ore 19.30
Stefano Massini, con la complicità di Paolo Jannacci, racconta il suo nuovo libro Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d'inizio millennio (il Mulino)
Sabino Cassese nella prefazione lo descrive come «Un sismografo sensibilissimo di nuovi modi di vita e nuove culture che hanno toccato le fondamenta del nostro vivere».
Teatro Strehler
Evoluzioni, emozioni, umori. Un sismografo sensibilissimo di nuovi modi di vita e nuove culture che hanno toccato le fondamenta del nostro vivere.
dalla Prefazione di Sabino Cassese
Stefano Massini, con la complicità di Paolo Jannacci, racconta il suo ultimo libro Manuale di sopravvivenza - Messaggi in bottiglia d'inizio millennio, pubblicato da il Mulino: un diario di bordo per addentrarsi nella giungla della nostra epoca. L'autore raccoglie e amplia i pensieri di due anni – raccolti nell’omonima rubrica del supplemento culturale «Robinson» di «la Repubblica» – prima ispirati alle contraddizioni del nostro vivere, successivamente sollecitati dal dramma del virus di Wuhan, destinato a mutare, non solo la percezione del presente ma il valore stesso del verbo sopravvivere. Parole come quarantena o coprifuoco sono diventate d’un tratto limiti reali del quotidiano di ognuno, entrando a far parte di un nuovo dizionario emotivo, tanto imprevisto, quanto difficile da declinare. Massini tenta la sfida, stilando un sismografo del comune sentire: squarci esistenziali e letterari svolgono così il ruolo di periscopio sugli umori e le paure di un paese prima sconvolto, poi sempre più provato dal lungo tunnel della pandemia.
Spiega Massini «Nel 2020 tutto il pianeta si è trovato a fare i conti, come già era stato nei conflitti mondiali durante il secolo scorso, con un unico nemico comune. Questa esperienza ci ha portato a riscoprire il valore della sopravvivenza, non intesa non solo come sopravvivenza fisica ma anche come quel sistema di piccole cose quotidiane, di riti personali che grazie a questa esperienza abbiamo scoperto avere un peso diverso. È l’occasione per riannodare le fila riscoprendo cosa sia la nostra normalità per sopravvivere a ciò che dall’esterno la contrasta».
Stefano Massini
Scrittore di teatro, romanzi e saggi, è volto noto televisivo per i suoi racconti del giovedì sera a «Piazzapulita» su La7 e per la conduzione della fortunata trasmissione «Ricomincio da RaiTre». Dal 2015 è una delle principali firme del quotidiano «la Repubblica». I suoi testi sono tradotti in 27 lingue ed è l’autore italiano più rappresentato sui palcoscenici internazionali (da registi come Luca Ronconi o il premio Oscar Sam Mendes). «Qualcosa sui Lehman» (Mondadori, 2016) è stato uno dei romanzi di maggior successo degli ultimi anni (premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger). Per il Mulino ha pubblicato «Lavoro» (2016) e «55 giorni. L’Italia senza Moro» (2018).
Evoluzioni, emozioni, umori. Un sismografo sensibilissimo di nuovi modi di vita e nuove culture che hanno toccato le fondamenta del nostro vivere.
dalla Prefazione di Sabino Cassese
Stefano Massini, con la complicità di Paolo Jannacci, racconta il suo ultimo libro Manuale di sopravvivenza - Messaggi in bottiglia d'inizio millennio, pubblicato da il Mulino: un diario di bordo per addentrarsi nella giungla della nostra epoca. L'autore raccoglie e amplia i pensieri di due anni – raccolti nell’omonima rubrica del supplemento culturale «Robinson» di «la Repubblica» – prima ispirati alle contraddizioni del nostro vivere, successivamente sollecitati dal dramma del virus di Wuhan, destinato a mutare, non solo la percezione del presente ma il valore stesso del verbo sopravvivere. Parole come quarantena o coprifuoco sono diventate d’un tratto limiti reali del quotidiano di ognuno, entrando a far parte di un nuovo dizionario emotivo, tanto imprevisto, quanto difficile da declinare. Massini tenta la sfida, stilando un sismografo del comune sentire: squarci esistenziali e letterari svolgono così il ruolo di periscopio sugli umori e le paure di un paese prima sconvolto, poi sempre più provato dal lungo tunnel della pandemia.
Spiega Massini «Nel 2020 tutto il pianeta si è trovato a fare i conti, come già era stato nei conflitti mondiali durante il secolo scorso, con un unico nemico comune. Questa esperienza ci ha portato a riscoprire il valore della sopravvivenza, non intesa non solo come sopravvivenza fisica ma anche come quel sistema di piccole cose quotidiane, di riti personali che grazie a questa esperienza abbiamo scoperto avere un peso diverso. È l’occasione per riannodare le fila riscoprendo cosa sia la nostra normalità per sopravvivere a ciò che dall’esterno la contrasta».
Stefano Massini
Scrittore di teatro, romanzi e saggi, è volto noto televisivo per i suoi racconti del giovedì sera a «Piazzapulita» su La7 e per la conduzione della fortunata trasmissione «Ricomincio da RaiTre». Dal 2015 è una delle principali firme del quotidiano «la Repubblica». I suoi testi sono tradotti in 27 lingue ed è l’autore italiano più rappresentato sui palcoscenici internazionali (da registi come Luca Ronconi o il premio Oscar Sam Mendes). «Qualcosa sui Lehman» (Mondadori, 2016) è stato uno dei romanzi di maggior successo degli ultimi anni (premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger). Per il Mulino ha pubblicato «Lavoro» (2016) e «55 giorni. L’Italia senza Moro» (2018).
La Locandina
Piccolo Teatro Strehler
lunedì 31 maggio ore 19.30
Stefano Massini
con la complicità di Paolo Jannacci
racconta il suo nuovo libro
MANUALE DI SOPRAVVIVENZA Messaggi in bottiglia d’inizio millennio
prefazione di Sabino Cassese
edizioni il Mulino
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Biglietteria telefonica tel. 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato dalle 9.45 alle 18.45, domenica dalle 10 alle 17
Biglietteria del Teatro Strehler l.go Greppi 1 (M2 Lanza)
da lunedì a sabato dalle 9.45 alle 18.45, domenica dalle 13 alle 18
Festivi chiuso
Misure di sicurezza per accedere agli spettacoli
- Per evitare code e assembramenti si invita il pubblico a presentarti presso il luogo di spettacolo con anticipo rispetto all’orario di inizio.
- Per accedere è obbligatorio indossare la mascherina (o altro sistema di protezione approvato dalla Regione Lombardia ed è vietato l’utilizzo di mascherine di comunità). La mascherina dovrà essere mantenuta per tutta la durata dello spettacolo. Saranno rese disponibili mascherine chirurgiche “di cortesia” nel caso in cui gli spettatori ne fossero sprovvisti.
- Sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.
- Il personale all'ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura. Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere al luogo di spettacolo.
- I posti assegnati garantiscono il rispetto delle norme sul distanziamento interpersonale.
- Il pubblico è invitato a seguire le indicazioni del personale di sala e gli avvisi sonori e visivi presenti all’interno dei luoghi di rappresentazione.