Le scene di alcuni iconici spettacoli di Luca Ronconi, rivivono al Teatro Studio Melato grazie alle letture a cura dei più celebri interpreti ronconiani.
Teatro Studio Melato
Nel semicerchio della sala di via Rivoli alcuni dei più celebri interpreti ronconiani, Franco Branciaroli, Giovanni Crippa, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi fanno rivivere, in lettura, scene di spettacoli degli ultimi vent’anni di creazioni, tra il 1995 e il 2015.
Diretto da Giacomo Bisordi, non era così vuole essere un ritratto, per quanto parziale e arbitrario, di Luca Ronconi, della sua visione scenica e, al contempo, riflettere teatralmente sul rapporto tra memoria e palcoscenico.
Prendono vita scene da quattro lavori del periodo della direzione artistica al Piccolo: dal titolo inaugurale La vita è sogno all’ultimo Lehman Trilogy, passando per due lavori iconici come Lolita - Sceneggiatura, capolavoro di visione scenica, e Il candelaio, vero e proprio manifesto dell’ossessione ronconiana per la lingua italiana.
Accanto a questo quartetto, vengono ricordati due titoli emblematici della direzione di Ronconi al Teatro di Roma, Verso Peer Gynt, lavoro di successo europeo, modello di “spettacolo possibile” che Ronconi era solito costruire mettendo insieme un nucleo di attori affermati ed altri all’avvio della carriera, e Questa sera si recita a soggetto, titolo che il regista aveva in cantiere di affrontare di nuovo proprio a Milano, se la morte non lo avesse fermato.
I frammenti degli spettacoli, proiettati in video nel corso della serata, sono montati tra loro a costruire un flusso della memoria artificiale che i cinque interpreti attraversano di nuovo per la prima volta, ad anni di distanza dalle creazioni originarie.
Una piccola storia del teatro. Un tentativo di comporre una biografia teatrale di Luca Ronconi attraverso momenti significativi dei suoi spettacoli, fusi con dichiarazioni radiofoniche e televisive dello stesso regista, ispirati alla sua visione per cui “preferisce non lasciare tracce” e, al contempo, confutandola: “Ci sono tracce che restano, e sono ben vive nel corpo e nella voce degli attori e delle attrici che hanno vissuto in pieno una storia creativa tanto eccezionale. E in fondo, ciò che rimane del teatro non è forse un attore o un’attrice che ricorda e rivive uno spettacolo, un personaggio, una battuta, magari per l’ultima volta, quando un’altra, nuova, vita è già iniziata da tempo?”.
Biglietti
Nel semicerchio della sala di via Rivoli alcuni dei più celebri interpreti ronconiani, Franco Branciaroli, Giovanni Crippa, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi fanno rivivere, in lettura, scene di spettacoli degli ultimi vent’anni di creazioni, tra il 1995 e il 2015.
Diretto da Giacomo Bisordi, non era così vuole essere un ritratto, per quanto parziale e arbitrario, di Luca Ronconi, della sua visione scenica e, al contempo, riflettere teatralmente sul rapporto tra memoria e palcoscenico.
Prendono vita scene da quattro lavori del periodo della direzione artistica al Piccolo: dal titolo inaugurale La vita è sogno all’ultimo Lehman Trilogy, passando per due lavori iconici come Lolita - Sceneggiatura, capolavoro di visione scenica, e Il candelaio, vero e proprio manifesto dell’ossessione ronconiana per la lingua italiana.
Accanto a questo quartetto, vengono ricordati due titoli emblematici della direzione di Ronconi al Teatro di Roma, Verso Peer Gynt, lavoro di successo europeo, modello di “spettacolo possibile” che Ronconi era solito costruire mettendo insieme un nucleo di attori affermati ed altri all’avvio della carriera, e Questa sera si recita a soggetto, titolo che il regista aveva in cantiere di affrontare di nuovo proprio a Milano, se la morte non lo avesse fermato.
I frammenti degli spettacoli, proiettati in video nel corso della serata, sono montati tra loro a costruire un flusso della memoria artificiale che i cinque interpreti attraversano di nuovo per la prima volta, ad anni di distanza dalle creazioni originarie.
Una piccola storia del teatro. Un tentativo di comporre una biografia teatrale di Luca Ronconi attraverso momenti significativi dei suoi spettacoli, fusi con dichiarazioni radiofoniche e televisive dello stesso regista, ispirati alla sua visione per cui “preferisce non lasciare tracce” e, al contempo, confutandola: “Ci sono tracce che restano, e sono ben vive nel corpo e nella voce degli attori e delle attrici che hanno vissuto in pieno una storia creativa tanto eccezionale. E in fondo, ciò che rimane del teatro non è forse un attore o un’attrice che ricorda e rivive uno spettacolo, un personaggio, una battuta, magari per l’ultima volta, quando un’altra, nuova, vita è già iniziata da tempo?”.
La Locandina
non era così
Un ritratto di Luca Ronconi
regia e drammaturgia Giacomo Bisordi
video Igor Renzetti
suono Dario Felli
assistente alla regia e drammaturgia Vanda Colecchia
con la partecipazione straordinaria di Franco Branciaroli, Giovanni Crippa, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro nazionale, Centro Teatrale Santa Cristina
Biglietti
Categoria spettacolo Produzione
Unico Intero € 25 | Ridotto (under 26 e over 65) € 19
Abbonamenti
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Gruppi e pubblico organizzato
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tel. 02 72 333 216
mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it