La quarta restituzione, esito della call Indagine Milano 2024, vede come protagonista Phoebe Zeitgeist con La vita sognata. Diorama Chiaravalle, un racconto a più dimensioni dove convergono elementi performativi, visuali, sonori e stand up dramedy.
-
Teatro Studio Melato
La vita sognata. Diorama Chiaravalle è un racconto a più dimensioni, convergono in scena diversi elementi: performativi, visuali, sonori, e stand up dramedy. Convergono il suono elettronico, elettroacustico, melodico, polifonico, celestiale. Convergono pratiche del fare e del saper fare, l'artistico e l'artigianale, il cibo per la mente e quello per il ventre, in un unico grande 'dispositivo di festa performativa', obliqua e contaminata. E convergono in scena parole di epoche distanti, tutte rilevate, generate, correlate a Chiaravalle. Parole trovate lungo il percorso, liriche poetiche, vedute mistiche, cronache infernali. Quello che determina il diorama, ciò che unisce e identifica, è il femminile. Una rete di donne e di storie, tragiche e celesti, l'una che rimanda all'altra, che hanno in comune la terra di Chiaravalle come luogo di conciliazione, risorsa, ristoro, giaciglio, talvolta l'ultimo. Chiaravalle diviene metafora di un approccio meditativo e intellettuale alla vita, non disgiunto però da una forte connessione con la materia, con la terra, con il corpo. E da una costante spinta all'autodeterminazione, che costa la vita.
Al centro dei discorsi: la rigenerazione, la riqualifica di luoghi e rapporti, il ritrovamento dei saperi e delle verità necessarie, il ciclo e il riciclo dei tempi. La ricerca suggerisce a chi ascolta un'altra possibile Milano: non da reinventare, perché già tracciata e presente nella storia millenaria della città, non da contrapporre alla presente ma da collegare, da riconnettere, come è già avvenuto e segretamente avviene ancora.
Lo spettacolo presenta scene di nudo parziale e l’uso di linguaggio esplicito
È previsto anche l’utilizzo di luci stroboscopiche e macchina del fumo
Durata: 55' senza intervallo
La vita sognata. Diorama Chiaravalle è un racconto a più dimensioni, convergono in scena diversi elementi: performativi, visuali, sonori, e stand up dramedy. Convergono il suono elettronico, elettroacustico, melodico, polifonico, celestiale. Convergono pratiche del fare e del saper fare, l'artistico e l'artigianale, il cibo per la mente e quello per il ventre, in un unico grande 'dispositivo di festa performativa', obliqua e contaminata. E convergono in scena parole di epoche distanti, tutte rilevate, generate, correlate a Chiaravalle. Parole trovate lungo il percorso, liriche poetiche, vedute mistiche, cronache infernali. Quello che determina il diorama, ciò che unisce e identifica, è il femminile. Una rete di donne e di storie, tragiche e celesti, l'una che rimanda all'altra, che hanno in comune la terra di Chiaravalle come luogo di conciliazione, risorsa, ristoro, giaciglio, talvolta l'ultimo. Chiaravalle diviene metafora di un approccio meditativo e intellettuale alla vita, non disgiunto però da una forte connessione con la materia, con la terra, con il corpo. E da una costante spinta all'autodeterminazione, che costa la vita.
Al centro dei discorsi: la rigenerazione, la riqualifica di luoghi e rapporti, il ritrovamento dei saperi e delle verità necessarie, il ciclo e il riciclo dei tempi. La ricerca suggerisce a chi ascolta un'altra possibile Milano: non da reinventare, perché già tracciata e presente nella storia millenaria della città, non da contrapporre alla presente ma da collegare, da riconnettere, come è già avvenuto e segretamente avviene ancora.
Lo spettacolo presenta scene di nudo parziale e l’uso di linguaggio esplicito
È previsto anche l’utilizzo di luci stroboscopiche e macchina del fumo
Durata: 55' senza intervallo
La Locandina
La vita sognata. Diorama Chiaravalle
Indagine Milano 2024 | Chiaravalle
regia Giuseppe Isgrò
cura del progetto Marta Bertani, Andrea Perini, Egidio Giurdanella / terzo paesaggio
drammaturgia Francesca Marianna Consonni
con Francesca Frigoli
architettura del suono e live performance Shari DeLorian
performer Giulia Dalle Rive, Giulia J. Beretta, Danilo Vuolo, Manfredi Isgrò
visuals Luca Intermite
costumi Danilo Vuolo
assistente alla regia Giulia Dalle Rive
pane Denise Di Summa / Forno Forte Forte
uova Alessandro di Donna / Soulfood Forestfarms
un progetto di Phoebe Zeitgeist in collaborazione con terzo paesaggio, con il sostegno di Soulfood Forestfarms e il Branco - Equitazione Naturale
in collaborazione con Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer
Lo spettacolo presenta scene di nudo parziale e l’uso di linguaggio esplicito
È previsto anche l’utilizzo di luci stroboscopiche e macchina del fumo
Biglietti
Posto unico € 5
Abbonamenti
Lo spettacolo non è in abbonamento
Come e dove acquistare
Per informazioni clicca qui