Un monologo che restituisce tutta la straziante solitudine del mostro narrato da Mary Shelley – la creatura creata assemblando parti di cadaveri – in una scena dominata dalla presenza e dalla voce di Elio De Capitani e animata dai disegni di Ferdinando Bruni.
In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
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Chiostro Nina Vinchi
Mercoledì 2 settembre lo spettacolo sarà trasmesso in diretta video presso mare culturale urbano via Gabetti 15
Per prenotare l'ingresso a mare culturale urbano scrivere una mail a direttapiccolo@maremilano.org
«È la forza dell’intuizione geniale – dice Nadia Fusini nel saggio introduttivo all’edizione Einaudi – a fare di Frankenstein un capolavoro di ogni tempo». A partire dalla prima pubblicazione del romanzo (1818), la storia del mostro creato in laboratorio ha alimentato un mito che ha attraversato i secoli e alimentato il nostro immaginario collettivo. «Era da tempo che pensavo a Frankenstein – spiega Elio De Capitani – e nel 2017, a distanza di due secoli esatti da quando fu ideato, mi sono deciso. Perché oggi Frankenstein ci parla più che mai. Oggi, mentre siamo immersi in tensioni emotive davvero laceranti nei riguardi dell’altro, la cui diversità ce lo può far apparire esattamente come un mostro, la creatura di Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una creatura potenzialmente dotata di dolcezza infinita, ma portata a un’ira feroce e inarrestabile dalla disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata? La mia narrazione si concentra sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di vista della “creatura”: è qui che Mary Shelley dà direttamente la parola al mostro, costruito nel laboratorio del dottor Frankenstein assemblando pezzi di cadaveri. Uno dei momenti più toccanti del racconto».
«Se questo romanzo permane nei secoli – continua Nadia Fusini – è perché in esso trionfa il mito, nel senso proprio di racconto. Ovvero, la forza della storia è nell’idea. È così che chi scrive cattura – magari inconsapevolmente, ma tanto maggiore nel caso è la forza dell’intuizione geniale – le tensioni emotive profonde della sua epoca, le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza».
Durata: 80 minuti senza intervallo
Mercoledì 2 settembre lo spettacolo sarà trasmesso in diretta video presso mare culturale urbano via Gabetti 15
Per prenotare l'ingresso a mare culturale urbano scrivere una mail a direttapiccolo@maremilano.org
«È la forza dell’intuizione geniale – dice Nadia Fusini nel saggio introduttivo all’edizione Einaudi – a fare di Frankenstein un capolavoro di ogni tempo». A partire dalla prima pubblicazione del romanzo (1818), la storia del mostro creato in laboratorio ha alimentato un mito che ha attraversato i secoli e alimentato il nostro immaginario collettivo. «Era da tempo che pensavo a Frankenstein – spiega Elio De Capitani – e nel 2017, a distanza di due secoli esatti da quando fu ideato, mi sono deciso. Perché oggi Frankenstein ci parla più che mai. Oggi, mentre siamo immersi in tensioni emotive davvero laceranti nei riguardi dell’altro, la cui diversità ce lo può far apparire esattamente come un mostro, la creatura di Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una creatura potenzialmente dotata di dolcezza infinita, ma portata a un’ira feroce e inarrestabile dalla disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata? La mia narrazione si concentra sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di vista della “creatura”: è qui che Mary Shelley dà direttamente la parola al mostro, costruito nel laboratorio del dottor Frankenstein assemblando pezzi di cadaveri. Uno dei momenti più toccanti del racconto».
«Se questo romanzo permane nei secoli – continua Nadia Fusini – è perché in esso trionfa il mito, nel senso proprio di racconto. Ovvero, la forza della storia è nell’idea. È così che chi scrive cattura – magari inconsapevolmente, ma tanto maggiore nel caso è la forza dell’intuizione geniale – le tensioni emotive profonde della sua epoca, le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza».
Durata: 80 minuti senza intervallo
La Locandina
Chiostro Nina Vinchi
dal 2 al 4 settembre 2020, ore 21.30
Elio De Capitani narra
Frankenstein, il racconto del mostro
da "Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno" di Mary Shelley
disegni di Ferdinando Bruni
voce del dottor Frankenstein Ferdinando Bruni
luci Nando Frigerio, suono Gionata Bettini
assistente alla regia Alessandro Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo
In collaborazione con Fondazione Cariplo
Gli spettacoli sono inseriti nel palinsesto "Aria di Cultura" del Comune di Milano
In caso di maltempo gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
I posti assegnati verranno indicati sulle poltrone all'interno della sala.
BIGLIETTI
Posto unico € 5
I biglietti per gli spettacoli al Chiostro sono acquistabili con carta di credito online sul sito piccoloteatro.org o attraverso il servizio di biglietteria telefonica al n. 02.42.411.889 attivo dal lunedì al sabato ore 9.45-18.45, domenica ore 10-17. In caso di acquisto telefonico sarà necessario indicare un indirizzo e-mail valido al quale verrà inviato il biglietto elettronico.
Gli abbonati e gli spettatori già in possesso di voucher potranno utilizzarlo acquistando i propri posti su vivaticket.it.
I biglietti per gli spettacoli negli altri luoghi della città sono disponibili sempre sul sito piccoloteatro.org e tramite la biglietteria telefonica.
Sarà possibile accedere a tutti gli spettacoli mostrando all'ingresso il biglietto cartaceo o in formato elettronico direttamente dal proprio smartphone. In caso di dimenticanza si avvisa il gentile pubblico che non sarà possibile stampare il biglietto prima dell’ingresso.
Le biglietterie rimarranno chiuse per incentivare l'acquisto online o telefonico.
In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno all'interno della sala del Teatro Grassi.
I posti assegnati verranno indicati sulle poltrone all'interno della sala.
MISURE DI SICUREZZA PER ACCEDERE AGLI SPETTACOLI
• Per evitare code e assembramenti, invitiamo il pubblico a presentarsi presso il luogo dello spettacolo al massimo 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
• Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere allo spettacolo e avranno diritto al rimborso del biglietto.
Il personale all'ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura.
• Durante gli spostamenti è obbligatorio indossare la mascherina o altro dispositivo di protezione individuale (mascherine di comunità) e sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser. Gli spettatori sprovvisti di mascherina potranno richiederne una all'ingresso.
• Il pubblico è invitato a esibire il biglietto stampato all’ingresso oppure mostrarlo direttamente dallo smartphone.
In caso di dimenticanza, si avvisa il gentile pubblico che non sarà possibile stampare i biglietti la sera stessa prima dell'ingresso.
• I posti assegnati garantiscono il distanziamento fisico, come previsto dalle disposizioni sanitarie. Per il rispetto di tutti, invitiamo a seguire le indicazioni che verranno fornite dal personale di servizio.