Teatro Strehler
Nel 1960 Rocco e i suoi fratelli, tratto dai racconti del Ponte della Ghisolfa e della Gilda del Mac Mahon; quello stesso anno la regia per L’Arialda, cui segue, nel 1967, quella per La Monaca di Monza. Ora la storia del rapporto tra Luchino Visconti e Giovanni Testori si arricchisce di un nuovo capitolo: Luchino, una biografia inedita, in corso di pubblicazione da Feltrinelli. Il testo risale alla prima metà del 1972, quando il regista era impegnato nelle riprese di Ludwig, mentre lo scrittore novatese stava lavorando alla stesura dell’Ambleto, il testo scritto per Franco Parenti, con il quale, nel gennaio 1973, sarebbe stato inaugurato il Salone Pier Lombardo. Nel libro Testori afferma di conoscere Visconti «inter et intus» come «credo sia avvenuto a pochi»: una situazione che gli permette di scrivere un ritratto intimo, che si addentra tra le pieghe segrete del carattere del grande regista. Per questo, scrive Giovanni Agosti che ha curato l’edizione del testo, Luchino è «qualcosa di molto diverso da ogni altro libro – e quanti ce ne sono – relativo al regista milanese. Testori schizza un profilo, a strati, che punta ad andare all’osso di quella che, quando queste pagine sono state scritte, si sarebbe definita la poetica di Visconti». Come quasi sempre accade per la scrittura di Testori, anche questo testo contiene una sua intrinseca teatralità. Di qui l’idea di portarlo sul palcoscenico del Teatro Strehler, in occasione del centenario dello scrittore. La voce sarà quella di un testimone privilegiato del rapporto tra Testori e Visconti, quella di Umberto Orsini, che è stato il Candidezza nell’Arialda del 1960 e che in Ludwig ha interpretato il conte Max von Holnstein.
Durata: 90’ senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiNel 1960 Rocco e i suoi fratelli, tratto dai racconti del Ponte della Ghisolfa e della Gilda del Mac Mahon; quello stesso anno la regia per L’Arialda, cui segue, nel 1967, quella per La Monaca di Monza. Ora la storia del rapporto tra Luchino Visconti e Giovanni Testori si arricchisce di un nuovo capitolo: Luchino, una biografia inedita, in corso di pubblicazione da Feltrinelli. Il testo risale alla prima metà del 1972, quando il regista era impegnato nelle riprese di Ludwig, mentre lo scrittore novatese stava lavorando alla stesura dell’Ambleto, il testo scritto per Franco Parenti, con il quale, nel gennaio 1973, sarebbe stato inaugurato il Salone Pier Lombardo. Nel libro Testori afferma di conoscere Visconti «inter et intus» come «credo sia avvenuto a pochi»: una situazione che gli permette di scrivere un ritratto intimo, che si addentra tra le pieghe segrete del carattere del grande regista. Per questo, scrive Giovanni Agosti che ha curato l’edizione del testo, Luchino è «qualcosa di molto diverso da ogni altro libro – e quanti ce ne sono – relativo al regista milanese. Testori schizza un profilo, a strati, che punta ad andare all’osso di quella che, quando queste pagine sono state scritte, si sarebbe definita la poetica di Visconti». Come quasi sempre accade per la scrittura di Testori, anche questo testo contiene una sua intrinseca teatralità. Di qui l’idea di portarlo sul palcoscenico del Teatro Strehler, in occasione del centenario dello scrittore. La voce sarà quella di un testimone privilegiato del rapporto tra Testori e Visconti, quella di Umberto Orsini, che è stato il Candidezza nell’Arialda del 1960 e che in Ludwig ha interpretato il conte Max von Holnstein.
Durata: 90’ senza intervallo
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
in collaborazione con Associazione Giovanni Testori
L’evento fa parte del palinsesto del centenario di Giovanni Testori
Biglietti
Platea Intero € 25 | Ridotto (under 26 e over 65) € 19
Balconata Intero € 22 | Ridotto (under 26 e over 65) € 17
Abbonamenti
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Gruppi e pubblico organizzato
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mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it