di Caryl Churchill
traduzione di Monica Capuani
con Milena Vukotic
e con Marta Cuscunà, Marco D’Agostin, Lisa Ferlazzo Natoli
produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
Biglietti
Posto unico € 12
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Misure di sicurezza per accedere agli spettacoli
- Per evitare code e assembramenti si invita il pubblico a presentarti presso il luogo di spettacolo con anticipo rispetto all’orario di inizio.
- Per accedere è obbligatorio indossare la mascherina (o altro sistema di protezione approvato dalla Regione Lombardia ed è vietato l’utilizzo di mascherine di comunità). La mascherina dovrà essere mantenuta per tutta la durata dello spettacolo. Saranno rese disponibili mascherine chirurgiche “di cortesia” nel caso in cui gli spettatori ne fossero sprovvisti. Sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.
- Il personale all'ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura. Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere al luogo di spettacolo.
- I posti assegnati garantiscono il rispetto delle norme sul distanziamento interpersonale.
- Il pubblico è invitato a seguire le indicazioni del personale di sala e gli avvisi sonori e visivi presenti all’interno dei luoghi di rappresentazione.
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
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