Tre figli sempre occupati e un’anziana madre che, per ritrovare la loro attenzione, decide di fingersi morta: Lucia Calamaro torna a esplorare, con la consueta ironica profondità, l’animo umano di fronte alle relazioni, agli affetti, al dolore, all’esperienza del lutto.
-
Teatro Grassi
C’è una madre anziana, con un passato da artista performativa, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai tre figli, sempre occupati, distratti, disamorati, aggressivi e assenti. Come certi animali, che usano questa tecnica per scampare ai predatori, Maria Grazia pratica la “tanatosi”, simula la morte. Il suo potrebbe esser un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance... Ci sono poi Simona, una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata; Riccardo, un figlio maestro elementare, buonissimo, che si imbatte in un fumoso testo inedito dell’Origine della specie, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares; e, infine, Gioia, una figlia in simbiosi con la madre e anche lei artista, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che a quello animale.
Darwin inconsolabile non è soltanto una storia ironica e profonda sulle relazioni umane, ma è anche «la metafora della situazione in cui si trova il nostro pianeta – spiega Lucia Calamaro –. Maria Grazia è la Madre-Terra che cerca in ogni modo di avvertirci riguardo ai problemi che noi umani stiamo creando proprio a causa della nostra sinecura: la Terra ci dice “sto morendo”, di modo che noi ci diamo una regolata. È come una mamma priva di coccole e, nella mia fantasia, inscena la sua malattia terminale per allertarci, per chiederci aiuto».
Durata: 100’ senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiC’è una madre anziana, con un passato da artista performativa, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai tre figli, sempre occupati, distratti, disamorati, aggressivi e assenti. Come certi animali, che usano questa tecnica per scampare ai predatori, Maria Grazia pratica la “tanatosi”, simula la morte. Il suo potrebbe esser un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance... Ci sono poi Simona, una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata; Riccardo, un figlio maestro elementare, buonissimo, che si imbatte in un fumoso testo inedito dell’Origine della specie, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares; e, infine, Gioia, una figlia in simbiosi con la madre e anche lei artista, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che a quello animale.
Darwin inconsolabile non è soltanto una storia ironica e profonda sulle relazioni umane, ma è anche «la metafora della situazione in cui si trova il nostro pianeta – spiega Lucia Calamaro –. Maria Grazia è la Madre-Terra che cerca in ogni modo di avvertirci riguardo ai problemi che noi umani stiamo creando proprio a causa della nostra sinecura: la Terra ci dice “sto morendo”, di modo che noi ci diamo una regolata. È come una mamma priva di coccole e, nella mia fantasia, inscena la sua malattia terminale per allertarci, per chiederci aiuto».
Durata: 100’ senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiLa Locandina
Biglietti
Categoria spettacolo Ospitalità
Platea Intero € 33 | Ridotto (under 26 e over 65) € 21
Balconata Intero € 26 | Ridotto (under 26 e over 65) € 18
Abbonamenti
Lo spettacolo è in abbonamento
Per acquistare online un abbonamento clicca qui
Come e dove acquistare
Per informazioni clicca qui
COVID-19
Leggi le linee guida per l'accesso alle attività
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni sui biglietti per il pubblico organizzato:
tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it