Stefano Mancuso racconta le ricerche che indagano le capacità sensibile, comunicativa e mnemonica delle piante. La carta dei diritti dei vegetali come modello per tutti gli abitanti del pianeta.
Posti esauriti
Chiostro Nina Vinchi
Stefano Mancuso, scienziato e fondatore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, ci racconta delle ricerche che indagano le capacità sensibile, comunicativa e mnemonica delle piante. Le piante sembrano avere un “cervello diffuso”, annusano, ascoltano, comunicano e imparano, cosa che ha permesso loro di adattarsi a quasi tutti gli ambienti terrestri. Mancuso scrive la carta dei loro diritti, stilandone così una per tutti gli abitanti del pianeta.
Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale e appassionato divulgatore, è stato incluso dal New Yorker tra coloro che sono ‘destinati a cambiarci la vita’.
È il fondatore della neurobiologia vegetale e tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili, capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV, www.linv.org), con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi.
Nel 2010 è il primo scienziato italiano ad essere invitato come speaker in un TED GLOBAL. Il video della conferenza, tenuta ad Oxford, è stato visualizzato 1 milione di volte sul sito TED. Nel 2013 pubblica il pluripremiato best-seller Verde brillante, edito da Giunti e tradotto in 19 lingue, per spiegare che le piante hanno una personalità, si scambiano informazioni, interagiscono con gli animali, per sopravvivere adottano strategie mirate, hanno una vita sociale e sfruttano al meglio le risorse energetiche.
Nel 2014 fonda PNAT (www.pnat.net), una start-up dell’università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. Con PNAT produce Jellyfish Barge, una serra galleggiante, autonoma e completamente ecosostenibile, presentata ad EXPO 2015, con la quale vince premi internazionali.
Ha scritto con Carlo Petrini Biodiversi, un confronto che esorta a ripensare la vita sul Pianeta e a sancire un nuovo patto tra uomo e Terra. “Botanica” è il progetto che segna l'incontro tra musica, piante e scienza, prodotto e ideato da Stefano Mancuso con Deproducers.
L'appuntamento, nell'ambito del ciclo di eventi Ogni volta unica la fine del mondo, rientra nella prospettiva Endling e altre cose perdute che esplora la ‘fine’ e Terra come solo prezioso terreno concreto della vita per come la conosciamo, il primo campo d’indagine sui sistemi complessi che reggono relazioni, immaginazioni ed ecosistemi che resistono – sfiorando la rovina – alle mutazioni geologiche, biologiche e umane.
Durata: 60' senza intervallo
Stefano Mancuso, scienziato e fondatore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, ci racconta delle ricerche che indagano le capacità sensibile, comunicativa e mnemonica delle piante. Le piante sembrano avere un “cervello diffuso”, annusano, ascoltano, comunicano e imparano, cosa che ha permesso loro di adattarsi a quasi tutti gli ambienti terrestri. Mancuso scrive la carta dei loro diritti, stilandone così una per tutti gli abitanti del pianeta.
Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale e appassionato divulgatore, è stato incluso dal New Yorker tra coloro che sono ‘destinati a cambiarci la vita’.
È il fondatore della neurobiologia vegetale e tra le massime autorità mondiali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili, capaci di scegliere, imparare e ricordare. Professore presso l’Università di Firenze e ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV, www.linv.org), con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi.
Nel 2010 è il primo scienziato italiano ad essere invitato come speaker in un TED GLOBAL. Il video della conferenza, tenuta ad Oxford, è stato visualizzato 1 milione di volte sul sito TED. Nel 2013 pubblica il pluripremiato best-seller Verde brillante, edito da Giunti e tradotto in 19 lingue, per spiegare che le piante hanno una personalità, si scambiano informazioni, interagiscono con gli animali, per sopravvivere adottano strategie mirate, hanno una vita sociale e sfruttano al meglio le risorse energetiche.
Nel 2014 fonda PNAT (www.pnat.net), una start-up dell’università di Firenze per la creazione di tecnologia ispirata dalle piante. Con PNAT produce Jellyfish Barge, una serra galleggiante, autonoma e completamente ecosostenibile, presentata ad EXPO 2015, con la quale vince premi internazionali.
Ha scritto con Carlo Petrini Biodiversi, un confronto che esorta a ripensare la vita sul Pianeta e a sancire un nuovo patto tra uomo e Terra. “Botanica” è il progetto che segna l'incontro tra musica, piante e scienza, prodotto e ideato da Stefano Mancuso con Deproducers.
L'appuntamento, nell'ambito del ciclo di eventi Ogni volta unica la fine del mondo, rientra nella prospettiva Endling e altre cose perdute che esplora la ‘fine’ e Terra come solo prezioso terreno concreto della vita per come la conosciamo, il primo campo d’indagine sui sistemi complessi che reggono relazioni, immaginazioni ed ecosistemi che resistono – sfiorando la rovina – alle mutazioni geologiche, biologiche e umane.
Durata: 60' senza intervallo
La Locandina
Il pianeta delle piante
con Stefano Mancuso
introduzione Maddalena Parise
Biglietti
Posto unico € 5
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Misure di sicurezza per accedere agli spettacoli
- Per evitare code e assembramenti si invita il pubblico a presentarti presso il luogo di spettacolo con anticipo rispetto all’orario di inizio.
- Per accedere è obbligatorio indossare la mascherina (o altro sistema di protezione approvato dalla Regione Lombardia ed è vietato l’utilizzo di mascherine di comunità). La mascherina dovrà essere mantenuta per tutta la durata dello spettacolo. Saranno rese disponibili mascherine chirurgiche “di cortesia” nel caso in cui gli spettatori ne fossero sprovvisti. Sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.
- Il personale all'ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura. Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere al luogo di spettacolo.
- I posti assegnati garantiscono il rispetto delle norme sul distanziamento interpersonale.
- Il pubblico è invitato a seguire le indicazioni del personale di sala e gli avvisi sonori e visivi presenti all’interno dei luoghi di rappresentazione.
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it