Christiane Jatahy giunge al termine della sua Trilogia degli orrori. Tra documentario e finzione, tra cinema e teatro, i riflettori si accendono sull’antico legame che unisce razzismo e capitalismo. Siamo sicuri sia davvero finita l’epoca delle violenze coloniali? E che la tratta degli schiavi sia ormai solo un argomento da libro di storia?
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Teatro Studio Melato
Dopo Entre chien et loup – presentato al Piccolo nel maggio 2022 in occasione del festival Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) –, che indagava le meccaniche dal fascismo partendo dal film Dogville di Lars von Trier, e Before the sky falls, che puntava il dito contro la mascolinità tossica e il potere politico del patriarcato muovendo dallo shakespeariano Macbeth, Christiane Jatahy arriva alla conclusione della sua Trilogia degli orrori.
Depois do silêncio porta in scena il fitto legame che unisce razzismo e capitalismo. Dall’età della tratta degli schiavi alle politiche messe in atto da personalità come Jair Bolsonaro poco sembra essere cambiato: c’è chi possiede terreni, libertà e identità. E poi c’è chi non possiede nulla.
Partendo dal romanzo Torto Arado (Aratro ritorto) di Itamar Vieira Junior – che racconta le battaglie di tre donne nello stato di Bahia – e dal documentario di Eduardo Coutinho Cabra marcado para morrer (Un uomo segnato dalla morte) dedicato all’omicidio del leader di un sindacato rurale, lo spettacolo connette il passato al presente, nella speranza di sgombrare il campo per un nuovo, e migliore, futuro.
Secondo la regista, Leone d’oro alla carriera all’ultima Biennale di Venezia e “cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere” in Francia, è necessario cambiare prospettiva riguardo al tema dell’ingiustizia sociale in Brasile e raccontarlo «dal punto di vista delle persone che erano – e tuttora sono – massacrate da un sistema capitalista che persiste ancora oggi. Si tratta di affrontare il problema di terreni e territori lasciando parlare chi ha scritto e continua a scrivere, ogni giorno, questa storia con il proprio corpo, il proprio sangue, la propria voce. I neri e gli indigeni».
Durata: 110’ senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiDopo Entre chien et loup – presentato al Piccolo nel maggio 2022 in occasione del festival Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali) –, che indagava le meccaniche dal fascismo partendo dal film Dogville di Lars von Trier, e Before the sky falls, che puntava il dito contro la mascolinità tossica e il potere politico del patriarcato muovendo dallo shakespeariano Macbeth, Christiane Jatahy arriva alla conclusione della sua Trilogia degli orrori.
Depois do silêncio porta in scena il fitto legame che unisce razzismo e capitalismo. Dall’età della tratta degli schiavi alle politiche messe in atto da personalità come Jair Bolsonaro poco sembra essere cambiato: c’è chi possiede terreni, libertà e identità. E poi c’è chi non possiede nulla.
Partendo dal romanzo Torto Arado (Aratro ritorto) di Itamar Vieira Junior – che racconta le battaglie di tre donne nello stato di Bahia – e dal documentario di Eduardo Coutinho Cabra marcado para morrer (Un uomo segnato dalla morte) dedicato all’omicidio del leader di un sindacato rurale, lo spettacolo connette il passato al presente, nella speranza di sgombrare il campo per un nuovo, e migliore, futuro.
Secondo la regista, Leone d’oro alla carriera all’ultima Biennale di Venezia e “cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere” in Francia, è necessario cambiare prospettiva riguardo al tema dell’ingiustizia sociale in Brasile e raccontarlo «dal punto di vista delle persone che erano – e tuttora sono – massacrate da un sistema capitalista che persiste ancora oggi. Si tratta di affrontare il problema di terreni e territori lasciando parlare chi ha scritto e continua a scrivere, ogni giorno, questa storia con il proprio corpo, il proprio sangue, la propria voce. I neri e gli indigeni».
Durata: 110’ senza intervallo
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LeggiIncontri e approfondimenti
La Locandina
PRIMA NAZIONALE
ideazione, regia e testo Christiane Jatahy
con Gal Pereira, Juliana França, Caju Bezerra, Aduni Guedes e, per il film, la partecipazione di Lian Gaia e dei residenti delle comunità di Remanso e Iúna – Chapada Dimantina/Bahia/Brasile
collaborazione artistica, scene e luci Thomas Walgrave
foto e video Pedro Faerstein
musica originale Vitor Araujo e Aduni Guedes
suono (film) Joao Zula
montaggio (film) Mari Becker e Paulo Camacho
costumi Preta Marques
collaborazione al testo Gal Pereira, Juliana França, Lian Gaia e Tatiana Salem Levy
interlocuzione Ana Maria Gonçalves
sistema video Julio Parente
preparazione fisica Dani Lima
assistente alla regia Caju Bezerra
direttore di scena e del suono Diogo Magalhaes
assistente alle luci Leandro Barreto
direttore video Alan de Souza
tour manager Claudia Marques
amministrazione Claudia Petagna
direttore di produzione e distribuzione Henrique Mariano
sono presenti riferimenti e immagini da Cabra marcado para morrer di Eduardo Coutinho, produzione Mapa Filmes
produzione Cia Vertice - Axis productions
coproduzione Schauspielhaus Zürich, CENTQUATRE-Paris, Odéon-Théâtre de l’Europe – Parigi, Wiener Festwochen, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, ArtsEmerson – Boston, Riksteatern – Svezia, Théâtre Dijon-Bourgogne CDN, Théâtre National Wallonie- Bruxelles, Théâtre Populaire Romand – Centre neuchâtelois des arts vivants La Chaux-de-fonds, DeSingel – Anversa, Künstlerhaus Mousonturm – Francoforte, Temporada Alta – Festival de tardor de Catalunya, Centro Dramático Nacional – Madrid
Christiane Jatahy è artista associata a CENTQUATRE-Paris, Odéon-Théâtre de l’Europe, Schauspielhaus Zürich, ArtsEmerson Boston e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Cia Vertice è supportato dalla Direction régionale des affaires culturelles Île-de-France - Ministère de la Culture France
Tour realizzato con il sostegno di CENTQUATRE on the road
Spettacolo in lingua portoghese con sovratitoli in italiano
Biglietti
Categoria spettacolo Produzione
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
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mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it