Mercoledì 9 ottobre alle 18, al Chiostro Nina Vinchi, Mario Barenghi, uno dei massimi esperti di Italo Calvino e Carlo Stanga, architetto, autore e illustratore, dialogano con Riccardo Frati.
Modera Chiara Cappelletto, docente di Estetica del performativo.
Chiostro Nina Vinchi
Tre elementi rappresentativi di ogni spettacolo – scelti direttamente dai registi o dalle compagnie – vengono messi in relazione e diventano altrettante chiavi di accesso al lavoro di scena. Sono queste le regole di ingaggio degli incontri di Per filo e per segno, dove i protagonisti della scena dialogano con ospiti di eccezione a raccontare gli spettacoli e a evidenziare i fili invisibili e la molteplicità dei segni che li abitano.
Per il suo Barone rampante Riccardo Frati ha scelto “il filo di inchiostro”, “la bolla di sapone” e “il colore bianco”: una triade che rimanda al tema della scrittura e dello stile di Calvino, ma anche alle potenzialità espressive e alle incognite che la rappresentazione del mondo di Cosimo può comportare. A discuterne insieme allo stesso Frati, Mario Barenghi, tra i massimi esperti di Italo Calvino – con diverse monografie e importanti curatele sull’autore, tra cui Saggi (1945–1985) per i «Meridiani» Mondadori – e Carlo Stanga, architetto, autore e illustratore di fama internazionale.
Modera Chiara Cappelletto, docente di Estetica del performativo presso l’Università degli Studi di Milano.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Tre elementi rappresentativi di ogni spettacolo – scelti direttamente dai registi o dalle compagnie – vengono messi in relazione e diventano altrettante chiavi di accesso al lavoro di scena. Sono queste le regole di ingaggio degli incontri di Per filo e per segno, dove i protagonisti della scena dialogano con ospiti di eccezione a raccontare gli spettacoli e a evidenziare i fili invisibili e la molteplicità dei segni che li abitano.
Per il suo Barone rampante Riccardo Frati ha scelto “il filo di inchiostro”, “la bolla di sapone” e “il colore bianco”: una triade che rimanda al tema della scrittura e dello stile di Calvino, ma anche alle potenzialità espressive e alle incognite che la rappresentazione del mondo di Cosimo può comportare. A discuterne insieme allo stesso Frati, Mario Barenghi, tra i massimi esperti di Italo Calvino – con diverse monografie e importanti curatele sull’autore, tra cui Saggi (1945–1985) per i «Meridiani» Mondadori – e Carlo Stanga, architetto, autore e illustratore di fama internazionale.
Modera Chiara Cappelletto, docente di Estetica del performativo presso l’Università degli Studi di Milano.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria