Uno spettacolo sulla “sostenibilità” del fare teatro, sulle estinzioni e sull’eredità che lasciamo al nostro pianeta.
A partire da un progetto di Katie Mitchell, il testo di Miranda Rose Hall è reinterpretato al Piccolo da lacasadargilla con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli.
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Teatro Studio Melato
Allestita a partire da un progetto per il Théâtre de Vidy di Losanna della regista britannica Katie Mitchell – che della difesa dell’ambiente ha fatto uno dei cardini della sua opera – la pièce dell’americana Miranda Rose Hall porta in scena una riflessione sul cambiamento climatico e sulla consapevolezza di ciò che possiamo ancora fare per l’ambiente e per le generazioni future.
In Italia lo spettacolo è reinterpretato da lacasadargilla – tra gli artisti associati del Piccolo – con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, attraverso un lavoro minuzioso sul lessico, sull’interpretazione e sull’immaginario scenico, sonoro e visivo evocato dal testo, pur nel rispetto del concept originario. Noemi – una «donna che ha paura della morte, drammaturga, sui 40 anni» – chiama il pubblico a riflettere su estinzioni e lasciti, in un dialogo sul tema del “tempo profondo”: un catalogo di specie estinte o quasi scomparse che invita, se non a cambiare il futuro, a prestarvi per lo meno maggiore attenzione.
E se questa sostenibilità fosse messa in pratica nella produzione stessa della messa in scena? Se uno spettacolo consuma in media dai 30.000 ai 150.000 watt, per questo ne bastano solo 240, ottenuti in tempo reale con l’energia prodotta da quattro biciclette azionate da ciclisti amatoriali coinvolti grazie al collettivo Pedal Power, con la collaborazione di Electric Pedals nell’ideazione e costruzione del sistema.
La narrazione della protagonista è accompagnata inoltre da un coro misto, composto per la maggioranza da persone anziane, in una partitura armonizzata da un altro artista associato del Piccolo, Marco D’Agostin. Voci fragili di cantanti non professionisti appartenenti a realtà musicali attive sul territorio milanese (Voci di Mezzo, Coro Hispano Americano, Coro di Micene) a segnare il legame con le generazioni passate e l’eredità per le future. Contribuiscono alla sostenibilità dello spettacolo l’assenza di tournée e il totale riuso e riciclo di costumi ed elementi scenici.
Durata: 75' senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiAllestita a partire da un progetto per il Théâtre de Vidy di Losanna della regista britannica Katie Mitchell – che della difesa dell’ambiente ha fatto uno dei cardini della sua opera – la pièce dell’americana Miranda Rose Hall porta in scena una riflessione sul cambiamento climatico e sulla consapevolezza di ciò che possiamo ancora fare per l’ambiente e per le generazioni future.
In Italia lo spettacolo è reinterpretato da lacasadargilla – tra gli artisti associati del Piccolo – con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, attraverso un lavoro minuzioso sul lessico, sull’interpretazione e sull’immaginario scenico, sonoro e visivo evocato dal testo, pur nel rispetto del concept originario. Noemi – una «donna che ha paura della morte, drammaturga, sui 40 anni» – chiama il pubblico a riflettere su estinzioni e lasciti, in un dialogo sul tema del “tempo profondo”: un catalogo di specie estinte o quasi scomparse che invita, se non a cambiare il futuro, a prestarvi per lo meno maggiore attenzione.
E se questa sostenibilità fosse messa in pratica nella produzione stessa della messa in scena? Se uno spettacolo consuma in media dai 30.000 ai 150.000 watt, per questo ne bastano solo 240, ottenuti in tempo reale con l’energia prodotta da quattro biciclette azionate da ciclisti amatoriali coinvolti grazie al collettivo Pedal Power, con la collaborazione di Electric Pedals nell’ideazione e costruzione del sistema.
La narrazione della protagonista è accompagnata inoltre da un coro misto, composto per la maggioranza da persone anziane, in una partitura armonizzata da un altro artista associato del Piccolo, Marco D’Agostin. Voci fragili di cantanti non professionisti appartenenti a realtà musicali attive sul territorio milanese (Voci di Mezzo, Coro Hispano Americano, Coro di Micene) a segnare il legame con le generazioni passate e l’eredità per le future. Contribuiscono alla sostenibilità dello spettacolo l’assenza di tournée e il totale riuso e riciclo di costumi ed elementi scenici.
Durata: 75' senza intervallo
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Programma di sala
LeggiIncontri e approfondimenti
La Locandina
Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione
testo* Miranda Rose Hall
concept di produzione e regia originale Katie Mitchell
drammaturgia originale Ntando Cele
concept per l’Italia lacasadargilla
traduzione e drammaturgia italiana Margherita Mauro
regia Lisa Ferlazzo Natoli
con Esther Elisha
scene/allestimento e suono Alessandro Ferroni
luci Luigi Biondi
immagini Maddalena Parise
composizioni Gianluca Ruggeri
cura del movimento Marco D’Agostin
preparazione coro Livia Brambilla, con la collaborazione di Giovanna Ferrara e Filippo Maria Tuccimei
coristi Silvia Baldini, Luca Bardi, Pieranna Borio, Livia Vittoria Brambilla, Elsa Angela Brambilla, Annamaria Caporusso, Francesco Cigada, Alessia Coari, Nicola Coccia, Laura Angela Corona, Bianca Maria Dacomo Annoni, Ruggero Dimiccoli, Giovanna Maria Ferrara, Anna Fiorini, Giovanni Granata, Angelo Maffezzoli, Matteo Maraone, Giuseppe Martini, Gabriella Martino, Angela Leonarda Masala, Franco Mazzarella, Natale Minchillo, Tzvetana Momtcheva, Claudia Morelli, Bruno Morelli, Daniela Nannavecchia, Diyana Ivanova Pashova, Nicoletta Camilla Pedraglio, Cornelia Pelletta, Letizia Pepori, Roberta Piloni, Federico Russo, Gianbattista Sassera, Carlantonia Sassi, Gabriella Taraborrelli, Filippo Tuccimei, Gianmario Tumiati, Ornella Vinci, Valentina Volonté, Roberta Zanuso, Alessandro Zemella
aiuto regia Alice Palazzi
assistente alla regia Caterina Dazzi
impianti ciclo-elettrici Pedal Power Milano – Chiara Mazzatorta
ciclisti Tazio Airaghi, Luigi Aliverti, Milo Cuniberto, Daniele D’Aquila, Francesco Lionetti, Angelo Lisco
foto di scena Masiar Pasquali
produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa
Si ringrazia Missoni
Lo spettacolo è il primo capitolo del Progetto “Sustainable theatre?”
concept Katie Mitchell, Jérôme Bel, Théâtre Vidy-Lausanne
in collaborazione con il Centro di competenza in sostenibilità dell’Università di Losanna
Viaggia sotto forma di script ed è ricreato in ogni teatro partner da un’équipe locale
Produzione Théâtre Vidy-Lausanne, R.B. Jérôme Bel, Rete dei Teatri in Transizione: Dramaten Stockholm, MC2: Maison de la culture de Grenoble, National Theater & Concert Hall, Taipei, NTGent, Piccolo Teatro di Milano -Teatro d'Europa, Teatro Nacional D. Maria II, Théâtre de Liège, Lithuanian National Drama Theatre, National Theatre of Croatia Zagreb, Slovene National Theatre Maribor, Trafo
*A PLAY FOR THE LIVING IN A TIME OF EXTINCTION
La prima mondiale della versione originale del testo è stata prodotta dal Baltimore Center Stage (Stephanie Ybarra, direttrice artistica/Michael Ross, direttore esecutivo)
La pièce è stata commissionata e sviluppata da LubDub Theatre Company, Caitlin Nasema Cassidy e Geoff Kanick, co-direttori artistici, Robert Duffley, Dramaturg. È stata sviluppata, in parte, con l’aiuto dell’Orchard Project (orchardproject.com), Ari Edelson, direttore artistico.
Biglietti
Categoria spettacolo Produzione
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (Under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
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