Dall’importanza del ruolo sociale e civile dell’artista nasce il festival IMMERSIONI. laboratorio di linguaggi performativi nei quartieri, in programma nei nostri spazi dal 9 al 14 settembre, un progetto di mare culturale urbano e Piccolo Teatro di Milano, con la direzione artistica di Andrea Capaldi. Nucleo di questa prima edizione è la restituzione di diversi studi e residenze artistiche che hanno messo al centro la relazione tra l’artista, i cittadini e il loro immaginario.
Teatro Grassi
Domenica 11 settembre, le restituzioni dei lavori sulle drammaturgie partecipate, esito della call Indagine Milano, tornano sul palco del Teatro Grassi in un'unica serata. Una maratona speciale alla scoperta di quattro quartieri non centrali della città in altrettanti capitoli:
Esiste ancora, per l’essere umano, un luogo non sottoposto alle logiche di mercato? Questa la domanda da cui nasce Sogni Zero, progetto di teatro partecipato che ha visto come protagonistə le/gli abitanti del quartiere Niguarda di Milano. Sogni Zero individua il sonno come una nicchia di resistenza al capitale poiché è l’ultimo luogo della vita umana non ancora messo a profitto. I sogni inconsci diventano così dei momenti creativi capaci di proiettarci, forse, verso uno scenario alternativo al tardo-capitalismo. È possibile restituire al sogno il suo potenziale rivoluzionario?
Arcipelago è la trasformazione dei luoghi di memoria, piacere e frequentazione che appartengono alla realtà dei nostri quartieri, in una mappatura che le ripropone come ecosistemi, paesaggi naturalistici e futuri possibili. La ricerca sul quartiere Giambellino-Lorenteggio è l’universo iniziale dei racconti, i primi step sono stati determinati dalla libera partecipazione di cinque performer; la fiducia, l’incontro e il sorriso hanno permesso la conformazione dell’arcipelago.
bioluminescenze è una fiaba multimediale il cui titolo trae origine dal fenomeno chimico di radiazione luminosa di certi organismi presenti in natura, ad esempio la lucciola. Questa – il cui fascino viene eletto a principio cardine della drammaturgia e della scena – si erge a simbolo del quartiere di Baggio, luogo di genesi e scrittura del progetto. L’indagine si sviluppa nel tentativo di estendere il visibile oltre il reale, interrogando e proponendo una rappresentazione possibile della periferia attraverso il filtro e la prospettiva di una narrazione fantastica.
Cos’hanno in comune rapper e anziani? Possono questi due custodi della memoria e del presente in qualche modo parlarsi? Quali linguaggi, quali visioni sono in grado di instaurare un dialogo per raccontare la molteplice stratificazione culturale e umana di un quartiere? ZETA 4 è un progetto che inizia dalla scelta del quartiere di Calvairate come punto di partenza per una ricerca sulle relazioni e sulle presenze che rendono vivo e identitario un luogo. Il quartiere è, da alcuni anni, uno dei poli di Milano per quanto riguarda il panorama della musica rap, linguaggio endemico rispetto al tessuto sociale di uno spazio che ne restituisce una narrazione contemporanea.
Durata: capitolo 1, 40’ | capitolo 2, 30’ | capitolo 3, 40’ | capitolo 4, 40’ (tra un capitolo e l’altro ci sono 15’ di intervallo)
Domenica 11 settembre, le restituzioni dei lavori sulle drammaturgie partecipate, esito della call Indagine Milano, tornano sul palco del Teatro Grassi in un'unica serata. Una maratona speciale alla scoperta di quattro quartieri non centrali della città in altrettanti capitoli:
Esiste ancora, per l’essere umano, un luogo non sottoposto alle logiche di mercato? Questa la domanda da cui nasce Sogni Zero, progetto di teatro partecipato che ha visto come protagonistə le/gli abitanti del quartiere Niguarda di Milano. Sogni Zero individua il sonno come una nicchia di resistenza al capitale poiché è l’ultimo luogo della vita umana non ancora messo a profitto. I sogni inconsci diventano così dei momenti creativi capaci di proiettarci, forse, verso uno scenario alternativo al tardo-capitalismo. È possibile restituire al sogno il suo potenziale rivoluzionario?
Arcipelago è la trasformazione dei luoghi di memoria, piacere e frequentazione che appartengono alla realtà dei nostri quartieri, in una mappatura che le ripropone come ecosistemi, paesaggi naturalistici e futuri possibili. La ricerca sul quartiere Giambellino-Lorenteggio è l’universo iniziale dei racconti, i primi step sono stati determinati dalla libera partecipazione di cinque performer; la fiducia, l’incontro e il sorriso hanno permesso la conformazione dell’arcipelago.
bioluminescenze è una fiaba multimediale il cui titolo trae origine dal fenomeno chimico di radiazione luminosa di certi organismi presenti in natura, ad esempio la lucciola. Questa – il cui fascino viene eletto a principio cardine della drammaturgia e della scena – si erge a simbolo del quartiere di Baggio, luogo di genesi e scrittura del progetto. L’indagine si sviluppa nel tentativo di estendere il visibile oltre il reale, interrogando e proponendo una rappresentazione possibile della periferia attraverso il filtro e la prospettiva di una narrazione fantastica.
Cos’hanno in comune rapper e anziani? Possono questi due custodi della memoria e del presente in qualche modo parlarsi? Quali linguaggi, quali visioni sono in grado di instaurare un dialogo per raccontare la molteplice stratificazione culturale e umana di un quartiere? ZETA 4 è un progetto che inizia dalla scelta del quartiere di Calvairate come punto di partenza per una ricerca sulle relazioni e sulle presenze che rendono vivo e identitario un luogo. Il quartiere è, da alcuni anni, uno dei poli di Milano per quanto riguarda il panorama della musica rap, linguaggio endemico rispetto al tessuto sociale di uno spazio che ne restituisce una narrazione contemporanea.
Durata: capitolo 1, 40’ | capitolo 2, 30’ | capitolo 3, 40’ | capitolo 4, 40’ (tra un capitolo e l’altro ci sono 15’ di intervallo)
La Locandina
Biglietti
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria