Una fiaba nera. Un inferno familiare, quotidiano e impossibile, concreto e astratto, degradato e nobile, crudele e innocente. Nel gioco raffinato degli sdoppiamenti, una straniera ci precipita nell’abisso di un’infanzia guastata. Una storia a cui all’improvviso non si riesce nemmeno più a credere.
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Teatro Studio Melato
«In principio era la lingua. E la lingua era una sola. Oggetti, cose, sentimenti, colori, sogni, lettere, libri, giornali, erano la lingua. Non avrei mai immaginato che potesse esistere un’altra lingua, che un essere umano potesse pronunciare parole che non sarei riuscita a capire. Perché mai avrebbe dovuto farlo? Per quale motivo?». (A. Kristof)
In uno spazio circolare vuoto avanza una donna. Ha un accento straniero. Parla adagio. Racconta una fiaba nera di innocenza e malvagità. È la storia della sua vita?
In una frontiera di una delle tante guerre, due gemelli sono affidati dalla madre alla nonna, che è per loro una sconosciuta, una strega, un’assassina. Questa storia parla del loro legame, del loro trauma, del loro mentirsi, del loro perdersi nel grande quaderno di un mondo scritto in una lingua incomprensibile. La serie progressiva di personaggi che si moltiplicano con ritmo implacabile assume l’aspetto di strane carte: pannelli animati che traducono la scena del teatro mentale della narratrice. Il racconto si popola di purezza e atrocità, esseri guasti descritti con chirurgica esattezza. Sono le azioni, i piccoli gesti maniacali a definire le presenze. Quattro figure arcane, vicine alla straniera nello spazio della scena, prestano voce e corpo, a poco a poco e assieme a lei, a tutti i personaggi della storia muovendo i primi passi nel mondo che la vicenda rappresenta: uno strano inferno familiare, al contempo quotidiano e impossibile, concreto e astratto, degradato e nobile, crudele e innocente. Nel gioco raffinato degli sdoppiamenti alla fine risulta difficile credere a chiunque: ogni cosa può essere da sempre una menzogna.
«Non si può spiegare tutto, non fa bene. Sull’esilio, sulla morte, sul dolore non c'è molto da dire. Sono fatti. Tutto qui.» (A.K.)
Le recite di giovedì 23 novembre, sabato 2, 9 e 16 dicembre sono sottotitolate in inglese
Durata: 190’ incluso un intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
Leggi«In principio era la lingua. E la lingua era una sola. Oggetti, cose, sentimenti, colori, sogni, lettere, libri, giornali, erano la lingua. Non avrei mai immaginato che potesse esistere un’altra lingua, che un essere umano potesse pronunciare parole che non sarei riuscita a capire. Perché mai avrebbe dovuto farlo? Per quale motivo?». (A. Kristof)
In uno spazio circolare vuoto avanza una donna. Ha un accento straniero. Parla adagio. Racconta una fiaba nera di innocenza e malvagità. È la storia della sua vita?
In una frontiera di una delle tante guerre, due gemelli sono affidati dalla madre alla nonna, che è per loro una sconosciuta, una strega, un’assassina. Questa storia parla del loro legame, del loro trauma, del loro mentirsi, del loro perdersi nel grande quaderno di un mondo scritto in una lingua incomprensibile. La serie progressiva di personaggi che si moltiplicano con ritmo implacabile assume l’aspetto di strane carte: pannelli animati che traducono la scena del teatro mentale della narratrice. Il racconto si popola di purezza e atrocità, esseri guasti descritti con chirurgica esattezza. Sono le azioni, i piccoli gesti maniacali a definire le presenze. Quattro figure arcane, vicine alla straniera nello spazio della scena, prestano voce e corpo, a poco a poco e assieme a lei, a tutti i personaggi della storia muovendo i primi passi nel mondo che la vicenda rappresenta: uno strano inferno familiare, al contempo quotidiano e impossibile, concreto e astratto, degradato e nobile, crudele e innocente. Nel gioco raffinato degli sdoppiamenti alla fine risulta difficile credere a chiunque: ogni cosa può essere da sempre una menzogna.
«Non si può spiegare tutto, non fa bene. Sull’esilio, sulla morte, sul dolore non c'è molto da dire. Sono fatti. Tutto qui.» (A.K.)
Le recite di giovedì 23 novembre, sabato 2, 9 e 16 dicembre sono sottotitolate in inglese
Durata: 190’ incluso un intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiIncontri e approfondimenti
La Locandina
Trilogia della città di K.
PRIMA ASSOLUTA
un progetto di Federica Fracassi e Fanny & Alexander
tratto dal romanzo omonimo di Ágota Kristóf
adattamento e drammaturgia Chiara Lagani
regia Luigi De Angelis
scene, luci, video Luigi De Angelis
costumi Gianluca Sbicca
musiche e sound design Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio
allestimento multimediale Michele Mescalchin
scultura di scena Nicola Fagnani
con Federica Fracassi Agota Kristof, Clara, Madre vecchia, Madre del sogno
e con (in ordine alfabetico)
Andrea Argentieri Sottoposto, Peter, Joseph l’ortolano, Vecchio curato, Uomo dell’ambasciata, Uomo del sogno, Medico, Disertore, Padre del sogno
Consuelo Battiston Yasmine, Sophie, Signorina dell’albergo, Infermiera, Antonia, Donna incinta
Alessandro Berti Lucas, Claus
Lorenzo Gleijeses Ufficiale, Victor, Michael l’insonne, Klaus
con la partecipazione in video di
gemelli bambini Leone Maria Baiocco
gemelli adolescenti Yari Montemagno
madre Marta Malvestiti
padre Fausto Cabra
nonna Anna Coppola
Libraio/calzolaio Giovanni Franzoni
Labbro Leporino Cloe Romano
Curato Renato Sarti
Ufficiale Mauro Milone
Attendente Alfonso De Vreese
Bambini Vittorio Consoli, Domenico Iodice, Nicolò Latte Bovio
Ragazzi Andrea Bezziccheri, Ion Donà, Edoardo Sabato*
Soldato Lorenzo Vio*
Cugina, infermiera Giada Ciabini*
Madre internata Federica Fracassi
Sarah Nina Romano
Suora Chiara Lagani
e le voci di
gemelli bambini Vittorio Consoli
Labbro Leporino Virginia Consoli
Fantesca Chiara Lagani
Padre Jasmine Woody Neri
Klaus Renzo Martinelli
Si ringrazia Chandra Livia Candiani per aver prestato la sua voce per il personaggio di Mathias
*allievi del corso Claudia Giannotti della Scuola di Teatro Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano
assistente alla regia Filippo Trevisan
assistente ai costumi Marta Solari
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
sovratitoli a cura Prescott Studio
supporto multimediale sovratitoli Lyri
Biglietti
Categoria spettacolo Produzione
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
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Gruppi e pubblico organizzato
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tel. 02 72 333 216
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