Sradicamento, perdita e dolore sono le ferite che Io porta con sé e di cui non riesce a liberarsi. Un nemico invisibile e invincibile al quale ognuno di noi può dare le sembianze di quella violenza – in ogni sua possibile forma – che sentiamo come pericolo presente o futuro; un trauma che, però, sulla scorta dell’insegnamento della protagonista, se accettato, può offrire una nuova profondità al senso della vita.
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Teatro Strehler - Scatola Magica
«Io è una performance presentata in un piccolo spazio di grande energia; uno spazio che assomiglia a una cappella per la preghiera e l’autoconcentrazione»: così Theodoros Terzopoulos descrive l’opera scritta per lui da Ethel Adnan. Lo spettacolo si presenta come una candela della memoria che, accesa, illumina il dolore dell’uomo e le persecuzioni che lo affliggono, donando allo spettatore un’esperienza profondamente intima e commovente. Un monologo capace di farsi dialogo con lo spettatore racconta il muto dolore dell’esilio, della fuga e del senso di sradicamento di una donna. Emigrazione, perdita, trauma e dolore sono le impronte lasciate dalla morte su Io. Io resiste, torna in sé e va avanti. Tuttavia, la ferita è sempre lì, un demone che, quando si sveglia, la tormenta dall’interno, come un nemico invisibile e invincibile. Lei accetta il trauma e poi, pian piano, come una canzone dimenticata d’Oriente, inizia a cambiare, conferendo profondità al senso della sua vita. Io è una donna inseguita da un mostro al quale ognuno di noi può dare le sembianze di un pericolo presente o futuro, di quella violenza con la quale abbiamo, purtroppo, imparato a familiarizzare.
Durata: 50’
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Programma di sala
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Durata: 50’
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LeggiLa Locandina
lo spettacolo è dedicato alla memoria di Jannis Kounellis
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it