In un momento in cui si erigono muri tra popoli e i nazionalismi ostentano il rifiuto dell’altro, Wakatt – ultima creazione del coreografo Serge Aimé Coulibaly – attraverso i movimenti della danza, si interroga sul presente guardando ad un’umanità in transizione che cerca di crearsi un futuro.
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Teatro Strehler
Dopo aver esplorato in numerosi spettacoli l’impegno richiesto agli individui e alla collettività per la creazione di un mondo migliore, Serge Aimé Coulibaly – qui insieme a Magic Malik – mette ora in discussione il tempo presente in una creazione dal titolo Wakatt. In preparazione dal 2018, lo spettacolo mostra al pubblico un’umanità in transizione, guardando alla natura dell’essere umano e al suo “istinto naturale” di crearsi un futuro, per domandarsi come si possa parlare del tempo presente. La realtà mondiale pre-pandemica offriva già sufficiente sostanza all’indagine attorno a questa domanda, ma, come sottolinea il coreografo, «l’esperienza che stiamo vivendo alimenterà e rafforzerà il nostro scopo». La danza diventa così il mezzo essenziale tramite il quale stimolare la riflessione e il pensiero, in un movimento che attraversando il corpo lo irrora di energia portando la mente ad uno stato in cui l’intuizione e l’urgenza prendono il controllo.
In un momento in cui si erigono muri tra popoli e i nazionalismi ostentano il rifiuto dell'altro, Wakatt incoraggia alla resistenza e all’apertura verso un futuro comune e generoso.
Durata: 75'
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiDopo aver esplorato in numerosi spettacoli l’impegno richiesto agli individui e alla collettività per la creazione di un mondo migliore, Serge Aimé Coulibaly – qui insieme a Magic Malik – mette ora in discussione il tempo presente in una creazione dal titolo Wakatt. In preparazione dal 2018, lo spettacolo mostra al pubblico un’umanità in transizione, guardando alla natura dell’essere umano e al suo “istinto naturale” di crearsi un futuro, per domandarsi come si possa parlare del tempo presente. La realtà mondiale pre-pandemica offriva già sufficiente sostanza all’indagine attorno a questa domanda, ma, come sottolinea il coreografo, «l’esperienza che stiamo vivendo alimenterà e rafforzerà il nostro scopo». La danza diventa così il mezzo essenziale tramite il quale stimolare la riflessione e il pensiero, in un movimento che attraversando il corpo lo irrora di energia portando la mente ad uno stato in cui l’intuizione e l’urgenza prendono il controllo.
In un momento in cui si erigono muri tra popoli e i nazionalismi ostentano il rifiuto dell'altro, Wakatt incoraggia alla resistenza e all’apertura verso un futuro comune e generoso.
Durata: 75'
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
drammaturgia Sara Vanderiek
coproduzione Théâtre National Wallonie-Bruxelles, La Biennale de la Danse Lyon, Ruhrtriennale, deSingel Antwerpen, Kampnagel Hamburg, Münchner Kammerspiele, Tanzhaus Düsseldorf, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg
con il supporto di The Flemish Community, Fédération Wallonie-Bruxelles, WallonieBruxelles International e The Belgium TaxShelter
si ringrazia il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano per la collaborazione
Biglietti
Categoria spettacolo Festival
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (Under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
Lo spettacolo è sia in abbonamento generico, sia in abbonamento Danza
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Come e dove acquistare
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COVID-19
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Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it